SOCIETÀ E CRISI DI IMPRESA

L’estinzione della società e la revoca della cancellazione, nella prospettiva della apertura della liquidazione giudiziale

Cassazione Civile, Sez. I,  1 aprile 2025, n. 8647 (ordinanza) Scoditti Presidente – Valentino Relatore Cancellazione di società dal R.I. – Cancellazione di cancellazione – Presunzione di prosecuzione dell’attività – Sussistenza – Soggezione a fallimento/Liquidazione giudiziale Parole chiave: Società – Società cancellata – Società estinta – Revoca della cancellazione- Liquidazione giudiziale/fallimento Massima: “In tema di dichiarazione di fallimento delle società, ai fini del rispetto del termine annuale previsto dall’art. 10 l. fall., l’iscrizione nel registro delle imprese del decreto con cui il giudice ordina ex art. 2191 c.c. la cancellazione della pregressa cancellazione della società già iscritta, fa presumere – sino a prova contraria – la continuazione dell’attività d’impresa, considerato che l’iscrizione del detto decreto rende opponibile ai terzi l’insussistenza delle…

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Rapporti tra il ricorso ex art. 2409 c.c. e la composizione negoziata

Tribunale di Milano, Decreto del 18 aprile 2024 Parole chiave Ricorso ex art. 2409 c.c. – Richiesta ispezione – irregolarità commesse dagli amministratori – composizione negoziata Massima: “Il ricorso per gravi irregolarità gestorie ex art. 2409 c.c. deve essere rigettato qualora, pur in presenza di condotte degli amministratori potenzialmente lesive e non trasparenti, sia stata tempestivamente avviata una procedura di composizione negoziata della crisi che stia procedendo con concrete possibilità di esito positivo. In tale contesto, infatti, viene a mancare il presupposto dell’attualità del danno potenziale, in quanto il percorso di risanamento, assistito da un esperto e monitorato dal tribunale, rappresenta uno strumento di protezione sufficiente per la società e i soci, rendendo l’ispezione giudiziaria un intervento che potrebbe compromettere,…

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Come si qualifica ed in cosa consiste la responsabilità del collegio sindacale per omissione dei dovuti controlli?

Cass. pen., Sez. V, Sent., 02/10/2025, n. 32560 Parole chiave: collegio sindacale – reato di bancarotta – responsabilità per omesso controllo – amministratori di società – libri e scritture contabili – falsi in bilancio Massima: “I componenti del collegio sindacale di una società fallita rispondono per concorso nei reati di bancarotta se, omettendo i dovuti controlli, hanno consentito agli amministratori di porre in essere condotte illecite. La responsabilità dei sindaci si estende non solo alla verifica formale della contabilità, ma anche alla congruità della stessa rispetto alla realtà aziendale”. Disposizioni applicate: art. 2409 c.c. – art 2403 c.c. – artt. 217, comma primo, n. 4, e 224 legge fall. CASO E QUESTIONI La controversia oggetto della pronuncia in commento inerisce all’impugnazione della sentenza resa dalla…

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Applicabilità dell’art. 31 (par. 1) del Regolamento 848/2015 all’adempimento di un’obbligazione derivante da un atto giuridico compiuto dal debitore dopo l’apertura di una procedura di insolvenza

Corte di Giustizia UE, 27 marzo 2025, causa C-186/2024, Dr. Matthäus Metzler c. Auto1 European Cars B.V. Parole chiave Insolvenza transnazionale – procedura di insolvenza – prestazioni a favore del debitore. Massima: “L’applicabilità dell’art. 31, par. 1, Reg. 848/2015 all’adempimento di un’obbligazione derivante da un atto giuridico compiuto dal debitore successivamente all’apertura della procedura di insolvenza, dipende dalle norme di diritto dello Stato di apertura di tale procedura, relative all’opponibilità degli atti. Tra le obbligazioni adempiute a favore di un debitore che sia assoggettato ad una procedura di insolvenza, anziché all’amministratore di tale procedura, sono compresi anche l’adempimento di un’obbligazione derivante da un atto giuridico compiuto dal debitore dopo l’apertura di suddetta procedura ed il trasferimento della gestione di beni…

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La pubblicazione nel registro delle imprese degli accordi di ristrutturazione dei debiti deve precedere al deposito della domanda in tribunale

Cassazione Civile, Sez. I, 28 aprile 2025, n. 11218 – Pres. M. Ferro, Est. P. Vella Parole chiave: Accordo di ristrutturazione dei debiti – Pubblicazione nel registro delle imprese – Necessaria anteriorità o quanto meno contemporaneità con il deposito della domanda in tribunale Massima: “Nel procedimento ex art. 161, comma 6, l.fall., in cui il debitore abbia optato per l’accesso al procedimento di omologazione degli accordi di ristrutturazione dei debiti, la pubblicazione nel registro delle imprese deve precedere o, quanto meno, essere contemporanea al deposito della domanda in tribunale, diversamente, oltre a  determinarsi effetti pregiudizievoli per il debitore stesso, impedendosi ai creditori e ai terzi in genere di avere contezza dell’evoluzione della proposta di regolazione della crisi e di conoscere…

