ESECUZIONE FORZATA
L’ordinanza provvisoria di rilascio ex art. 665 c.p.c. non è impugnabile, neppure con regolamento di competenza
Cass. civ., Sez. VI – 3, Ord. 05-03-2020, n. 6319 – Pres. Frasca – Rel. Scrima. La questione di competenza, come ogni altra questione volta a contestare la domanda di merito, può ben essere sollevata già nell’udienza di comparizione, anche al fine di contrastare l’accoglimento dell’eventuale istanza finalizzata a conseguire l’ordinanza di rilascio, ma il suo esame è compiuto in quella sede in funzione della sola decisione su tale domanda incidentale. CASO Pr. concedeva in locazione un immobile a P.C.; successivamente intimava alla conduttrice lo sfratto per morosità, convenendola per la convalida dinanzi al Tribunale di Nola. C. si opponeva alla convalida eccependo, ex multis, la pendenza avanti al medesimo Tribunale di un altro giudizio tra le stesse parti, avente…
Continua a leggere...I beni facenti parte di un fondo patrimoniale non rispondono dei debiti contratti nell’ambito dell’attività professionale di un coniuge
Cass. civ. sez. I, 27 aprile 2020, n.8201, Pres. De Chiara, Rel. Solaini Fondo patrimoniale – Pignoramento immobiliare – Opposizione di terzo all’esecuzione – Impignorabilità – Bisogni della famiglia MASSIMA Se il credito per cui si procede è solo indirettamente destinato alla soddisfazione delle esigenze familiari del debitore, rientrando nell’attività professionale da cui quest’ultimo ricava il reddito occorrente per il mantenimento della famiglia, non è consentita, ai sensi dell’art. 170 c.c., la sua soddisfazione sui beni costituiti in fondo patrimoniale. CASO Il finanziamento di € 300.000,00 da parte di una banca a favore di una società a responsabilità limitata veniva garantito con fideiussione dall’amministratrice unica la quale in seguito, assieme al marito, destinava due immobili di cui erano comproprietari al…
Continua a leggere...Pluralità di espropriazioni a carico di debitori solidali, in presenza di un’esecuzione potenzialmente già satisfattiva
Cassazione civile, VI sez., sentenza del 24 aprile 2020, n. 8151; Pres. Frasca; Rel. D’Arrigo “In tema di esecuzione forzata, non viola gli obblighi di correttezza e buona fede e non contravviene al divieto di abuso degli strumenti processuali l’iniziativa del creditore di due o più debitori solidali che, in forza del medesimo titolo, intraprenda un’azione esecutiva nei confronti di uno di essi dopo aver ottenuto, nei confronti di un altro condebitore, un’ordinanza di assegnazione ex art. 553 c.p.c., fintanto che la stessa non sia stata interamente eseguita dal terzo pignorato sino all’integrale concorrenza del credito per cui si agisce, fermo restando il divieto di ottenere più dell’ammontare del credito medesimo, la cui violazione deve essere fatta eventualmente valere in…
Continua a leggere...L’interesse ad agire del terzo datore di ipoteca a garanzia di debito altrui nel giudizio di opposizione a precetto
Cassazione civile sez. VI – 13/03/2020, ord. n. 7249; Pres. Frasca; Rel. Porreca Ipoteca a garanzia di debito altrui – Opposizione a precetto – Interesse ad agire – Espropriazione contro il terzo proprietario (c.c. artt. 2808, 2858, 2868, 2871; c.p.c. artt. 100, 602, 603, 615, 617). Quando un terzo costituisce una ipoteca su beni propri a garanzia di un debito altrui, il creditore ha diritto di fare espropriare la cosa ipotecata in caso di inadempimento del debitore, ed ai fini dell’esercizio di tale diritto è tenuto a notificare al terzo datore di ipoteca, oltre che al debitore, sia il titolo esecutivo che il precetto, specificando in quest’ultimo la “res” del terzo che si intende eventualmente sottoporre ad esecuzione forzata. Tuttavia,…
Continua a leggere...La caducazione del titolo esecutivo nel corso del giudizio di opposizione e le sue conseguenze
Cass. civ. Sez. III, Ord., (ud. 26-02-2020) 06-03-2020, n. 6422 Pres.de Stefano – Rel. Rubino In tema di opposizione alla esecuzione si ritiene opportuno trasmettere gli atti al primo Presidente, al fine di valutare la possibile assegnazione alle Sezioni Unite, affinché venga risolto il contrasto giurisprudenziale sorto in merito al venir meno del titolo esecutivo in corso di causa, con significative ricadute sul tema della liquidazione delle spese di lite. CASO La vicenda giudiziaria ha origine dall’avvio del procedimento di sfratto per morosità convalidato per mancata opposizione del conduttore intimato. L’intimato V. proponeva opposizione tardiva alla convalida la quale veniva rigettata nel merito dal Tribunale di Lucca; V. appellava la sentenza. Nelle more del giudizio di secondo grado, i proprietari…
Continua a leggere...Impugnazione di sentenza su motivi di opposizione all’esecuzione e di opposizione agli atti esecutivi: appello e ricorso per cassazione
