OBBLIGAZIONI E CONTRATTI

Le nuove misure di accelerazione e semplificazione delle opere di realizzazione e riqualificazione degli impianti sportivi

Il d.lgs. 38/2021, attuativo dell’art. 7 della legge delega 86/2019 conferita al Governo, ha introdotto delle procedure che accelerano e semplificano le opere di realizzazione e riqualificazione degli impianti sportivi, non solo attraverso la riduzione dei termini previsti nelle diverse fasi di affidamento, ma anche mediante la semplificazione delle modalità di svolgimento delle conferenze di servizi. Come noto, il d.lgs. 28 febbraio 2021, n° 38, recante le “misure in materia di riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi”, è stato emesso in attuazione della l. 8 agosto 2019, n° 86, con la quale il Governo è stato delegato all’adozione di…

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È nulla la clausola del contratto di assicurazione che esclude il diritto dell’assicurato di agire per il pagamento dell’indennizzo

Cass. civ., sez. III, 23 giugno 2025, n. 16787 – Pres. De Stefano – Rel. Rossetti Parole chiave: Assicurazione – Per conto altrui o per conto di chi spetta – Diritti dell’assicurato – Derogabilità – Esclusione – Clausola che prevede l’attribuzione dei diritti derivanti dal contratto al contraente – Nullità [1] Massima: “Nell’assicurazione contro i danni per conto altrui è nulla la clausola che neghi all’assicurato – nella specie, accordandola al solo contraente – la facoltà di partecipare alle operazioni di stima del danno e di liquidazione dell’indennizzo e, in ogni caso, il diritto di agire in giudizio per ottenerne il pagamento”. Disposizioni applicate: cod. civ., artt. 1892, 1932 CASO La proprietaria di un immobile che lo aveva concesso in…

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Contratto di comodato di bene immobile, durata indeterminata e termine per la restituzione

Tribunale di Foggia, 9 settembre 2025 Parole chiave Comodato – Immobile – Restituzione – Comodato senza determinazione di durata – Esigenze abitative – Destinazione implicita Massima: “In caso di contratto scritto di comodato a tempo indeterminato, se l’immobile è stato messo a disposizione per le esigenze abitative del comodatario e della sua famiglia (seppure questa finalità non sia stata specificata nel testo del contratto), il contratto – pur non avendo una scadenza predefinita – non può essere considerato un comodato precario, poiché la durata è implicitamente determinata dalla finalità per la quale è stato stipulato, ovvero le esigenze abitative, con la conseguenza che la richiesta del comodante di restituzione del bene immobile non può essere accolta”. Disposizioni applicate Art. 1809…

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Invio della fattura e interruzione della prescrizione 

Cass. civ., Sez. II, sent. 27/09/2025, n. 26286, Rel. Dott. M. Criscuolo Prescrizione – Interruzione della prescrizione (art. 2943 c.c.) Massima: “Affinché un atto possa acquisire efficacia interruttiva della prescrizione deve contenere, oltre alla chiara indicazione del soggetto obbligato (elemento soggettivo), l’esplicitazione di una pretesa e l’intimazione o la richiesta scritta di adempimento, idonea a manifestare l’inequivocabile volontà del titolare del credito di far valere il proprio diritto, nei confronti del soggetto indicato, con l’effetto sostanziale di costituirlo in mora (elemento oggettivo), essendo sufficiente a tal fine la mera comunicazione del fatto costitutivo della pretesa”. CASO L’avv. Tizio conveniva in giudizio Caio, chiedendone la condanna al pagamento dell’importo di cui alla fattura prodotta in causa a titolo di compenso professionale…

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Transazione novativa e interpretazione del contratto

Cass. civ., sez. II, 26 febbraio 2025, n. 5047 – Pres. Bertuzzi – Rel. Maccarrone [1] Transazione novativa – Contratto – Interpretazione del contratto (Cod. civ. 1260; 1362 ss.) [1] “Affinché si abbia novazione oggettiva dell’obbligazione è necessario che siano espressamente previste, o comunque siano desumibili in modo inequivocabile, la volontà e l’effetto di estinzione dell’obbligazione pregressa, in ragione della sostituzione con un’obbligazione nuova ed incompatibile, non essendo sufficienti le indicazioni meramente esemplificative, a fronte del richiamo a tutti gli altri patti che consentono la coesistenza di plurime obbligazioni”  CASO [1] La vicenda trae origine da un contratto di finanziamento del 2008, concesso da una banca, per oltre 3,4 milioni di euro, rimasto inadempiuto. Il debitore eccepiva l’estinzione dell’obbligazione in…

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Rateizzazione del debito e prescrizione 