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Il consigliere cessato dalla carica per effetto della clausola statutaria simul stabunt simul cadent non ha diritto al risarcimento del danno

Cass. civ., Sez. I, Ord. 16/01/2025, n. 1121 Riferimenti normativi: artt. 2386, 2409 duodecies c.c. Massima: “La cessazione dalla carica dei membri del consiglio di sorveglianza di una s.p.a. per effetto di una clausola statutaria simul stabunt simul cadent non è equiparabile ad un’implicita revoca senza giusta causa degli stessi, con la conseguenza che a loro favore non sorge alcun diritto al risarcimento del danno, a meno che non provino l’impiego abusivo della clausola in loro danno”. Parole chiave: società per azioni – consiglio di sorveglianza – revoca consiglieri – clausola statutaria simul stabunt simul cadent CASO E QUESTIONI La vicenda trae origine dalla cessazione dalla carica di due membri del consiglio di sorveglianza di una spa, scaturita dalla revoca,…

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Illegittima restituzione di crediti postergati: rimedi esperibili in sede concorsuale

App. Firenze., Sez. II, 15 ottobre 2024, n. 1729 Parole chiave: Fallimento – Liquidazione giudiziale – Società di capitali –Finanziamento soci – Postergazione – Divieto di rimborso – Responsabilità amministratori – Azione di ripetizione – Esclusione – Azione revocatoria – Ammissibilità Massima: “In tema di società di capitali, l’avvenuta restituzione di somme ai soci in violazione della postergazione prevista dall’art. 2467 c.c., può fondare una responsabilità degli amministratori per violazione dei doveri previsti dalla legge, nei confronti dei creditori e, quindi, del curatore, nel caso di successiva apertura di una procedura concorsuale, ma una volta che gli amministratori abbiano effettuato il pagamento, l’inefficacia ex lege dei rimborsi avvenuti nell’anno precedente l’apertura del concorso, non dà luogo ad un’azione di ripetizione…

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Prova della posizione del soggetto quale amministratore di fatto

Tribunale di Venezia Sezione Specializzata in Materia di Impresa, 07 gennaio 2025, n. 61/2025 Parole chiave: Amministratore di fatto; requisiti; prova; Massima: “L’amministratore di fatto viene positivamente individuato quando si realizza la compresenza dei seguenti elementi: (i) mancanza di un’efficace investitura assembleare; (ii) attività di gestione svolta in maniera continuativa, non episodica od occasionale; (iii) autonomia decisionale interna ed esterna, con funzioni operative e di rappresentanza. In mancanza quindi di una efficace investitura assembleare occorre la prova concreta dei caratteri di sistematicità e completezza dell’ingerenza organica del soggetto con funzioni direttive in qualsiasi fase della sequenza organizzativa, produttiva o commerciale dell’attività della società, ovvero in qualunque settore gestionale di tale attività”. Riferimenti normativi: Art. 2380bis cc, art. 2381 cc, art. 2383 cc,…

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Revoca dell’amministratore di S.r.l.: facciamo il punto?

Tribunale Brescia, Sentenza, 9 luglio 2025, n. 3004 Parole chiave: Società – Statuto – Socio in genere – Amministratore Massima: “Gli amministratori di una società sono tenuti ad accertare tempestivamente il verificarsi di una causa di scioglimento e a iscrivere la relativa dichiarazione nel registro delle imprese senza indugio. La pubblicazione del bilancio non esonera dall’obbligo di accertamento e iscrizione della causa di scioglimento. Il mancato adempimento di tali obblighi può determinare una responsabilità risarcitoria nei confronti della società, dei soci, dei creditori sociali e dei terzi.” Disposizioni applicate: Artt. 1725, 2383 e 2475 codice civile All’occasione dell’impugnazione da parte di un ex amministratore di S.r.l. della delibera assembleare che ne aveva disposto la revoca, la sezione imprese del Tribunale…

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Composizione negoziata della crisi, garanzia pubblica MCC e misure cautelari

Tribunale di Vicenza, 23 luglio 2025, Giudice Limitone Parole chiave Composizione negoziata della crisi – Garanzia pubblica – Mediocredito Centrale – Misure protettive – Misure cautelari – Divieto di escussione Massima: “Nel contesto della composizione negoziata della crisi, può essere concessa la misura cautelare del divieto temporaneo di escussione delle garanzie, compresa quella pubblica del Mediocredito Centrale, onde evitare l’alterazione dello status quo tra i creditori e condurre a termine le trattative volte al risanamento dell’impresa”. Disposizioni applicate Art. 18 c.c.i.i. (misure protettive), Art. 19 c.c.i.i. (procedimento relativo alle misure protettive e cautelari) CASO Una s.r.l. è in crisi di liquidità. Chiede di essere ammessa a una procedura di composizione negoziata. Contestualmente all’istanza di nomina dell’esperto chiede delle misure cautelari…

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