DIRITTI REALI, CONDOMINIO E LOCAZIONI
Autoconvocazione dell’assemblea di condominio ex art. 66 disp. att. c.c.
Cassazione civile, sez. II, Ordinanza del 21.02.2023 n. 5319, Pres. F. Manna, Est. A. Scarpa Massima: “La richiesta di convocazione dell’assemblea condominiale può provenire da due condomini, che rappresentino un sesto del valore dell’edificio, e non richiede alcuna forma solenne, ex art. 66 disp. att. c.c., essendo sufficiente che giunga presso l’indirizzo indicato dall’amministratore al momento dell’accettazione dell’incarico ovvero presso l’indirizzo affisso sul luogo di accesso al condominio, il quale non coincide necessariamente con la residenza o il domicilio”. CASO Tizia e Caio avevano impugnato la delibera relativa alla nomina dell’amministratore approvata dall’assemblea del Condominio Alfa, convocata su iniziativa di alcuni condomini a norma dell’art. 66, comma 1, disp. att. c.c. Gli attori avevano dedotto, tra l’altro, che l’avviso di…
Continua a leggere...Casa vacanze: disciplina applicabile e durata del contratto
Tribunale di Roma, sez. VI Civile, Sentenza del 16.09.2024, Giudice Dott.ssa R. Nardone Massima: “Nell’ambito delle locazioni di immobili destinati a casa vacanze, deve farsi applicazione della normativa di cui all’art. 27 della L. n. 392/1978 che prevede per locazioni commerciali una durata minima di sei anni con rinnovo automatico di anni sei, mentre la clausola pattizia che stabiliva la minore durata di 4 anni + 4 deve essere dichiarata nulla, in quanto contrastante con la suddetta norma imperativa”. CASO Con ricorso ex art. 447 c.p.c. la ditta individuale Alfa dichiarava di rivestire la qualità di conduttrice in ordine ai contratti di locazione stipulati originariamente dalla società Beta, precedente proprietaria dell’immobile, che poi, in data 13.11.2023, ne trasferiva la proprietà…
Continua a leggere...La sola locazione di locali sanitari nei confronti di una società di medici esclude la diretta responsabilità della struttura sanitaria in caso di malpractice da parte del medico che non è conduttore
Corte di Cassazione, Ordinanza del 27.03.2025 n. 8163, Terza Sezione Civile, Presidente Dott. E. Vincenti, Estensore Dott. G. Cricenti. Massima: “In tema di responsabilità medica, la struttura sanitaria che ha dato in locazione suoi immobili ad una società di medici non risponde dei danni causati da uno di questi ad un paziente nell’esercizio dell’attività svolta nei beni locati, poiché il mero rapporto di locazione intercorrente tra struttura e medico (o – a maggiore ragione – tra struttura e una società di medici) non comporta che la prima debba rispondere degli errori professionali degli altri.”. CASO Tizio si sottoponeva ad un intervento di laser agli occhi presso la Casa di Cura Beta ed eseguito dal Dott. Caio. A seguito dell’intervento citato,…
Continua a leggere...Cedolare secca per locazioni abitative estesa anche quando il conduttore svolge attività di impresa
Cassazione civile, Sezione TRI, Sentenza n. 12395 del 07.05.2024, Pres. F. Sorrentino, Est. O. De Masi Massima: “Il locatore può optare per la cedolare secca anche nell’ipotesi in cui il conduttore concluda il contratto di locazione ad uso abitativo nell’esercizio della sua attività professionale, atteso che l’esclusione di cui all’art. 3, comma 6, del d.lgs. n. 23 del 2011 si riferisce esclusivamente alle locazioni di unità immobiliari ad uso abitativo effettuate dal locatore nell’esercizio di una attività d’impresa o di arti e professioni”. CASO Tizio proponeva ricorso per cassazione avverso la sentenza della Commissione tributaria regionale della Lombardia con la quale quest’ultima aveva riformato la prima decisione, resa sui ricorsi riuniti del contribuente, che aveva ritenuto illegittimi gli avvisi di…
Continua a leggere...Competenza arbitrale per la risoluzione delle controversie condominiali
Tribunale di Torino, sez. VIII Civile, Sentenza del 09.10.2024 n. 5051, Giudice Dott. A. Carbone Massima: “In tema di condominio di edifici, è legittima la devoluzione in arbitrato delle controversie condominiali …omissis…il giudice adito ha invece escluso la compromettibilità in arbitrato della domanda avente ad oggetto la formazione e/o la revisione delle tabelle millesimali, in quanto, dovendo, quest’ultime riflettere la reale consistenza dell’immobile, la loro determinazione esuli dall’ambito dei diritti disponibili e, quindi, non possa essere devoluta ad un arbitrato irrituale”. Risulta sempre di interesse del giurista verificare se in ambito condominiale ed in presenza di un regolamento che devolva alla competenza arbitrale la risoluzione delle controversie condominiali, l’impatto di sistemi alternativi di giurisdizione ADR ed arbitrato possano comportare la…