Cass. civ., Sez. II, ord. 07/07/2025, n. 18402, Rel. Dott. C. Trapuzzano Vendita – Rateizzazione del debito – Prescrizione decennale (art. 2946 c.c.) Massima: “La prescrizione quinquennale di cui all’art. 2948, n. 4, c.c., applicabile alle obbligazioni periodiche o di durata, non si riferisce alle prestazioni derivanti da un unico debito rateizzato in più versamenti periodici. In tal caso, opera la prescrizione ordinaria decennale. Pertanto, un contratto di fornitura di prodotti editoriali, anche se con pagamento rateizzato, deve essere qualificato come vendita e soggetto alla prescrizione decennale”. CASO La casa editrice Alfa otteneva un decreto ingiuntivo contro Tizio, a titolo di corrispettivi dovuti per forniture editoriali di svariati anni precedenti (1997–2005). Tizio proponeva opposizione sostenendo che il rapporto fosse un…

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La conclusione del contratto secondo gli usi e le prassi commerciali

Cass. civ., sez. II, 5 giugno 2025, n. 15095 – Pres. Di Virgilio – Rel. Trapuzzano Parole chiave: Contratto – Conclusione – Accordo delle parti – Forma – Accordo verbale seguito dalla sottoscrizione di un modulo denominato conferma d’ordine o conferma di compravendita – Idoneità – Condizioni [1] Massima: “La conclusione di contratti per i quali la legge non prescrive la forma scritta ad substantiam può avvenire anche a seguito della sottoscrizione di un documento denominato “conferma d’ordine” o “conferma di compravendita” trasmesso dal mediatore alle parti e ricognitivo di un precedente accordo verbale dalle stesse raggiunto, secondo lo schema delineato dall’art. 1760, n. 3), c.c., in quanto ciò risulti conforme agli usi e alle consuetudini vigenti nel luogo di…

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Vessatorietà della clausola “no pets” nel contratto di locazione

Corte d’Appello di Napoli, Sez. VI, 13.03.2025, n.1254 – Pres. D’Amore – Rel. Magistro Contratto di locazione – Animali da compagnia – Clausole contrattuali – Clausola vessatoria ex art. 1341 c.c. – Autonomia privata – Risoluzione per inadempimento [1] La clausola contrattuale che prevede il divieto di detenere animali non può essere considerata vessatoria ai sensi dell’art. 1341 c.c., purché tale divieto sia stato approvato consensualmente dalle parti contraenti e non sia unilaterale. Pertanto, dette clausole non risultano nulle per violazione dei diritti di autonomia e solidarietà tutelati dalla Costituzione. CASO I proprietari di un immobile ad uso abitativo convenivano in giudizio la conduttrice del medesimo, chiedendo che venisse accertata la violazione dell’art. 7 del contratto di locazione, che prevedeva espressamente…

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La trascrizione del preliminare è inefficace se il contratto definitivo non è concluso e trascritto nei termini previsti dall’art. 2645-bis, comma 3, c.c.

Cass. civ., sez. II, 22 marzo 2025, n. 7634 – Pres. Orilia – Rel. Oliva Parole chiave: Contratto preliminare – Trascrizione – Effetti – Conclusione del contratto definitivo – Termini – Inosservanza – Conseguenze [1] Massima: “Gli effetti della trascrizione del contratto preliminare cessano e si considerano come mai prodotti se, entro un anno dalla data convenuta dalle parti per la conclusione del contratto definitivo (eventualmente posticipata in forza di atto trascritto prima di tale data) e, in ogni caso, entro tre anni dalla trascrizione medesima, non sia eseguita la trascrizione del contratto definitivo o di altro atto che costituisca comunque esecuzione del contratto preliminare o della domanda giudiziale di cui all’art. 2652, comma 1, n. 2), c.c.” Disposizioni applicate:…

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Risarcimento del danno parentale in assenza di vincolo di sangue

Cass. civ., Sez. III, ord., 06.03.2025, n. 5984 – Pres. Rubino – Rel. Positano Circolazione Stradale – Risarcimento – Danno da perdita del rapporto parentale – Ruolo di padre vicario in sostituzione del genitore biologico – Rapporto intercorso con la vittima del sinistro – Determinazione del danno Massima: [1] “Il vincolo di sangue non è un elemento imprescindibile ai fini del riconoscimento del danno da lesione del rapporto parentale. Tale danno deve essere riconosciuto in relazione a qualsiasi tipo di rapporto che abbia le caratteristiche di una stabile relazione affettiva, indipendentemente dalla consanguineità, purché il rapporto infonda nel danneggiato un sentimento di protezione e sicurezza simile a quello insito nel rapporto padre-figlio.” CASO In esito ad un sinistro stradale, perdeva…

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