DIRITTI REALI, CONDOMINIO E LOCAZIONI
Revoca giudiziale dell’amministratore di condominio e convocazione dell’assemblea oltre i termini dell’art. 1130, comma 1, n.10 c.c.
Corte d’Appello di Bologna, sez. I civile, Decreto del 06.11.2025 n. 3250, Pres. rel. A. Allegra (inedita) Rimane ancora dibattuta e controversa all’interno delle Corti di merito, la questione se la tardiva convocazione dell’assemblea condominiale per l’approvazione del rendiconto oltre il termine di 180 giorni stabilito dall’art. 1130, comma 1, n. 10, c.c., costituisca o meno valutazione discrezionale dell’autorità giudicante ovvero la ridetta omissione comporti tout court una grave irregolarità e quindi la conseguente automatica pronuncia della revoca giudiziale in sede di volontaria giurisdizione. La fonte del commento è una sentenza inedita della Corte civile d’Appello di Bologna che tratta diffusamente l’argomento prevendo al rigetto della domanda di revoca giudiziale e confermando in sede di reclamo il provvedimento emesso dal…
Continua a leggere...Danni da allagamento e responsabilità ex art. 2051 c.c. in condominio
Tribunale di Milano, sez. X civile, Sentenza del 29.09.2025 n. 7230, Giudice Dott. M. Carbonaro Massima: “In materia di responsabilità del custode ai sensi dell’art. 2051 c.c., con riferimento ai danni derivanti da allagamenti causati dal malfunzionamento di impianti condominiali, le precipitazioni atmosferiche possono integrare l’ipotesi di caso fortuito o forza maggiore, idonea a escludere la responsabilità dei condomini convenuti, solo qualora presentino i caratteri dell’imprevedibilità e dell’eccezionalità. L’accertamento di tali presupposti richiede una valutazione fondata su un’indagine tecnico-scientifica, basata prevalentemente su dati statistici – c.d. dati pluviometrici – riferiti al contesto territoriale in cui si trova la cosa oggetto di custodia”. CASO La società Alfa, conduttrice di un immobile ad uso commerciale, adiva il Tribunale di Milano deducendo che,…
Continua a leggere...Omesso pagamento del premio assicurativo da parte del Condominio nel caso di responsabilità da cose in custodia
Corte di Appello di Ancona, Sentenza del 29 luglio 2025, Seconda Sezione Civile, Presidente Estensore Giudice Dott. G. Federico. Massima: “In caso di omesso pagamento del premio assicurativo per danni derivanti da responsabilità civile, l’amministratore di condominio per andare esente da responsabilità, deve dimostrare di aver fatto tutto il possibile (informazione condomini, fissazione assemblea condominiale, recupero somme presso i morosi) per procurarsi il denaro sufficiente e di aver eseguito il pagamento del premio assicurativo non appena messo in condizione, dalla compagine condominiale, di poterlo fare”. CASO Tizia con atto di citazione conveniva innanzi al Tribunale di Ascoli Piceno il Condomino Beta, al fine di ottenere, ai sensi degli artt. 2051 e 2043 c.c., la condanna del medesimo al pagamento dei…
Continua a leggere...Contratto di appalto e clausola risolutiva espressa per il caso di ritardo nell’inizio dei lavori
Tribunale di Lecco, Sez. I, 6 luglio 2025, Giudice Colasanti Parole chiave Contratto di appalto – Termine inizio dei lavori – Ritardo – Clausola risolutiva espressa – Rimborso delle spese Massima: “In tema di contratto di appalto, laddove vi sia una clausola risolutiva espressa per il caso di mancato inizio dei lavori nel rispetto del termine previsto, l’attivazione della clausola da parte del committente configura una risoluzione del contratto e non un recesso dal medesimo, con la conseguenza che l’appaltatore non ha diritto al mancato guadagno spettante solo nel diverso caso di recesso del committente”. Disposizioni applicate Art. 1671 c.c. (recesso unilaterale del contratto), art. 1456 c.c. (clausola risolutiva espressa CASO Tra due proprietari di casa, da un lato, e…
Continua a leggere...Caparra confirmatoria o acconto prezzo? La “duplice funzione alternativa”
Parole chiave Caparra confirmatoria – acconto prezzo – principio di pagamento – pagamento del duplum – duplice funzione alternativa – inadempimento contrattuale – contratto preliminare – recesso dell’acquirente – obblighi del venditore – condono edilizio – sanatoria edilizia – Cassazione civile – Sentenza 23592/2025 – responsabilità precontrattuale – art. 1385 c.c. – art. 1176 c.c. – diligenza del debitore – restituzione del doppio – commerciabilità del bene Sintesi L’importo versato, a fronte di un contratto preliminare di compravendita, dal promissario acquirente “a titolo di caparra confirmatoria e principio di pagamento” va interpretato come volto ad assolvere ad una duplice funzione alternativa: si qualificherà come caparra confirmatoria (preventiva liquidazione del danno) per il caso di inadempimento di una delle parti, oppure…