Cassazione civile, sesta sez., sentenza del 14 febbraio 2020, n. 3722; Pres. Frasca; Rel. Tatangelo “In tema di esecuzione forzata, in caso di contestuale proposizione di opposizione ai sensi dell’art. 615 c.p.c. e dell’art. 617 c.p.c., ove vengano decisi solo i motivi qualificabili come opposizione agli atti esecutivi, la denunzia di omessa pronunzia sugli altri motivi, integranti opposizione all’esecuzione, va proposta mediante appello e non con ricorso straordinario per cassazione”. CASO M.C. spiegava opposizione avanti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere avverso la procedura esecutiva presso terzi instaurata sulla base di un titolo giudiziale da parte del creditore D.L.C. L’opposizione era fondata su due distinti motivi: uno afferente la presunta assenza di titolo esecutivo (che si sarebbe, in realtà,…
Continua a leggere...La prescrizione del credito oggetto di pignoramento presso terzi
Cassazione civile, sez. III – 05/03/2020, sent. n. 6170; Pres. De Stefano; Cons. rel. Tatangelo Espropriazione presso terzi – assegnazione del credito pignorato – prescrizione – interruzione – con la notifica del pignoramento – sospensione della prescrizione – sino alla comunicazione dell’ordinanza di assegnazione (c.c. artt. 2935, 2943, 2944, 2945; c.p.c. artt. 543, 547, 549, 553, 617). L’atto di pignoramento presso terzi ha carattere interruttivo e, se del caso, sospensivo della prescrizione, ai sensi dell’art. 2943 c.c., commi 1, 2 e 3 e art. 2945 c.c., commi 2 e 3, esclusivamente in relazione al diritto fatto valere dal creditore procedente contro il debitore, non in relazione al credito pignorato; con riguardo al credito oggetto del pignoramento, i singoli atti del…
Continua a leggere...Il professionista delegato “qualificato”: attualità e prospettive della formazione
ABSTRACT La globale riscrittura dell’art. 179-ter disp. att. c.p.c. disegna una disciplina dell’elenco dei professionisti delegati molto differente da quella previgente. Per i professionisti che intendano “proporsi” sono stati immaginati dal Legislatore un itinerario imprescindibile di formazione d’avvio e un percorso formativo ulteriore finalizzato alla persistente iscrizione nell’elenco. Se le modalità di attuazione del progetto legislativo sono ad oggi impronosticabili, i tempi non sembrano imminenti. Rimane, nondimeno, per i professionisti l’esigenza di arrivare “preparati” all’appuntamento e di farsi trovare pronti e “formati”. L’ELENCO DEI “DELEGABILI” L’elenco ex art. 179-ter disp. att. c.p.c. contiene, come noto, i nomi degli avvocati, commercialisti e notai legittimati ad esser delegati dal giudice dell’esecuzione alla gestione delle operazioni di vendita mobiliare (art. 534-bis c.p.c.) o…
Continua a leggere...L’azione restitutoria delle somme pagate in forza di un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo poi revocato non va sospesa nelle more dell’impugnazione della sentenza di accoglimento dell’opposizione
Cass, sez. VI, 21/11/2019, n. 30389 (ord.); Pres. Lombardo; Rel. Criscuolo Procedimento d’ingiunzione – Opposizione – Revoca di decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo – Effetto espansivo esterno della riforma – Restituzione delle somme pagate – Sospensione necessaria del processo avente ad oggetto la domanda restitutoria – Rapporto di pregiudizialità-dipendenza – Insussistenza (c.p.c. artt. 282, 295, 336, 337, 653). Il principio secondo cui il diritto alla restituzione delle somme pagate in esecuzione di una sentenza provvisoriamente esecutiva, successivamente riformata in appello, sorge, ai sensi dell’art. 336 c.p.c., per il solo fatto della riforma della sentenza e può essere fatto valere immediatamente, se del caso anche con procedimento monitorio, trova applicazione analogica nei giudizi di opposizione a decreto ingiuntivo, che si concludono con…
Continua a leggere...L’opposizione a precetto è ammissibile soltanto se la notificazione del decreto ingiuntivo è inesistente, non se è semplicemente nulla
Cassazione civile, Sez. VI, Ordinanza 15 novembre 2019, n. 29729. Pres. Frasca, Estensore D’Arrigo Ingiunzione (procedimento per) – Notificazione a precedente indirizzo di residenza – Inesistenza della notificazione – Non sussiste – Nullità della notificazione – Sussiste – Opposizione a precetto – Inammissibilità – Opposizione tardiva a decreto ingiuntivo – Ammissibilità La nullità della notificazione del decreto ingiuntivo non determina in sé l’inesistenza del titolo esecutivo e, pertanto, non può essere dedotta mediante opposizione a precetto o all’esecuzione intrapresa in forza dello stesso, ai sensi degli artt. 615 e 617 c.p.c., restando invece attribuita alla competenza funzionale del giudice dell’opposizione al decreto – ai sensi dell’art. 645 c.p.c. e, ricorrendone le condizioni, dell’art. 650 c.p.c. – la cognizione di ogni…
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