AI E DIGITALIZZAZIONE
Legge n. 132/2025: gestire l’IA come leva di fiducia e competitività dello studio
La Legge n. 132 del 2025 rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di trasformazione digitale degli studi professionali italiani. Con la sua adozione, l’intelligenza artificiale (IA) entra ufficialmente nel linguaggio giuridico e operativo della professione, non più come curiosità tecnologica o strumento sperimentale, ma come componente regolata di un ecosistema normativo che mira a bilanciare innovazione, tutela dei diritti e responsabilità professionale. Per noi commercialisti, la Legge non introduce soltanto nuove regole: inaugura una stagione di consapevolezza. Gestire l’IA non significa soltanto usarla, ma saperne governare i limiti, i rischi e le potenzialità, traducendo la tecnologia in un elemento concreto di fiducia e competitività. Chi saprà muoversi in questo nuovo quadro non sarà soltanto conforme alla Legge, ma diventerà un…
Continua a leggere...Comunicazione Studi professionali: l’intervista a ChatGPT
Abbiamo intervistato l’Intelligenza Artificiale sulla comunicazione degli Studi professionali: errori, azioni virtuose e una proposta di strategia Cosa pensi della comunicazione degli Studi professionali, in particolare avvocati e commercialisti? ChatGPT: Direi che la comunicazione degli Studi professionali è passata da essere un tabù a diventare una leva strategica di identità e fiducia. Fino a pochi anni fa, per avvocati e commercialisti “farsi pubblicità” era considerato quasi sconveniente, o addirittura vietato dai codici deontologici. Oggi invece la situazione è profondamente diversa: la comunicazione non è più solo promozione, ma trasparenza, autorevolezza e servizio. Gli Studi più evoluti stanno imparando che comunicare bene significa: spiegare con chiarezza temi complessi, rendendo il diritto o la fiscalità accessibili; mostrare il proprio metodo di lavoro…
Continua a leggere...AI come supporto: il principio della prevalenza umana
La recente entrata in vigore della Legge n. 132/2025 sull’Intelligenza Artificiale, in armonia con l’AI Act (Regolamento UE 2024/1689), introduce per l’Italia il primo quadro normativo organico in materia di IA. Si tratta di una legge di carattere generale che rinvia in molte delle sue parti ad altri atti normativi – ad esempio, il Regolamento UE e i futuri decreti attuativi – per la definizione dei diversi aspetti applicativi. La disciplina è caratterizzata da un approccio antropocentrico, secondo cui i sistemi intelligenti devono essere progettati per potenziare il lavoro delle persone e non per sostituirlo. Questo principio, c.d. della prevalenza del lavoro umano, permea le norme relative alle professioni, così come al lavoro subordinato, alla Pubblica amministrazione e persino alla…
Continua a leggere...NormAI: la ricerca normativa diventa smart con EuroconferenceinPratica
Il digitale che affianca i Professionisti Chi lavora in uno Studio sa bene quanto tempo richieda cercare il riferimento normativo giusto, verificarne la versione aggiornata, capire quali conseguenze pratiche comporti per clienti e imprese. EuroconferenceinPratica nasce proprio per alleggerire questo peso quotidiano, trasformandosi in un vero e proprio consulente digitale di Studio. Un ambiente unico dove informazione, aggiornamento e strumenti operativi dialogano tra loro. Grazie all’Intelligenza Artificiale, il Professionista ha sempre a portata di mano risposte tempestive, affidabili e coerenti con il contesto normativo vigente. Perché cambia il modo di lavorare La piattaforma offre molto più che “ricerca intelligente”: ogni risposta è strutturata, personalizzata, con rimandi a fonti ufficiali e sintesi già ragionate. Questo significa meno tempo speso a vagliare…
Continua a leggere...AI e responsabilità del professionista: i nuovi confini del rischio
La trasformazione in atto: dall’innovazione all’esposizione al rischio Per decenni i professionisti, avvocati, commercialisti, ingegneri, consulenti, hanno esercitato la propria attività con strumenti prevalentemente analogici, controllando in modo diretto ogni passaggio del proprio lavoro. L’avvento dell’intelligenza artificiale, specie nella forma generativa e predittiva, ha cambiato radicalmente lo scenario. Oggi gli studi professionali utilizzano piattaforme di analisi documentale automatizzata, software di contabilità intelligente, sistemi di redazione contrattuale basati su AI, strumenti di diagnosi forense e consulenza predittiva. Il salto di produttività è enorme, ma altrettanto lo è l’esposizione al rischio. Il quadro regolatorio europeo La risposta dell’ordinamento europeo è arrivata con l’AI Act (Regolamento (UE) 2024/1689), entrato in vigore nell’agosto 2024, che introduce un modello di regolazione fondato sul rischio (“risk-based…
