CRISI DI IMPRESA

Prova della posizione del soggetto quale amministratore di fatto

Tribunale di Venezia Sezione Specializzata in Materia di Impresa, 07 gennaio 2025, n. 61/2025 Parole chiave: Amministratore di fatto; requisiti; prova; Massima: “L’amministratore di fatto viene positivamente individuato quando si realizza la compresenza dei seguenti elementi: (i) mancanza di un’efficace investitura assembleare; (ii) attività di gestione svolta in maniera continuativa, non episodica od occasionale; (iii) autonomia decisionale interna ed esterna, con funzioni operative e di rappresentanza. In mancanza quindi di una efficace investitura assembleare occorre la prova concreta dei caratteri di sistematicità e completezza dell’ingerenza organica del soggetto con funzioni direttive in qualsiasi fase della sequenza organizzativa, produttiva o commerciale dell’attività della società, ovvero in qualunque settore gestionale di tale attività”. Riferimenti normativi: Art. 2380bis cc, art. 2381 cc, art. 2383 cc,…

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Composizione negoziata della crisi, garanzia pubblica MCC e misure cautelari

Tribunale di Vicenza, 23 luglio 2025, Giudice Limitone Parole chiave Composizione negoziata della crisi – Garanzia pubblica – Mediocredito Centrale – Misure protettive – Misure cautelari – Divieto di escussione Massima: “Nel contesto della composizione negoziata della crisi, può essere concessa la misura cautelare del divieto temporaneo di escussione delle garanzie, compresa quella pubblica del Mediocredito Centrale, onde evitare l’alterazione dello status quo tra i creditori e condurre a termine le trattative volte al risanamento dell’impresa”. Disposizioni applicate Art. 18 c.c.i.i. (misure protettive), Art. 19 c.c.i.i. (procedimento relativo alle misure protettive e cautelari) CASO Una s.r.l. è in crisi di liquidità. Chiede di essere ammessa a una procedura di composizione negoziata. Contestualmente all’istanza di nomina dell’esperto chiede delle misure cautelari…

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Anche l’intangibilità dello stato passivo cede dinanzi alle ragioni di tutela del consumatore

Corte Giust., sez. IV, 3 luglio 2025, in causa n. C-582/23 [Wiszkier] – Pres. Jarukaitis – Rel. Jääskinen – A.G. Spielmann Parole chiave Consumatore – Procedura concorsuale – Stato passivo – Intangibilità – Ripartizione dell’attivo – Clausole abusive – Rilievo officioso – Cedevolezza – Provvedimenti provvisori Massime: [1] L’art. 6, par. 1, e l’art. 7, par. 1, Dir. n. 93/13/CEE del Consiglio, del 05.04.1993, concernente le clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori, letti alla luce del principio di effettività, devono essere interpretati nel senso che ostano a una normativa nazionale la quale preveda che, nell’ambito di una procedura concorsuale relativa a persone fisiche, dopo che lo stato passivo sia stato approvato da un organo giurisdizionale, senza che lo…

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Colpa del consumatore e colpa del finanziatore nella ristrutturazione dei debiti

Corte di cassazione, 24 luglio 2025, n. 21048, Presidente Ferro, Relatore Zuliani Parole chiave Consumatore – Ristrutturazione dei debiti – Condizioni ostative – Colpa del debitore – Colpa del creditore Massima: “Nel contesto della ristrutturazione dei debiti del consumatore, la colpa del debitore e quella del creditore sono distinte e possono coesistere, cosicché il fatto che il finanziatore non abbia valutato il merito creditizio del consumatore sulla base di informazioni adeguate nulla toglie alla possibilità che il consumatore abbia, a sua volta, determinato la situazione di sovraindebitamento con colpa grave, malafede o frode”. Disposizioni applicate Art. 69 c.c.i.i. (condizioni soggettive ostative) CASO Una signora presenta domanda di ristrutturazione dei debiti del consumatore. Un creditore si oppone, contestando alla debitrice di…

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Realizzazione dell’ipoteca iscritta sull’immobile abusivo del debitore ammesso a liquidazione giudiziale

Cass., sez. un., 25 aprile 2025, n. 10933, Pres. D’Ascola – Est. Criscuolo [1] Imposta sui redditi – Imposta reddito società – Vendita – Vendite speciali di immobili – Prova in genere in materia civile – Onere della prova. Massima: “L’art. 7, terzo comma, della legge 28 febbraio 1985, n. 47, nella parte in cui non fa salvo il diritto di ipoteca iscritto a favore del creditore non responsabile dell’abuso edilizio e iscritto in data anteriore alla trascrizione dell’atto di accertamento dell’inottemperanza all’ingiunzione a demolire, è incostituzionale. La confisca edilizia non può estinguere automaticamente il diritto di ipoteca del creditore non responsabile dell’abuso.” CASO [1] La pronuncia in epigrafe, conformandosi alla sentenza di Corte Cost., 3 ottobre 2024, n. 160…

