Senza categoria
di Francesco Luppino, Avvocato e cultore della materia Diritto Privato presso l’Università di Bologna
- 31 Maggio 2022
Tribunale di Roma, Sezione V Civile, sentenza 17.01.2022 n. 588. Dott. Fabio Miccio Massima: “Va dichiarato il difetto di legittimazione attiva in capo al condominio attore quanto alla domanda di usucapione. Infatti, come è noto, il condominio è un mero ente di gestione mentre la titolarità dei beni, sia quelli di proprietà individuale che quelli in proprietà comune, spetta ai soli condomini: ne deriva che un’azione quale quella di usucapione, che mira ad accrescere l’entità dei beni comuni non può mai essere esercitata dal condominio ma solo dai singoli condomini, potendo solo questi ultimi divenire titolari pro-quota del bene eventualmente usucapito”. CASO Un condominio sito in Roma ha citato in giudizio uno dei condomini per ottenere dal Tribunale capitolino una...
Continua a leggere...
DIRITTI REALI, CONDOMINIO E LOCAZIONI
di Francesco Luppino, Avvocato e cultore della materia Diritto Privato presso l’Università di Bologna
- 17 Maggio 2022
Tribunale di Roma, Sezione V Civile, sentenza 17.01.2022 n. 588. Dott. Fabio Miccio Massima: “Va dichiarato il difetto di legittimazione attiva in capo al condominio attore quanto alla domanda di usucapione. Infatti, come è noto, il condominio è un mero ente di gestione mentre la titolarità dei beni, sia quelli di proprietà individuale che quelli in proprietà comune, spetta ai soli condomini: ne deriva che un’azione quale quella di usucapione, che mira ad accrescere l’entità dei beni comuni non può mai essere esercitata dal condominio ma solo dai singoli condomini, potendo solo questi ultimi divenire titolari pro-quota del bene eventualmente usucapito”. CASO Un condominio sito in Roma ha citato in giudizio uno dei condomini per ottenere dal Tribunale capitolino una...
Continua a leggere...
DIRITTI REALI, CONDOMINIO E LOCAZIONI
di Francesco Luppino, Avvocato e cultore della materia Diritto Privato presso l’Università di Bologna
- 27 Aprile 2022
Cassazione civile, sez. II, sentenza 8.09.2021 n. 24189. Presidente P. D’Ascola – Estensore A. Scarpa Massima: "In tema di condominio negli edifici, l'individuazione delle parti comuni, come i cortili, risultanti dall'art. 1117 c.c. non opera con riguardo a cose che, per le loro caratteristiche strutturali, risultino destinate al servizio esclusivo di una o più unità immobiliari. (Nella specie la S.C. ha cassato la pronuncia di merito che aveva omesso di accertare, attraverso l'individuazione e la verifica dell'atto di frazionamento dell'iniziale unica proprietà, se l'obiettiva destinazione primaria del cortile oggetto del giudizio fosse o meno volta al servizio esclusivo di una delle unità immobiliari ivi prospicienti)". CASO La vicenda processuale in commento riguarda una controversia insorta tra alcuni condomini di un...
Continua a leggere...
DIRITTI REALI, CONDOMINIO E LOCAZIONI
di Francesco Luppino, Avvocato e cultore della materia Diritto Privato presso l’Università di Bologna
- 22 Marzo 2022
Cassazione civile, sez. 6 2, ordinanza 22.11.2021 n. 35955. Presidente L. G. Lombardo – Estensore A. Scarpa Massima: "Deve affermarsi che è illegittima l’apertura di un varco praticata da un condomino nel muro dell’edificio condominiale al fine di mettere in comunicazione l’appartamento di sua proprietà esclusiva con l’andito di una scala destinata a servire un’altra parte del fabbricato, comportando tale utilizzazione l’imposizione sul bene oggetto di condominio parziale di un peso che dà luogo ad una servitù in favore di una unità immobiliare esterna alla limitata contitolarità di esso, con conseguente alterazione della cosa comune". CASO La vicenda processuale in commento riguarda una controversia insorta tra un Condominio e un condomino ivi residente in merito ad un’opera realizzata da quest’ultimo...
Continua a leggere...
Senza categoria
di Francesco Luppino, Avvocato e cultore della materia Diritto Privato presso l’Università di Bologna
- 8 Marzo 2022
Cassazione civile, sez. II, ord. 30.09.2021 n. 26562. Presidente P. D’Ascola – Estensore G. Dongiacomo Massima: "In caso di morte di una delle parti nel corso del giudizio di primo grado, invero, questa Corte ha ripetutamente affermato il principio per cui la sua legittimazione attiva e passiva si trasmette indivisibilmente a tutti i suoi eredi, i quali vengono a trovarsi per la durata dell’intero giudizio in una situazione di litisconsorzio necessario per ragioni di ordine processuale, a prescindere cioè dalla scindibilità o meno del rapporto sostanziale dedotto in giudizio, con la conseguenza che ove l’impugnazione sia stata proposta nei confronti di uno soltanto degli eredi della parte defunta, ancorché contumace in primo grado, il giudice d’appello deve ordinare, anche d’ufficio,...
Continua a leggere...