PROCEDURA CIVILE
Il singolo condomino può paralizzare l’efficacia a suo carico della condanna del condominio, deducendo con opposizione all’esecuzione la sua estraneità alla causa debendi del condominio verso il terzo fornitore
Cass. civ., sez. II, 20 marzo 2025, n. 7489 – Pres. Falaschi – Rel. Bertuzzi Esecuzione forzata – Titolo esecutivo formatosi nei confronti del condominio – Efficacia nei confronti dei singoli condomini – Opposizione all’esecuzione – Possibilità per il condomino di eccepire la propria estraneità al debito condominiale – Ammissibilità – Condizioni Massima: “Sebbene la sentenza di condanna del condominio abbia efficacia e costituisca titolo esecutivo nei confronti dei singoli condomini con riguardo sia all’esistenza che all’ammontare del credito, non può escludersi il diritto del condomino di eccepire, in sede di opposizione all’esecuzione, la propria estraneità al debito accertato nei confronti dell’ente condominiale, qualora la sua posizione non abbia potuto essere rappresentata nel giudizio di merito in cui si è…
Continua a leggere...Un caso particolare di carenza dell’interesse ad impugnare pur a fronte di soccombenza formale della parte
Cass., Sez. III, 6 marzo 2025, n. 5987 (ord.) Pres. Rubino – Rel. Rossetti Impugnazioni civili – Contratto di assicurazione sulla vita – Accertamento giudiziale del rapporto di solidarietà intercorrente tra i creditori della prestazione indennitaria – Soccombenza formale dell’assicuratore che aveva dedotto la natura parziaria dell’obbligo corrispondente – Interesse ad impugnare – Insussistenza (C.c. artt. 1173, 1292, 1306, 1310, 1314, 1919; c.p.c. artt. 37, 100, 323) [1] L’assicuratore sulla vita (per il caso di morte) che sia stato condannato a pagare l’intero indennizzo in solido ai tre beneficiari risultanti dal contratto, invece che a ciascuno di essi la frazione di indennizzo a lui spettante, non ha giuridico interesse ex art. 100 c.p.c. ad impugnare tale statuizione se non sia…
Continua a leggere...I beni mobili rinvenuti in luoghi appartenenti al debitore sono sempre pignorabili dall’ufficiale giudiziario
Cass. civ., sez. III, 10 marzo 2025, n. 6392 – Pres. De Stefano – Rel. Tatangelo Espropriazione mobiliare presso il debitore – Modalità di esecuzione del pignoramento – Accesso presso luoghi riferibili al debitore – Nozione – Beni rinvenuti – Presunzione di appartenenza al debitore – Sussistenza – Conseguenze Massima: “Il pignoramento avvenuto in luogo appartenente al debitore – per tale dovendosi intendere quello rispetto al quale il debitore medesimo ha un rapporto di godimento stabile e duraturo, quand’anche non ne sia proprietario o non vanti su di esso un altro diritto reale o personale – è di per sé legittimo in relazione a tutti i beni mobili ivi reperiti dall’ufficiale giudiziario, senza che possano assumere rilievo questioni attinenti alla…
Continua a leggere...Il compenso del CTU è posto a carico solidale delle parti anche in caso di ammissione al patrocinio a spese dello Stato
Trib. Verona, 28 gennaio 2025, Est. Vaccari [1] Liquidazione dell’onorario del CTU nei processi con parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato – Carattere solidale dell’obbligo di corrispondere l’onorario al CTU– Sussistenza. Massima: “Nei processi in cui una delle parti sia stata ammessa al patrocinio a spese dello Stato l’onere del pagamento dell’onorario del CTU ben può essere posto a carico solidale delle parti”. CASO [1] Nell’ambito di una controversia civile, e all’esito della relativa fase istruttoria, il Tribunale di Verona era chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di liquidazione del proprio compenso formulata dal nominato consulente tecnico d’ufficio, ai sensi dell’art. 83 del d.p.r. 30 maggio 2002, n. 115. In tale giudizio, una delle parti era stata ammessa al…
Continua a leggere...La decisione delle Sezioni Unite sull’abusivo frazionamento del credito
Cass. civ., sez. unite, sent. 19 marzo 2025, n. 7299, Pres. D’Ascola, Est. Rubino Massima [1]: “ In tema di abusivo frazionamento del credito, i diritti di credito che, oltre a fare capo ad un medesimo rapporto di durata tra le stesse parti, sono anche in proiezione iscrivibili nel medesimo ambito oggettivo di un possibile giudicato oppure fondati sul medesimo o su analoghi fatti costitutivi il cui accertamento separato si traduca in un inutile e ingiustificato dispendio dell’attività processuale, non possono essere azionati in separati giudizi, a meno che non si accerti la titolarità, in capo al creditore, di un apprezzabile interesse alla tutela processuale frazionata, in mancanza del quale la domanda abusivamente frazionata deve essere dichiarata improponibile, impregiudicato il…
Continua a leggere...Perizia stragiudiziale di parte non contestata: non si applica il principio di cui all’art. 115, 1°co., c.p.c.
