DIRITTO SUCCESSORIO E DONAZIONI

Precisazioni della Cassazione in tema di acquisto dell’eredità e di diritti del coniuge superstite

Cass. civ., Sez. II, Sentenza, 14/08/2025, n. 23309 Massima: “L’acquisito ex lege dell’eredità ai sensi dell’art. 485 c.c. presuppone, in chi ne faccia valere la validità, la dimostrazione, nel chiamato in possesso di beni ereditari, della capacità naturale di agire del medesimo, ossia della capacità di intendere e di volere e, dunque, della consapevolezza di possedere beni facenti parte di un’eredità a lui devoluta”[1]. (Articoli di riferimento: 485 c.c.) CASO Tizio, in proprio e quale tutore del figlio Tizietto, conveniva in giudizio dinanzi al Tribunale di Prato Caio e Sempronio, domandando lo scioglimento della comunione relativa a un immobile che era appartenuto originariamente a Mevio e Tizia. Quest’ultima, in seguito, è deceduta lasciando eredi legittimi il marito Tizio e il…

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Solidarietà attiva nei libretti postali cointestati: legittimazione del cointestatario superstite e limiti dell’opposizione degli eredi

Cass. civ., Sez. I, ord., 02.11.2025, n. 28935 – Pres. Di Marzio – Rel. Dal Moro Libretto postale cointestato – Clausola di pari facoltà di rimborso – Decesso di un cointestatario – Opposizione degli eredi – Limiti – Legittimazione del superstite – Rapporti interni e liberazione dell’intermediario [1] La legittimazione alla riscossione di una somma depositata su un libretto postale cointestato con clausola di “pari facoltà di rimborso” spetta a ciascun cointestatario, indipendentemente dalla morte di uno degli intestatari. Il decesso di uno dei cointestatari non incide sulla possibilità del cointestatario superstite di richiedere il rimborso della quota parte della somma depositata, giacché, nei rapporti interni tra concreditori, l’obbligazione solidale si divide fra gli eredi in proporzione delle rispettive quote….

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Accettazione presunta dell’eredità e incapacità naturale

Cassazione Civile, Sez. 2, Sentenza n. 23309 del 14/08/2025 Successioni “mortis causa” – Accettazione dell’eredità (pura e semplice) – Beneficio di inventario – Chiamato possessore di beni ereditari – Acquisto ex lege dell’eredità – Art. 485 cod. civ. – Operatività – Presupposti – Onere della prova – Fattispecie Massima: “L’acquisito ex lege dell’eredità ai sensi dell’art. 485 cod. civ. presuppone, in chi ne faccia valere la validità, la dimostrazione, nel chiamato in possesso di beni ereditari, della capacità naturale di agire del medesimo, ossia della capacità di intendere e di volere e, dunque, della consapevolezza di possedere beni facenti parte di un’eredità a lui devoluta”. Disposizioni applicate Articolo 485 cod. civ. [1] Tizio, in proprio e nella qualità di tutore del figlio…

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La conferma di testamento nullo ex art. 590 codice civile

Cassazione Civile, Sez. 2 – , Sentenza n. 9935 del 16/04/2025 Successione testamentaria – Testamento olografo – Sottoscrizione – Conferma di testamento nullo ex art. 590 cod. civ. – Presupposti per la conferma – Disposizione testamentaria riconducibile alla volontà del de cuius – Necessità – Conseguenze Massima: “In tema di conferma o esecuzione di una disposizione testamentaria nulla da parte degli eredi, l’art. 590 cod. civ., per la sua operatività, presuppone l’oggettiva esistenza di una disposizione testamentaria che sia comunque frutto della volontà, anche viziata, del de cuius e non trova applicazione solo in ipotesi di accertata sottoscrizione apocrifa del testamento, che esclude in radice la riconducibilità di esso al testatore”. Disposizioni applicate Articoli 590, 602 e 606 cod. civ.; articolo…

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Revoca tacita del testamento: disciplina ed effetti dell’incompatibilità tra disposizioni

Tribunale Torino, Sez. II, Sent., 06/06/2025, n. 2811 Il Tribunale in composizione monocratica nella persona del Giudice dott.ssa Simona Gambacorta ha statuito che: “la revoca di un testamento può essere implicita quando le disposizioni contenute in un testamento successivo sono incompatibili con le precedenti, denotando la volontà del testatore di modificarle. La giurisprudenza della Corte di Cassazione sottolinea che tale revoca può essere desunta dal contenuto complessivo del testamento successivo e dalla sua incompatibilità oggettiva o intenzionale con quello precedente.”[1] (Articoli di riferimento: 679 e 682 c.c.) CASO Nel 2022, a seguito della morte della zia, i nipoti signori [omissis] hanno convenuto in giudizio dinanzi al Tribunale di Torino la signora [omissis] – una nipote, istituita unica erede dalla testatrice…