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Azione revocatoria di scissione societaria ai sensi dell’art. 2901 c.c. e art. 66 l.fall

Cassazione Sezioni Unite sentenza n. 5089 del 12 novembre 2025[2] Parole chiave: Revocatorio scissione societaria ex 2901 cod. civ. e art. 66 l. f.all. – prevalenza competenza del Tribunale Fallimentare Riferimenti normativi: Cod. Civ.: art. 2503, art. 2506-ter, comma 5, 2506-quater, comma 3, art. 2901, art. 2949; Fall: 66[3]. CASO Il Tribunale di Parma nel disporre la separazione di alcune cause relative a domande subordinate proposte da distinti fallimenti, nei confronti dei medesimi soggetti ed aventi ad oggetto la revocatoria di atti di scissione societaria che, secondo gli attori, avrebbero costituito «l’architrave negoziale» di un’operazione fraudolenta con cui, su suggerimento degli istituti bancari interessati, si era fatto luogo a una ristrutturazione del debito maturato dalle società in bonis, «modificando le…

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Il debito verso il fallito non può essere compensato con il credito da rimborso di finanziamenti soci

Cass. civ., sez. I, 27 gennaio 2025, n. 1865 – Pres. Terrusi – Rel. Amatore Parole chiave: Fallimento – Debiti pecuniari – Compensazione – Credito da rimborso di finanziamenti soci – Postergazione ex art. 2467 c.c. – Compensazione ex art. 56 l.fall. – Ammissibilità – Esclusione [1] Massima: “In tema di fallimento, il rapporto tra l’istituto della postergazione dei crediti da rimborso dei finanziamenti dei soci regolato dall’art. 2467 c.c. e quello della compensazione in sede fallimentare di cui all’art. 56 l.fall. si pone in termini di ontologica incompatibilità, nel senso che il creditore postergato non può compensare nella predetta sede i crediti ai quali si riferisce il menzionato art. 2467 c.c. con gli eventuali debiti verso il fallito, dovendosi…

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Liquidazione controllata e requisiti di accesso: la disponibilità del debitore è satisfattiva?

Tribunale di Chieti 10 giugno 2025 Parole chiave: Sovraindebitamento – Procedure – Liquidazione controllata – Rispetto dei requisiti di accesso – Attivo liquidabile Massima: “L’adesione del debitore alla domanda proposta dal creditore non vincola in alcun modo il giudice, né preclude il controllo rigoroso sulla sussistenza dei presupposti sostanziali previsti dalla legge. La natura pubblicistica della procedura impone infatti che l’apertura della liquidazione controllata avvenga solo in presenza di condizioni che giustifichino l’attivazione del meccanismo concorsuale e fra tali condizioni vi è – imprescindibilmente – l’offerta di una qualche utilità da parte del debitore, quale manifestazione minima ma necessaria della sua meritevolezza. L’accesso alla procedura non può quindi essere consentito sulla sola base di dichiarazioni di intenti prive di concretezza…

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Composizione negoziata e misure cautelari: l’inibizione dell’escussione della garanzia MCC

È ormai noto che le ristrutturazioni aziendali, quale che sia la procedura scelta, abbiano oggi un comune denominatore costituito dalla presenza di finanziamenti bancari assistiti dalla garanzia statale (MCC/ SACE/ISMEA ecc..). È altrettanto noto come tale circostanza di per sé costituisca una complicazione alla redazione di Piani e/o Progetti di risanamento e, nell’ambito delle procedure stragiudiziali, alla conduzione delle trattative, non potendosi ignorare, da un lato, la presenza dalla garanzia e, d’altro lato, il fatto che l’eventuale credito di regresso del garante statale è un credito di natura privilegiata (il privilegio ex art. 9 d.lgs. 31 marzo 1998, n. 123). E, infatti, nella impostazione dei processi ristrutturativi e delle relative strategie è ormai circostanza comune doversi scontrare con il dato…

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Concordato preventivo e aumento di capitale sociale con esclusione diritto opzione dei soci

Tribunale di Palermo, 5/2/2025 Parole chiave: Concordato preventivo, aumento capitale sociale, modifica statuto, esclusione del diritto di opzione di alcuni soci, art. 2441 Codice Civile, classi, bilanciamento diritti del socio e risanamento aziendale, piani concordatari ultra-quinquennali, obbligo informativa ai soci, diritti dei soci di acquisire informazioni. Riferimenti normativi: artt. 90, 92, 120 bis e 120 ter CCII Massima: “E’ legittima la modifica dello statuto e l’aumento di capitale funzionale alla ristrutturazione aziendale che esclude il diritto di opzione di alcuni soci. È rispettato il bilanciamento tra diritti dei soci e risanamento aziendale se: è stata formata una classe votante che comprende i soci, in presenza di modifiche dello statuto societario che incidano direttamente sul diritto di partecipazione dei soci stessi;…

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