PROCESSO CIVILE TELEMATICO

La notifica a mezzo pec e i limiti imposti dall’art. 147 c.p.c.

Una norma fondamentale in materia di notificazioni a mezzo della posta elettronica certificata è l’art. 147 c.p.c. il quale dispone espressamente che le notificazioni non possono farsi prima delle ore 7 e dopo le ore 21. Come noto, al debutto della disciplina di cui all’art. 3 bis della legge n. 53 del 1994 ci si interrogava sull’applicabilità della norma codicistica; diversamente dalle altre modalità di notifica previste dal codice di rito e dalla legge n. 53 del 1994 nelle quali è necessario in ogni caso ricorrere all’ausilio di un terzo soggetto (l’Ufficiale Giudiziario, il servizio postale), nel caso di notificazione effettuata a mezzo della Posta Elettronica Certificata il procedimento è curato in piena autonomia dall’avvocato, che effettua le formalità di…

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Le notifiche per via telematica, i controlli delle camere di commercio e i privilegi di Equitalia

  Una delle innovazioni meglio accolte dalla classe forense, con riguardo alla svolta telematica del processo civile, è senza dubbio la possibilità di notificare atti giudiziari (e stragiudiziali) a mezzo della posta elettronica certificata, codificata dall’art. 3 bis della legge n. 53 del 1994. Capita tuttavia, non di rado, che detta possibilità venga frustrata o dalla impossibilità di recapito della notifica perché la casella di PEC del destinatario non è più attiva (o non lo è mai stata) oppure dalla impossibilità di stabilire quale sia il soggetto che ha effettivamente ricevuto la busta informatica perché l’indirizzo di PEC risultante dai pubblici registri (INI-PEC o registro Imprese) risulta assegnato a più società o imprese individuali. A tale ultimo proposito sono emblematiche…

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I poteri del giudice in caso di malfunziomento delle infrastrutture del PCT

In prosecuzione dell’articolo apparso pochi giorni orsono su questa rivista, nel quale si sono analizzate le ipotesi di rimessione in termini al tempo del processo civile telematico, appare interessante analizzare quali poteri abbia invece il giudice, o l’ufficio giudiziario in generale, in presenza di malfunzionamento delle infrastrutture del PCT. L’argomento è purtroppo d’attualità, visto che in data 14 aprile ’16 è stato pubblicato un avviso sul Portale dei Servizi Telematici con il quale si è reso noto che “a causa di un guasto tecnico ad un server di produzione, sono stati disattivati i sistemi degli uffici giudiziari dei distretti di Catanzaro, Reggio Calabria, Messina, Palermo e Caltanissetta. Sono in corso le operazioni di graduale riattivazione e fino ad allora non…

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La rimessione in termini all’epoca del processo civile telematico

Una delle problematiche maggiormente avvertite al tempo del processo civile telematico riguarda i rimedi a disposizione dell’avvocato nel caso in cui il deposito di un atto del processo non vada a buon fine. Il problema è strettamente connaturato al fatto che gli atti processuali vengono inviati all’ufficio giudiziario di destinazione con l’ausilio della pec (e vengono pertanto spediti a tutti gli effetti), superano un controllo automatico dei sistemi ministeriali ma devono poi essere accettati manualmente dalle cancellerie. Il contesto legislativo specifico non è del resto di grande aiuto; per vero, l’art. 13 del d.m. 44/2011 (recante le regole tecniche del PCT) dispone, al II comma, che “i documenti informatici…si intendono ricevuti dal dominio giustizia nel momento in cui viene generata…

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PCT: modalità di deposito di documenti non digitalizzabili e di formati di file non ammessi

In un processo civile che sempre più sta andando verso la completa informatizzazione dei flussi documentali provenienti dai soggetti esterni, non viene meno (né mai verrà meno) la necessità di disciplinare l’acquisizione al processo di mezzi di prova appartenenti a due categorie: da un lato, i “documenti” (in senso lato) non suscettibili di essere digitalizzati (ad esempio, oggetti tridimensionali); dall’altro, i file aventi formato non ammesso dalle specifiche tecniche sul PCT (art. 12 D.M. Giustizia n. 44/2011 e art. 13 Provv. DGSIA 16/4/2014). Sembra opportuno esaminare i due casi alla luce della normativa sull’obbligatorietà del deposito telematico: non di rado, infatti, nasce l’esigenza di dover sostenere la posizione della parte in causa mediante un mezzo di prova che non potrebbe…