Continua a leggere...L’Intelligenza Artificiale entra negli Studi professionali: l’esperienza di Filippo Caravati
Negli Studi professionali, l’Intelligenza Artificiale è da qualche tempo uno degli argomenti all’ordine del giorno nelle riunioni dei partner, consapevoli di quanto soluzioni tecnologiche adeguate possano incidere su produttività, conoscenza e qualità del servizio. Lo sa bene Filippo Caravati, dottore commercialista e revisore legale e partner di CARAVATI PAGANI – Dottori Commercialisti Associati, che da oltre un anno sta guidando nel proprio Studi o un processo di adozione strutturata degli strumenti di AI. «Abbiamo iniziato – racconta – analizzando diversi chatbot. Alla fine, ci siamo orientati verso la soluzione che ci garantiva una completa integrazione con gli strumenti già in uso in Studi o e un livello di compliance GDPR più adeguato all’attività professionale. Il fatto che operi su server europei, e nel…
Continua a leggere...Intelligenza Artificiale e responsabilità aggravata nella redazione degli atti giudiziari
L’ingresso dell’Intelligenza Artificiale generativa nell’attività dell’avvocatura rappresenta una delle più profonde trasformazioni per la professione. La capacità di questi sistemi di produrre testi complessi, sintetizzare norme e generare argomentazioni giuridiche offre opportunità di efficienza apparentemente senza precedenti, che vanno però inquadrate in una corretta cornice normativa. La questione assume particolare rilevanza soprattutto alla luce dell’art. 13, I comma, della legge n. 132 del 2025, che circoscrive l’utilizzo dei sistemi di Intelligenza Artificiale nelle professioni intellettuali “al solo esercizio delle attività strumentali e di supporto all’attività professionale e con prevalenza del lavoro intellettuale oggetto della prestazione d’opera“. Tale disposizione ribadisce infatti il principio della prevalenza dell’attività intellettuale umana rispetto all’automazione tecnologica, e può certamente essere interpretata nel senso che l’AI non…
Continua a leggere...Trasparenza verso il cliente (L. n. 132/2025): come adeguare lettere d’incarico e mandati
È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 223 del 25 settembre 2025 la Legge n. 132/2025, recante: «Disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale». La Legge n. 132/2025 entra in vigore il 10 ottobre 2025 e si applica “in coerenza” con l’AI Act – Regolamento (UE) 2024/1689: quindi l’AI Act resta il quadro di riferimento e la legge appena varata, quale fonte nazionale, si affianca al Regolamento (UE) 2024/1689 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 Giugno 2024. L’art. 13, Legge n. 132/2025, contiene una disciplina specifica in materia di professioni intellettuali, stabilendo che «L’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale nelle professioni intellettuali è finalizzato al solo esercizio delle attività strumentali e di supporto all’attività professionale…
Continua a leggere...Intelligenza Artificiale e professioni intellettuali: l’obbligo di trasparenza verso il cliente
Con l’approvazione della Legge 132/2025, l’Italia si è dotata della prima legge quadro nazionale sull’intelligenza artificiale, in armonia con il Regolamento (UE) 2024/1689 – noto come AI ACT, che fissa regole comuni a livello europeo. La normativa nazionale integra e specifica tali principi, incidendo in modo diretto su settori strategici e, tra questi, sul mondo delle professioni intellettuali. Il cuore della disciplina per avvocati, notai, consulenti del lavoro e commercialisti è rappresentato dall’articolo 13, che introduce due pilastri: la prevalenza del lavoro intellettuale umano e l’obbligo di trasparenza nei confronti del cliente sull’uso di sistemi di AI. Prevalenza del lavoro intellettuale umano Il legislatore chiarisce che l’impiego di strumenti di Intelligenza Artificiale da parte dei professionisti è ammesso solo per…
Continua a leggere...L’AI negli Studi Legali: il nuovo quadro normativo italiano tra opportunità e responsabilità
Un momento di svolta nella regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale in Italia è il Disegno di Legge 1146, presentato dal Governo Meloni nel maggio 2024 e approvato in via definitiva dal Senato il 17 settembre 2025, dopo un iter parlamentare che ha visto più letture e modifiche. L’Italia diventa così il primo Paese europeo a dotarsi di una legge quadro nazionale in materia di Intelligenza Artificiale, in armonia con l’AI Act europeo. Per la prima volta, il Legislatore italiano affronta in modo organico e sistematico l’impatto delle tecnologie AI su tutti i settori della società, con particolare attenzione alle professioni intellettuali e all’attività giudiziaria. CONTINUA A LEGGERE
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