DIRITTO CIVILE
Revoca giudiziale dell’amministratore di condominio e convocazione dell’assemblea oltre i termini dell’art. 1130, comma 1, n.10 c.c.
Corte d’Appello di Bologna, sez. I civile, Decreto del 06.11.2025 n. 3250, Pres. rel. A. Allegra (inedita) Rimane ancora dibattuta e controversa all’interno delle Corti di merito, la questione se la tardiva convocazione dell’assemblea condominiale per l’approvazione del rendiconto oltre il termine di 180 giorni stabilito dall’art. 1130, comma 1, n. 10, c.c., costituisca o meno valutazione discrezionale dell’autorità giudicante ovvero la ridetta omissione comporti tout court una grave irregolarità e quindi la conseguente automatica pronuncia della revoca giudiziale in sede di volontaria giurisdizione. La fonte del commento è una sentenza inedita della Corte civile d’Appello di Bologna che tratta diffusamente l’argomento prevendo al rigetto della domanda di revoca giudiziale e confermando in sede di reclamo il provvedimento emesso dal…
Continua a leggere...Il termine di decadenza per la denuncia dei vizi dell’opera comincia a decorrere dal momento in cui il committente ha conoscenza della difformità
Cass. civ., sez. II, 7 luglio 2025, n. 18409 – Pres. Bertuzzi – Rel. Trapuzzano Parole chiave: Appalto – Garanzia per difformità e vizi dell’opera – Termini di decadenza e di prescrizione – Decorrenza [1] Massima: “L’obbligo di denunziare, a pena di decadenza, le difformità o i vizi dell’opera appaltata entro sessanta giorni dalla loro scoperta ai sensi dell’art. 1667, comma 2, c.c., presuppone che la scoperta sia avvenuta dopo l’accettazione (espressa, tacita o presunta) dell’opera da parte del committente, al momento della consegna o della verifica. Qualora l’opera appaltata sia affetta da vizi occulti o non conoscibili, perché non apparenti all’esterno, il termine di prescrizione dell’azione di garanzia decorre dalla scoperta dei vizi (che sia successiva alla consegna), da…
Continua a leggere...Danni da allagamento e responsabilità ex art. 2051 c.c. in condominio
Tribunale di Milano, sez. X civile, Sentenza del 29.09.2025 n. 7230, Giudice Dott. M. Carbonaro Massima: “In materia di responsabilità del custode ai sensi dell’art. 2051 c.c., con riferimento ai danni derivanti da allagamenti causati dal malfunzionamento di impianti condominiali, le precipitazioni atmosferiche possono integrare l’ipotesi di caso fortuito o forza maggiore, idonea a escludere la responsabilità dei condomini convenuti, solo qualora presentino i caratteri dell’imprevedibilità e dell’eccezionalità. L’accertamento di tali presupposti richiede una valutazione fondata su un’indagine tecnico-scientifica, basata prevalentemente su dati statistici – c.d. dati pluviometrici – riferiti al contesto territoriale in cui si trova la cosa oggetto di custodia”. CASO La società Alfa, conduttrice di un immobile ad uso commerciale, adiva il Tribunale di Milano deducendo che,…
Continua a leggere...Trasparenza bancaria e pattuizione degli interessi
Uno dei principi ispiratori della cosiddetta trasparenza bancaria è rappresentato dalla correttezza, completezza e comprensibilità delle informazioni da rendere. Tali informazioni devono essere idonee ad assicurare al cliente un quadro chiaro ed esaustivo, che favorisca la comprensione ex ante delle caratteristiche, dei rischi e dei costi dei servizi offerti dalla banca. I contratti devono indicare «il tasso d’interesse e ogni altro prezzo e condizione praticati, inclusi, per i contratti di credito, gli eventuali maggiori oneri in caso di mora» (art. 117, comma 4, TUB). L’insieme di tali prezzi e condizioni, unitamente al saggio di interesse, concorre alla corretta determinazione e definizione del dato aggregato rappresentato dal Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG). Al pari di quanto stabilito dall’art. 1284, comma 3,…
Continua a leggere...Le nuove misure di accelerazione e semplificazione delle opere di realizzazione e riqualificazione degli impianti sportivi
Il d.lgs. 38/2021, attuativo dell’art. 7 della legge delega 86/2019 conferita al Governo, ha introdotto delle procedure che accelerano e semplificano le opere di realizzazione e riqualificazione degli impianti sportivi, non solo attraverso la riduzione dei termini previsti nelle diverse fasi di affidamento, ma anche mediante la semplificazione delle modalità di svolgimento delle conferenze di servizi. Come noto, il d.lgs. 28 febbraio 2021, n° 38, recante le “misure in materia di riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi”, è stato emesso in attuazione della l. 8 agosto 2019, n° 86, con la quale il Governo è stato delegato all’adozione di…
