CRISI DI IMPRESA
Inserimento del credito di MCC nello stato passivo: domanda di ammissione o rettifica formale per surrogazione?
Trib. Modena, sez. 3^ civile, 26 settembre 2025, decr. – G.D. Bianconi Parole chiave fondo di garanzia per piccole e medie imprese – finanziamento agevolato – liquidazione giudiziale – accertamento del passivo – stato passivo – banca finanziatrice – ammissione al passivo – escussione della garanzia – garante pubblico – surrogazione – comunicazione – rettifica formale – provvedimento del curatore – reclamo contro gli atti del curatore – domanda di ammissione al passivo – interesse ad agire – difetto d’interesse – inammissibilità Massima: “In presenza di finanziamenti agevolati dal fondo di garanzia per piccole e medie imprese, qualora l’escussione della garanzia si perfezioni dopo l’ammissione della banca finanziatrice al passivo della liquidazione giudiziale dell’impresa finanziata, l’inserimento del garante pubblico nello…
Continua a leggere...Esercizio dell’azione revocatoria e atto interruttivo della prescrizione
Cass. civ., sez. I, 11 agosto 2025, n. 23055, Pres. Terrusi – Est. Zuliani [1] Azione revocatoria ordinaria – Termine di prescrizione – Interruzione. In virtù del chiaro e ineludibile testo dell’art. 2943, comma 1, c.c., “La prescrizione è interrotta dalla notificazione dell’atto con il quale inizia il giudizio”, anche nel caso di proposizione di azione revocatoria ordinaria mediante ricorso ex art. 702-bis c.p.c. (oggi abrogato e sostituito dall’art. 281-decies c.p.c.), il termine di prescrizione non è interrotto dal solo deposito del ricorso nella cancelleria del giudice adito, essendo a tal fine necessaria la successiva notificazione del ricorso integrato dal decreto del giudice che fissa l’udienza per la comparizione delle parti, ferma la rilevanza della scissione per il notificato e…
Continua a leggere...Competenza giudiziaria in materia di servizi alla P.A.: conflitto negativo
Cassazione Sezioni Unite n. 21156 del 10 giugno 2025[1] Parole chiave: Contratto con la PA – Competenza Giudiziaria – Giudice Ordinario Vs. Giudice Amministrativo – Conflitto Negativo – Riferimenti normativi: C.P.A.: art. 10, art. 133, lettere b) e c); c.p.c. art. 41, art. 700. CASO Nel caso di specie assume rilevanza dettagliare i vari stadi e passi, contrattuali e giudiziari, che hanno portato alla pronuncia in oggetto: – un Comune aveva affidato ad una Società sia la costruzione che la gestione ventennale di alcuni impianti fotovoltaici obbligandosi, inoltre, a cedere all’affidataria i “crediti che sarebbero così maturati” nei confronti del GSE[2] a fronte della corresponsione, a proprio favore, di un canone annuo prestabilito – il tutto ritualmente definito e convenuto…
Continua a leggere...Il lodo arbitrale rituale sottoscritto prima della dichiarazione di fallimento è opponibile alla procedura fallimentare
Cass. civ., sez. I, 5 febbraio 2025, n. 2840 – Pres. Terrusi – Rel. Fidanzia Parole chiave: Arbitrato rituale – Lodo – Natura – Sentenza giurisdizionale – Condizioni – Opponibilità al fallimento ai fini della formazione dello stato passivo – Decorrenza [1] Massima: In tema di opposizione allo stato passivo, il lodo arbitrale rituale, in quanto pienamente assimilabile a una sentenza giurisdizionale dal momento dell’ultima sottoscrizione, a norma dell’art. 824-bis c.p.c., è opponibile alla procedura fallimentare da tale data, nella quale il provvedimento viene a esistenza, cominciando a produrre i suoi effetti. Disposizioni applicate: r.d. 267/1942, artt. 45, 98; cod. proc. civ., artt. 824, 825, 828 CASO Una società chiedeva l’ammissione al passivo del proprio credito portato da un lodo…
Continua a leggere...Liquidazione controllata e compensi del gestore
Tribunale di Rovigo 2 settembre 2025 Parole chiave: Sovraindebitamento – Procedure – Liquidazione controllata – Liquidazione dei compensi – Gestore – Nomina del liquidatore – Compenso del liquidatore Massima: “A mente di quanto previsto dal combinato disposto degli artt. 6 e 275 CCI, il compenso per le prestazioni rese dall’OCC (inteso come Gestore e OCC in senso stretto), ove lo stesso sia confermato con la nomina a Liquidatore, dovrà essere liquidato dal GD una volta approvato il rendiconto finale, tenendo conto anche di quanto eventualmente convenuto dall’OCC con il debitore, e non dovrà, pertanto, essere insinuato al passivo, mentre, ove il Liquidatore sia nominato in persona diversa deal Gestore OCC, fermo restando che il suo compenso sarà liquidato dal GD…
Continua a leggere...L’estinzione della società e la revoca della cancellazione, nella prospettiva della apertura della liquidazione giudiziale
