DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 27 Marzo 2018
Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, 30 gennaio 2018, n. 2293 Dirigente – Mancata assegnazione degli obiettivi da raggiungere – Danno da perdita di chance – Danno patrimoniale futuro – Sussistenza MASSIMA Nel caso del mancato conferimento al dirigente degli obiettivi da raggiungere, egli può chiedere all’impresa il risarcimento per perdita della chance. Quest’ultima rappresenta un danno patrimoniale futuro, consistente nella perdita non di un vantaggio economico, ma della mera possibilità di conseguirlo secondo una valutazione ex ante, ricondotta al momento in cui la condotta illecita ha inciso su tale eventualità. COMMENTO Con l’ordinanza in commento la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della società ex-datrice di lavoro che, dopo aver contestato la giusta causa delle dimissioni rassegnate da un...
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DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 27 Marzo 2018
Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, 16 gennaio 2018, n. 836 Dipendente adibito a mansioni inferiori – Assenza dal servizio per più giorni – Subito dopo la diffida al datore di lavoro – Licenziamento – Legittimità – Motivi MASSIMA Legittimo il licenziamento del dipendente adibito a mansioni inferiori che si assenta dal servizio subito dopo aver inviato una diffida al datore di lavoro. Il rifiuto della prestazione, infatti, può essere giustificato solo se l’inadempimento dell’imprenditore è totale; laddove, invece, l’imprenditore assolva a tutti gli altri propri obblighi quali il pagamento della retribuzione, la copertura previdenziale e assicurativa e l’assicurazione del posto di lavoro, non c’è spazio per l’applicazione dell’articolo 1460 c.c. COMMENTO La controversia sottoposta al vaglio della Corte di Cassazione...
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DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 20 Marzo 2018
Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, 10 gennaio 2018, n. 331 Giustificato motivo oggettivo – Reintegra – Eccezione alla regola – Sussiste Massima Nelle circostanze in cui manchi il giustificato motivo oggettivo, la reintegra in servizio del lavoratore costituisce l’eccezione alla regola dopo la modifica apportata dalla riforma Fornero all’art. 18 Stat. Lav.: il ripristino del rapporto di lavoro, infatti, rappresenta esclusivamente un’ipotesi residuale che si configura laddove non soltanto se il fatto posto alla base del recesso datoriale non sussiste ma anche a condizione che l’insussistenza sia «manifesta». Commento Con la sentenza in commento, la Cassazione chiarisce in modo lineare la portata residua della tutela reintegratoria in caso di illegittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo. La vicenda in esame...
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DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 13 Marzo 2018
Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, 20 novembre 2017, n. 27450 Licenziamento – Annullamento – Pagamento contributi previdenziali – Fattispecie MASSIMA In tema di reintegrazione del lavoratore per illegittimità del licenziamento, ai sensi dell’articolo 18 della legge 300/70, anche prima delle modifiche introdotte dalla legge 92/2012, occorre distinguere, ai fini delle sanzioni previdenziali, tra la nullità o inefficacia del licenziamento, che è oggetto di una sentenza dichiarativa, e l’annullabilità del licenziamento privo di giusta causa o giustificato motivo, che è oggetto di una sentenza costitutiva: nel primo caso, il datore di lavoro, oltre che ricostruire la posizione contributiva del lavoratore “ora per allora”, deve pagare le sanzioni civili per omissione ex articolo 116, comma 8, lettera a), della legge 388/00; nel...
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DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 13 Marzo 2018
Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, 20 novembre 2017, n. 27460 Demansionamento – Danno – Liquidazione – Perdita di professionalità – Lungo tempo trascorso a svolgere mansioni dequalificante – Un mese di retribuzione per ogni anno di dequalificazione MASSIMA Quando il demansionamento si protrae per lungo tempo e causa al lavoratore la perdita della professionalità è giusto parametrare il danno a un mese di retribuzione per ogni anno di dequalificazione. COMMENTO Con la sentenza in commento, la Suprema Corte è tornata in materia di danno da demansionamento e sui criteri di valutazione che devono presiedere alla quantificazione equitativa del giudice di merito. Il caso concreto, in particolare, vedeva alcuni lavoratori agire per ottenere il risarcimento del danno da dequalificazione professionale conseguente...
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