Cass., sez. III, 28 febbraio 2025, n. 5362, Pres. Scarano, Est. Graziosi [1] Conclusioni di una perizia stragiudiziale di parte – Principio di non contestazione – Applicabilità – Esclusione – Fondamento – Fattispecie. Massima: “In tema di prove civili, le conclusioni raggiunte in una perizia stragiudiziale, ritualmente depositata dalla parte nel processo, non possono formare oggetto di applicazione del principio di non contestazione ai sensi dell’art. 115 c.p.c., poiché esse non assurgono a fatto giuridico suscettibile di prova, ma costituiscono un mero elemento indiziario soggetto a doverosa valutazione da parte del giudice. (Nella specie, la S.C. ha cassato l’impugnata sentenza che aveva disatteso la richiesta di una delle parti, avanzata fin dal primo grado, di disporre una c.t.u. sul valore…
Continua a leggere...L’ordinanza di estinzione atipica è impugnabile soltanto con l’opposizione agli atti esecutivi ex art. 617, comma 2, c.p.c. e non con il reclamo al collegio ex art. 630 c.p.c.
Cass. civ., sez. III, 4 marzo 2025, n. 5784 – Pres. De Stefano – Rel. Gianniti Esecuzione forzata – Estinzione del processo esecutivo – Ipotesi diverse da quelle tipizzate dall’art. 630 c.p.c. – Reclamo – Inammissibilità – Opposizione agli atti esecutivi – Necessità Massima: “L’ordinanza che dichiara la chiusura anticipata ovvero l’improcedibilità dell’esecuzione a causa della mancata ottemperanza all’ordine del giudice di produrre documentazione ulteriore rispetto a quella prescritta dall’art. 567, comma 2, c.p.c. è impugnabile esclusivamente con l’opposizione agli atti esecutivi e non già con il reclamo al collegio ex art. 630 c.p.c., che, ove proposto, dev’essere dichiarato inammissibile anche d’ufficio, non essendo suscettibile di conversione nella predetta opposizione, in quanto non ne sussistono i necessari requisiti di sostanza…
Continua a leggere...Lodo arbitrale e liquidazione giudiziale: opponibilità e limiti della tutela del curatore
Cass. civ., sez. I, Ord., 5 febbario 2025, N. 2840 Terrusi – Presidente -Fidanzia – Relatore Fallimento – Arbitrale rituale – Lodo – Opponibilità al fallimento – Decorrenza – Par condicio creditorum – Impugnazione per nullità (artt. 824, 824-bis, 825 e 829 c.p.c.) Massima: “Il lodo arbitrale rituale è pienamente assimilabile, dalla data della sua ultima sottoscrizione, alla sentenza pronunciata dall’autorità giudiziaria, e come tale opponibile alla procedura fallimentare, dalla suddetta data. Tale principio trova concreta attuazione nel caso di ammissione del credito oggetto di condanna, nello stato passivo del Fallimento”. CASO La vicenda trae origine da un lodo rituale, con il quale un collegio arbitrale aveva condannato la società, poi fallita, al pagamento di una rilevante somma, corrispettivo di…
Continua a leggere...Il pagamento del credito assegnato al creditore procedente non è liberatorio per il debitor debitoris, se sia stato medio tempore oggetto di pignoramento da parte dei creditori dell’assegnatario medesimo
Cass. civ., sez. III, 4 marzo 2025, n. 5778 – Pres. De Stefano – Rel. Fanticini Espropriazione mobiliare presso terzi – Assegnazione ai sensi dell’art. 553 c.p.c. – Trasferimento al creditore assegnatario della titolarità del credito – Pignoramento del credito oggetto di assegnazione – Ammissibilità – Pagamento eseguito dal terzo pignorato successivamente al pignoramento – Inopponibilità al creditore pignorante Massima: “L’ordinanza di assegnazione emessa ai sensi dell’art. 553 c.p.c. trasferisce in capo al creditore assegnatario la titolarità del credito pignorato, che può essere fatto oggetto di pignoramento su istanza dei suoi creditori, con la conseguenza che il pagamento effettuato dal terzo pignorato in favore dell’assegnatario successivamente alla notifica di tale pignoramento è inopponibile ai sensi dell’art. 2917 c.c.” CASO Un…
Continua a leggere...Natura giuridica della “perizia contrattuale”: la parola alle Sezioni Unite
Cass., sez. III, 24 marzo 2025, n. 7795, Pres. De Stefano, Est. Guizzi [1] Danni in materia civile e penale – Liquidazione e valutazione – Prescrizione e decadenza civile. Massima: “Occorre rimettere gli atti alla Prima Presidente per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite della questione di massima di particolare importanza relativa alla natura della perizia contrattuale, e in particolare, alla possibilità di configurarla in termini autonomi, ovvero quale species dell’arbitrato libero” (massima ufficiale). CASO [1] Una società si rivolgeva al Tribunale di Padova allo scopo di ottenere la dichiarazione di inoperatività della polizza assicurativa stipulata con altro ente societario, anche in ragione della intervenuta prescrizione del diritto all’indennizzo. Si costituiva in giudizio la convenuta, eccependo (tra le altre difese) il…
Continua a leggere...- PRECEDENTE
- 1
- 2
- …
- 5
- 6
- 7
- …
- 139
- 140
- SUCCESSIVO