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Le notificazioni via pec alle pubbliche amministrazioni nel pct e nel ptt

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 156 (G.U. n. 233 del 7 ottobre 2015) offre spunti per una riflessione in materia di notifiche a mezzo PEC sia in materia di processo civile telematico sia in materia di processo tributario telematico L’art. 9, comma I, lett. h) introduce infatti nel decreto legislativo n. 546 del 31 dicembre 1992 l’art. 16 bis relativo alla disciplina delle comunicazioni e notificazioni per via telematica il quale dispone: Le comunicazioni sono effettuate anche mediante l’utilizzo della posta elettronica certificata, ai sensi del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni. Tra le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n….

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La privacy nel Processo civile telamatico

Introduzione L’avvento del Processo Civile Telematico ha catapultato – più di prima – l’Avvocato analogico, abituato all’utilizzo di strumenti cartacei, nel ben più complesso sistema della telematica. Potrebbe dirsi che è stato calato nell’informatica “strutturata”, intendendosi con tale locuzione un complesso di attrezzature digitali organizzate tra di loro, sia a livello software che hardware, secondo un criterio olistico, ragionato: infatti, già da anni (quasi) tutti gli Avvocati utilizzano un personal computer, ma solo dal 2013 hanno cominciato a conoscere meglio firme digitali, PEC, cloud computing, file strutturati, formati, etc. Tutto ciò ha comportato un grosso incremento del trattamento informatico dei dati personali, che reca seco conseguenze di non poco conto per il Legale, aduso a forme tradizionali di trattamento (quali…

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Le nuove attestazioni di conformità nel PCT

Dopo venti settimane esatte dall’entrata in vigore della Legge 132 del 20 agosto 2015, che convertì con modificazioni il D.L. 83/2015, il 7 gennaio scorso, le specifiche tecniche previste dall’art. 16 undecies DL 179/2012 (introdotto dall’art. 19 della citata legge di conversione) hanno finalmente visto la luce. L’evento era oltremodo atteso dall’Avvocatura dacché, secondo un’opinione molto prudenziale diffusasi all’indomani della sua entrata in vigore, l’art. 16 undecies, comma 3, paralizzava nel concreto la possibilità per gli avvocati di notificare telematicamente copie informatiche di atti e provvedimenti in formato analogico. Ciò era conseguenza, per un verso, dell’intervenuta coeva modifica del’art. 3 bis L. 53/94, che richiama adesso la norma in parola ai fini dell’attestazione di conformità delle copie informatiche oggetto di…

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Processo Civile Telematico: quesiti e soluzioni sull’autenticazione atti e notifiche a mezzo pec

Siamo lieti di pubblicare le soluzioni ad alcuni dei più attuali problemi in materia di PCT nell’ambito del procedimento per ingiunzione. Si ringrazia l’Avv. Giuseppe Vitrani, membro del Direttivo dell’Associazione “Centro Studi Processo Telematico”   1) Quali regole deve rispettare l’avvocato quando estrae copia di un provvedimento dai registri di cancelleria e ne attesta la conformità ? Per rispondere al quesito occorre considerare che la norma che ha dato il definitivo impulso alla svolta telematica del processo civile è l’art. 4 del decreto legge n. 193/09 il quale ha previsto quanto segue: “con uno o più decreti del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione….sono individuate le regole tecniche per l’adozione nel processo…

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Nella prossima pausa pranzo, compilate la matrice SWOT

Al termine del periodo feriale, si ricomincia sempre a lavorare pieni di buone intenzioni: decisi ad affrontare, non solo la scrivania con le sue urgenze, ma anche a cercare di incidere almeno un minimo sulla struttura del nostro studio, per mantenerla allineata con i nostri obiettivi. Da questo punto di vista, un breve e utile esercizio può essere quello di provare ad elencare i punti di forza, i punti di debolezza dello studio e di cercare di focalizzare la nostra attenzione sulle minacce e sulle opportunità del mercato. Lo scopo è quello di derivare indicazioni utili relativamente alle strategie future dello studio, cioè – in parole povere – a cosa sarà meglio fare per rimanere e possibilmente prosperare sul mercatoPossiamo…

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