Cassazione Civile, Sez. I, 1 aprile 2025, n. 8647 (ordinanza) Scoditti Presidente – Valentino Relatore Cancellazione di società dal R.I. – Cancellazione di cancellazione – Presunzione di prosecuzione dell’attività – Sussistenza – Soggezione a fallimento/Liquidazione giudiziale Parole chiave: Società – Società cancellata – Società estinta – Revoca della cancellazione- Liquidazione giudiziale/fallimento Massima: “In tema di dichiarazione di fallimento delle società, ai fini del rispetto del termine annuale previsto dall’art. 10 l. fall., l’iscrizione nel registro delle imprese del decreto con cui il giudice ordina ex art. 2191 c.c. la cancellazione della pregressa cancellazione della società già iscritta, fa presumere – sino a prova contraria – la continuazione dell’attività d’impresa, considerato che l’iscrizione del detto decreto rende opponibile ai terzi l’insussistenza delle…
Continua a leggere...Rapporti tra il ricorso ex art. 2409 c.c. e la composizione negoziata
Tribunale di Milano, Decreto del 18 aprile 2024 Parole chiave Ricorso ex art. 2409 c.c. – Richiesta ispezione – irregolarità commesse dagli amministratori – composizione negoziata Massima: “Il ricorso per gravi irregolarità gestorie ex art. 2409 c.c. deve essere rigettato qualora, pur in presenza di condotte degli amministratori potenzialmente lesive e non trasparenti, sia stata tempestivamente avviata una procedura di composizione negoziata della crisi che stia procedendo con concrete possibilità di esito positivo. In tale contesto, infatti, viene a mancare il presupposto dell’attualità del danno potenziale, in quanto il percorso di risanamento, assistito da un esperto e monitorato dal tribunale, rappresenta uno strumento di protezione sufficiente per la società e i soci, rendendo l’ispezione giudiziaria un intervento che potrebbe compromettere,…
Continua a leggere...Applicabilità dell’art. 31 (par. 1) del Regolamento 848/2015 all’adempimento di un’obbligazione derivante da un atto giuridico compiuto dal debitore dopo l’apertura di una procedura di insolvenza
Corte di Giustizia UE, 27 marzo 2025, causa C-186/2024, Dr. Matthäus Metzler c. Auto1 European Cars B.V. Parole chiave Insolvenza transnazionale – procedura di insolvenza – prestazioni a favore del debitore. Massima: “L’applicabilità dell’art. 31, par. 1, Reg. 848/2015 all’adempimento di un’obbligazione derivante da un atto giuridico compiuto dal debitore successivamente all’apertura della procedura di insolvenza, dipende dalle norme di diritto dello Stato di apertura di tale procedura, relative all’opponibilità degli atti. Tra le obbligazioni adempiute a favore di un debitore che sia assoggettato ad una procedura di insolvenza, anziché all’amministratore di tale procedura, sono compresi anche l’adempimento di un’obbligazione derivante da un atto giuridico compiuto dal debitore dopo l’apertura di suddetta procedura ed il trasferimento della gestione di beni…
Continua a leggere...La pubblicazione nel registro delle imprese degli accordi di ristrutturazione dei debiti deve precedere al deposito della domanda in tribunale
Cassazione Civile, Sez. I, 28 aprile 2025, n. 11218 – Pres. M. Ferro, Est. P. Vella Parole chiave: Accordo di ristrutturazione dei debiti – Pubblicazione nel registro delle imprese – Necessaria anteriorità o quanto meno contemporaneità con il deposito della domanda in tribunale Massima: “Nel procedimento ex art. 161, comma 6, l.fall., in cui il debitore abbia optato per l’accesso al procedimento di omologazione degli accordi di ristrutturazione dei debiti, la pubblicazione nel registro delle imprese deve precedere o, quanto meno, essere contemporanea al deposito della domanda in tribunale, diversamente, oltre a determinarsi effetti pregiudizievoli per il debitore stesso, impedendosi ai creditori e ai terzi in genere di avere contezza dell’evoluzione della proposta di regolazione della crisi e di conoscere…
Continua a leggere...Illegittima restituzione di crediti postergati: rimedi esperibili in sede concorsuale
App. Firenze., Sez. II, 15 ottobre 2024, n. 1729 Parole chiave: Fallimento – Liquidazione giudiziale – Società di capitali –Finanziamento soci – Postergazione – Divieto di rimborso – Responsabilità amministratori – Azione di ripetizione – Esclusione – Azione revocatoria – Ammissibilità Massima: “In tema di società di capitali, l’avvenuta restituzione di somme ai soci in violazione della postergazione prevista dall’art. 2467 c.c., può fondare una responsabilità degli amministratori per violazione dei doveri previsti dalla legge, nei confronti dei creditori e, quindi, del curatore, nel caso di successiva apertura di una procedura concorsuale, ma una volta che gli amministratori abbiano effettuato il pagamento, l’inefficacia ex lege dei rimborsi avvenuti nell’anno precedente l’apertura del concorso, non dà luogo ad un’azione di ripetizione…
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