Continua a leggere...Nesso di causalità tra sinistro stradale e infarto miocardico del danneggiato
Cass. civ., Sez. III, ord., 26.06.2025, n. 17179 – Pres. Rubino – Rel. Fanticini Nesso di causalità – Particolare condizione del danneggiato – Irrilevanza – Responsabilità del danneggiante per tutte le conseguenze dell’illecito – Riduzione proporzionale – Principio “thin skull rule” [1] In tema di responsabilità civile, in applicazione della cosiddetta “thin skull rule”, l’autore del comportamento imputabile risponde per intero di tutte le conseguenze scaturenti dalla sua condotta secondo normalità, non potendo operarsi una riduzione proporzionale o un’esclusione della responsabilità in ragione della particolare condizione in cui versa il danneggiato. CASO L’attore, coinvolto in un tamponamento stradale, conveniva in giudizio il conducente del veicolo danneggiante e la compagnia assicurativa con cui il veicolo era assicurato per RCA, onde ottenere…
Continua a leggere...Omesso pagamento del premio assicurativo da parte del Condominio nel caso di responsabilità da cose in custodia
Corte di Appello di Ancona, Sentenza del 29 luglio 2025, Seconda Sezione Civile, Presidente Estensore Giudice Dott. G. Federico. Massima: “In caso di omesso pagamento del premio assicurativo per danni derivanti da responsabilità civile, l’amministratore di condominio per andare esente da responsabilità, deve dimostrare di aver fatto tutto il possibile (informazione condomini, fissazione assemblea condominiale, recupero somme presso i morosi) per procurarsi il denaro sufficiente e di aver eseguito il pagamento del premio assicurativo non appena messo in condizione, dalla compagine condominiale, di poterlo fare”. CASO Tizia con atto di citazione conveniva innanzi al Tribunale di Ascoli Piceno il Condomino Beta, al fine di ottenere, ai sensi degli artt. 2051 e 2043 c.c., la condanna del medesimo al pagamento dei…
Continua a leggere...Clausola di salvaguardia e usura originaria
La c.d. clausola di salvaguardia è una previsione contrattuale, spesso inserita nei contratti di mutuo, finalizzata a impedire il superamento del tasso-soglia usura da parte degli interessi di mora, con effetto sostitutivo automatico dell’eventuale tasso usurario con il tasso-soglia pro tempore vigente. La legittimità della clausola di salvaguardia è dibattuta quanto alla possibilità di operare proficuamente in riferimento all’usura originaria. Al riguardo, è argomentato che l’apposizione della clausola di salvaguardia esclude l’illegittimità della pattuizione degli interessi moratori già oltre soglia all’atto della stipula del contratto di finanziamento (usura originaria), sul presupposto che tale clausola sia intesa non ad eludere, ma ad assicurare il rispetto della normativa antiusura sia al momento della conclusione del rapporto sia nel corso del suo successivo…
Continua a leggere...Contratto di appalto e clausola risolutiva espressa per il caso di ritardo nell’inizio dei lavori
Tribunale di Lecco, Sez. I, 6 luglio 2025, Giudice Colasanti Parole chiave Contratto di appalto – Termine inizio dei lavori – Ritardo – Clausola risolutiva espressa – Rimborso delle spese Massima: “In tema di contratto di appalto, laddove vi sia una clausola risolutiva espressa per il caso di mancato inizio dei lavori nel rispetto del termine previsto, l’attivazione della clausola da parte del committente configura una risoluzione del contratto e non un recesso dal medesimo, con la conseguenza che l’appaltatore non ha diritto al mancato guadagno spettante solo nel diverso caso di recesso del committente”. Disposizioni applicate Art. 1671 c.c. (recesso unilaterale del contratto), art. 1456 c.c. (clausola risolutiva espressa CASO Tra due proprietari di casa, da un lato, e…
Continua a leggere...I presupposti per la personalizzazione del danno non patrimoniale
Cass. civ., 3 ottobre 2025, n. 26675, Ord., G. Relatore Dott. G. Positano Danno non patrimoniale – Personalizzazione – Presupposti e limiti – (art. 2059 c.c.) Massima: “La quantificazione del danno non patrimoniale consente un aumento a titolo di personalizzazione solo ove si verifichino conseguenze anomale o del tutto peculiari, diverse da quelle ordinariamente derivanti in casi simili o per categorie simili di danneggiati, restando quindi esclusa qualsiasi forma di automatismo”. CASO Tizio e Mevia, quali esercenti la potestà genitoriale sul figlio minore Tizietto, citavano in giudizio Caio e la di lui compagnia assicurativa per ottenere il risarcimento dei danni subiti dal minore, in conseguenza dell’incidente causato da Caio mentre era alla guida della propria autovettura. Il tribunale adito, accertata…
Continua a leggere...- 1
- 2
- …
- 124
- 125
- SUCCESSIVO