Continua a leggere...Cessione di azienda: successione a titolo particolare del cessionario nelle posizioni giuridiche del cedente
Corte di Cassazione, Sentenza del 14 ottobre 2022 n. 30296, Seconda Sezione Civile, Presidente Giudice Dott.ssa R. M. Di Virgilio, Relatore M. Bertuzzi Massima: “Il conferimento di azienda o di un ramo di essa ad una società rientra nella figura della cessione d’azienda, e pertanto ne discende l’applicazione della disciplina prevista dagli articoli 2557 e seguenti c.c. e, nello specifico, dell’articolo 2558 c.c., in forza del quale, se diversamente pattuito, il cessionario subentra nei contratti stipulati per l’esercizio dell’azienda non aventi carattere personale. Infatti la cessione di azienda prevede la successione del cessionario d’azienda in tutti i contratti stipulati dal cedente per l’esercizio della stessa, tranne in quelli aventi carattere personale, di quelli aventi ad oggetto prestazioni già concluse o…
Continua a leggere...La Cassazione esclude la riduzione d’ufficio del canone locatizio per situazioni emergenziali (quali il Covid-19)
Parole chiave Locazione – locazione commerciale – Covid19 – Decreto Cura Italia – Riduzione Canone – Eccessiva Onerosità – Contratti Sinallagmatici – Buona Fede – Onere della prova – risoluzione contratto – Rimedi Contrattuali – Prestazione Eccessiva – Sproporzione Prestazioni – Emergenza Sanitaria – Misure AntiCovid Sintesi La Corte di Cassazione ha enunciato il principio di diritto destinato a dirimere i numerosi contenziosi aventi ad oggetto la richiesta di riduzione giudiziale del canone di locazione commerciale in conseguenza dell’emergenza pandemica da COVID-19. Con la sentenza 16 giugno 2025, n. 16113, la Suprema Corte ha rigettato la domanda riconvenzionale proposta da una società conduttrice, la quale — a fronte di un’intimazione di sfratto per morosità — aveva invocato l’art. 91 del…
Continua a leggere...Principio di solidarietà condominiale ed eliminazione di barriere architettoniche
Tribunale di Torre Annunziata, Sezione Civile, sentenza 23 giugno 2025, R.G. n. 2681/2019. Massima: “In tema di condominio, l’installazione di un ascensore in un edificio costruito anteriormente all’entrata in vigore della legge n. 13 del 1989 integra un intervento di manutenzione straordinaria e non di ristrutturazione integrale, con conseguente inapplicabilità delle prescrizioni dimensionali del D.M. 236 del 1989, salvo che non si proceda alla ristrutturazione dell’intero fabbricato. L’opera è legittima ove non renda inservibili le parti comuni ai sensi dell’art. 1120 c.c., non essendo ostative riduzioni che comportino meri disagi tollerabili; essa, inoltre, deve ritenersi conforme al principio di solidarietà condominiale, in quanto diretta a favorire l’accessibilità e la fruibilità delle unità abitative, in attuazione dei principi costituzionali di cui…
Continua a leggere...Condominio: insindacabili le valutazioni di “convenienza economica” adottate in delibera dall’assemblea
Corte di Cassazione, Sentenza del 13 maggio 2022 n. 15320, Seconda Sezione Civile, Giudice Dott.ssa R. M. Di Virgilio, Relatore A. Scarpa Massima: “Il sindacato dell’autorità giudiziaria sulla contrarietà alla legge o al regolamento delle deliberazioni prese dall’assemblea dei condomini, ai sensi dell’art. 1137 c.c., nella specie in ordine alla ripartizione delle spese inerenti ad una locazione immobiliare stipulata nel comune interesse dal condominio in veste di conduttore ed avente ad oggetto il godimento di un immobile di proprietà di terzi, non può riguardare la convenienza economica dell’importo del canone pattuito o la legittimità dell’accollo in capo al condominio conduttore degli esborsi sostenuti per il mantenimento della cosa in buono stato locativo o per l’esecuzione di miglioramenti o addizioni alla…
Continua a leggere...Limiti e divieti per l’accesso al fondo altrui in condominio
Tribunale di Firenze, sez. II civile, Sentenza del 19 settembre 2022, Giudice Dott.ssa D. Bonacchi Massima: “Ai sensi dell’art. 843 c.p.c., il proprietario è tenuto a consentire l’accesso e il transito nel proprio fondo qualora ciò risulti necessario per l’esecuzione di opere di costruzione o riparazione di un muro, ovvero di altra opera di proprietà del vicino o comune. Tale disposizione trova applicazione anche nell’ambito dei rapporti condominiali, dovendosi ritenere legittima l’utilizzazione del fondo altrui, ivi compreso quello di un condomino, ogniqualvolta l’intervento non possa essere altrimenti eseguito sul fondo del richiedente o su quello di un terzo con minore pregiudizio per quest’ultimo”. CASO Con ricorso ex art. 700 c.p.c., il Condominio Alfa esponeva che, in data 12 ottobre 2021,…
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