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L’attuazione della collazione per imputazione

Cassazione Civile, Sez. 2, sentenza n.12258 del 09/05/2025 Divisione – Divisione Ereditaria – Operazioni Divisionali – Formazione Dello Stato Attivo Dell’eredità – Collazione Ed Imputazione – Collazione D’immobili – Imputazione – Valore venale del bene all’atto della divisione – Irrilevanza – Valore venale del bene all’atto dell’apertura della successione – Computo – Necessità Massima: La collazione per imputazione viene attuata in due fasi dapprima con l’addebito del valore del bene donato a carico della quota spettante all’erede donatario e, poi, con il prelevamento, ex art. 725 c.c., d’una corrispondente quantità di beni da parte degli eredi non donatari. I beni che i coeredi non donatari possono prelevare dalla massa ereditaria a seguito della collazione per imputazione effettuata dai coeredi donatari devono…

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Testamento olografo: riflessioni sul requisito dell’autografia

Tribunale di Ferrara, Sezione civile, Sentenza 04/03/2025, n. 233 Massima: “In materia di testamento olografo, la presenza delle firme di testimoni apposte in calce al documento, dopo la sottoscrizione del testatore, non inficia la validità del testamento stesso. L’autografia richiesta dall’art. 602 c.c. per la validità del testamento olografo riguarda esclusivamente la parte contenente le disposizioni di ultima volontà, che devono essere redatte e sottoscritte interamente di pugno dal testatore. Le firme dei testimoni, se collocate in una parte diversa del documento e non influenti sul contenuto delle disposizioni, non costituiscono motivo di nullità.[1]” (Articoli di riferimento: 602 c.c.) CASO Il signor [omissis] ha promosso giudizio nei confronti dei signori [omissis], deducendo e chiedendo che venisse accertata e dichiarata la…

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La puntuale ricostruzione dell’asse ereditario per l’esercizio dell’azione di riduzione

Corte d’Appello di Roma, Sentenza n. 559 del 28/01/2025 Successioni mortis causa – Successione necessaria – Lesione della quota di riserva dei legittimari – Reintegrazione della quota di riserva – Azione di riduzione – In genere – Onere di allegazione a carico dell’attore – Conseguenze – Rigetto della domanda – Esclusione – Fondamento * Poiché la causa petendi dell’azione di riduzione presuppone, oltre all’allegazione della qualità di legittimario, la specificazione dei beni che costituiscono il relictum e l’individuazione delle diverse attribuzioni che invece costituirebbero il donatum, la precisazione di tali elementi si riverbera con immediatezza sul contenuto dell’atto di citazione, di talché eventuali omissioni o imprecisioni potrebbero dar vita ad un’ipotesi di nullità della citazione ex art. 164 c.p.c., in…

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Revoca del testamento a seguito di distruzione o irreperibilità: aspetti sostanziali e processuali

Cass. civ., Sez. II, Ordinanza, 18/02/2025, n. 4137 Massima: “L’irreperibilità del testamento, di cui si provi l’esistenza in un certo tempo mediante la produzione di una copia, è equiparabile alla distruzione, per cui incombe su chi ha interesse alla sua conservazione l’onere di provare che esso fu distrutto lacerato o cancellato da persona diversa dal testatore oppure che costui non ebbe intenzione di revocarlo.” (Articoli di riferimento: 602 e 684 c.c.) CASO Nel 2016 A.A. conveniva in giudizio, dinanzi al Tribunale di Padova, gli eredi testamentari del fratello N.N. chiedendo che fosse dichiarata la nullità del testamento olografo di quest’ultimo, pubblicato dal notaio C.C.; conseguentemente domandava l’apertura della successione legittima in favore proprio e della sorella, con contestuale collazione del…

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La sottoscrizione del testamento pubblico: condizioni e implicazioni giuridiche

Tribunale Viterbo, Sentenza, 07/01/2025, n. 7 – Dott. Eugenio Maria Turco – Presidente – Dott. Paolo Bonofiglio – Giudice Dott.ssa Fiorella Scarpato – Giudice Relatore Massima: “La sottoscrizione da parte del testatore in un testamento pubblico è un elemento essenziale che, in caso di impedimento fisico, deve essere giustificato mediante una dichiarazione resa in modo veritiero. In caso contrario, l’atto testamentario potrebbe essere dichiarato nullo per difetto di forma, conformemente all’art. 606 c.c..[1]” (Articoli di riferimento: 603 e 606 c.c.) CASO Nel 2021 il sig. AA ha adito il Tribunale di Viterbo chiedendo che fosse dichiarata la nullità del testamento pubblico del padre sig. BB redatto in data 6 luglio 2018; ha chiesto quindi al Tribunale che, a seguito della nullità,…

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