Continua a leggere...Costituzione di un fondo cassa da parte dell’assemblea condominiale e rendiconto
Corte di Cassazione, Ordinanza del 02.09.2022 n. 25900, Seconda Sezione Civile, Presidente Dott. F. Manna, Estensore Dott. G. Fortunato. Massima: “La costituzione di un fondo cassa da parte dell’assemblea condominiale, ancorché non venga disposto in merito all’impiego dei residui attivi di gestione nell’esercizio di riferimento, non viola la necessaria dimensione annuale della gestione condominiale, essendo sufficiente che questi possano, anche solo implicitamente, desumersi dal rendiconto, ai fini della loro rilevabilità nei conti individuali dei singoli condòmini e della conseguente riduzione, per compensazione, delle quote di anticipazione dovute dagli stessi condòmini per l’anno successivo.” CASO Tizia conveniva in giudizio innanzi al Tribunale di Cagliari il Condominio Beta, proponendo opposizione avverso la Delibera Assembleare del 3 ottobre 2000, vertente sull’approvazione della condizione…
Continua a leggere...Responsabilità dell’appaltatore totale ed assoluta, opera inadatta: risarcimento del danno e penale
Corte di Cassazione, Ordinanza del 16.05.2022 n. 15578, Sez. II, Presidente Dott.ssa R. M. Di Virgilio, Estensore Dott. M. Bertuzzi Massima: “La clausola penale convenuta per il solo ritardo nell’adempimento non può coprire anche il periodo successivo alla manifestazione della volontà della parte non inadempiente di risolvere il contratto, avvalendosi delle ipotesi di risoluzione di diritto ovvero mediante domanda giudiziale, dal momento che tale iniziativa segna il limite temporale della possibilità per l’altra parte di adempiere, ai sensi dell’art. 1453, comma 3, c.c.”. CASO Con atto di citazione del 2009 Tizio e la Società Gamma S.r.l. unipersonale, convenivano in giudizio innanzi al Tribunale di Perugia, Caia, affinchè la stessa fosse condannata al pagamento della somma di € 69.856,66, oltre iva,…
Continua a leggere...Condominio e verifica in capo all’amministratore sulla regolarità degli obblighi contributivi dell’appaltatore
Tribunale di Siracusa, sez. II Civile, Sentenza del 23.10.2024 n. 2152, Giudice Dott. G. Rota Massima: “Nei contratti con prestazioni corrispettive, quando le parti si addebitino inadempimenti reciproci, proponendo l’una contro l’altra vicendevolmente domande contrapposte, come del resto nel caso in cui il convenuto si limiti a contrastare la domanda di risoluzione o di adempimento, giustificando la propria inadempienza con l’inadempienza dell’altro contraente, il giudice del merito, ai fini della decisione, deve procedere ad una valutazione unitaria e comparativa dei rispettivi inadempimenti e comportamenti dei contraenti […] in maniera da consentire di stabilire su quale dei contraenti debba ricadere l’inadempimento colpevole che possa giustificare l’inadempimento dell’altro, in virtù del principio inadimplenti non est adimplendum”. CASO Con decreto ingiuntivo la società…
Continua a leggere...Il reato di appropriazione indebita nel contratto atipico di Allotment
Parole chiave Contratto atipico – allotment – vuoto per pieno – appropriazione indebita – art. 646 cod. pen – reato – inadempimento – tour operator – property manager – OTA – intermediari digitali – strutture ricettive – immobile – locazioni – turisti – short term – turismo organizzato – Cassazione penale sez. II, 19/09/2018, (ud. 19/09/2018, dep. 04/10/2018), n.44244 Sintesi Il contratto c.d. di “allotment” costituisce una formula negoziale atipica, sempre più ricorrente nel settore della Hospitality e non più solo in quello del turismo organizzato. Simile in alcuni aspetti, ma ontologicamente diverso, è il contratto c.d. di “vuoto per pieno”, molto utilizzato, più genericamente, nel Real Estate residenziale per la gestione immobiliare anche di medio e lungo periodo. Questi…
Continua a leggere...Affitto di azienda obblighi di manutenzione dell’affittuario
Corte di Cassazione, Ordinanza del 27.05.2022 n. 17226, Sez. VI, Presidente Dott. F. M. Cirillo, Estensore Dott. M. Gorgoni Massima: “In tema di affitto di ramo d’azienda, sull’affittuario grava l’obbligo di conservare l’azienda in tutte le sue componenti, nello stato in cui viene affittata, sostenendo tutte le spese necessarie a tale scopo. Ai fini della distinzione tra spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, diversamente da quanto avviene per il contratto di locazione di beni non produttivi, i lavori di manutenzione ordinaria vanno individuati in negativo, escludendo quelle opere che sono da reputarsi straordinarie perché non finalizzate alla conservazione della originaria destinazione economica del bene e al ripristino della sua attitudine produttiva. In assenza di un criterio discretivo certo, eventualmente, sarà…
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