FAMIGLIA E SUCCESSIONE

Revoca tacita del testamento: disciplina ed effetti dell’incompatibilità tra disposizioni

Tribunale Torino, Sez. II, Sent., 06/06/2025, n. 2811 Il Tribunale in composizione monocratica nella persona del Giudice dott.ssa Simona Gambacorta ha statuito che: “la revoca di un testamento può essere implicita quando le disposizioni contenute in un testamento successivo sono incompatibili con le precedenti, denotando la volontà del testatore di modificarle. La giurisprudenza della Corte di Cassazione sottolinea che tale revoca può essere desunta dal contenuto complessivo del testamento successivo e dalla sua incompatibilità oggettiva o intenzionale con quello precedente.”[1] (Articoli di riferimento: 679 e 682 c.c.) CASO Nel 2022, a seguito della morte della zia, i nipoti signori [omissis] hanno convenuto in giudizio dinanzi al Tribunale di Torino la signora [omissis] – una nipote, istituita unica erede dalla testatrice…

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Pattuizioni tra coniugi in vista del futuro divorzio: valido l’accordo di restituzione di somme pagate nell’interesse della famiglia

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 21/07/2025 n.20415 Accordi in vista del divorzio con condizione sospensiva lecita (artt. 143 c.c. e 160 c.c., art. 1322 c.c. e artt. 1354 c.c.) Massima: “È lecita la scrittura redatta dai coniugi in vista dell’eventuale e futuro divorzio con cui si prevede la restituzione alla moglie di somme pagate per la ristrutturazione dell’immobile di proprietà del marito e per l’acquisto di arredi e beni mobili registrati. Si tratta di un contratto atipico con condizione sospensiva lecita espressione dell’autonomia negoziale dei coniugi per la risoluzione di questioni patrimoniali non collegate all’inderogabilità dei doveri matrimoniali”. CASO Una coppia di coniugi redige una scrittura privata con la quale si prevedeva che al verificarsi dell’eventuale futuro divorzio il…

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L’ex coniuge che percepisce parte delle reversibilità non ha diritto anche all’assegno successorio

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 14/07/2025 n.19290 Assegno successorio a carico dell’eredità- stato di bisogno – reversibilità (art. 9 bis e art. 9 comma 3 legge n. 898/1970) Massima: “L’assegno successorio a carico dell’eredità in favore dell’ex coniuge titolare di assegno divorzile postula lo stato di bisogno del richiedente. In caso di percezione di una quota di pensione di reversibilità o di pensione indiretta che ripristina sostanzialmente la situazione che si era consolidata prima che venisse meno l’introito derivante dall’assegno divorzile, e in concomitanza con le altre sostanze o forme di reddito, non sorge il dovere contributivo in capo all’erede dell’ex coniuge.” CASO L’ex moglie divorziata da circa venti anni, già titolare di un assegno divorzile di 800 euro,…

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Violenza domestica e addebito nella separazione

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 30/05/2025 n.14465 Addebito della separazione – condotte di violenza e nesso causale (art. 151 c.c.) Massima: “Ai fini dell’accertamento della violazione dei doveri matrimoniali, in caso di condotte di volenza fisica o morale, non è rilevante che la violenza si sia verificata dopo che il coniuge abbia già lasciato la casa coniugale. Il comportamento violento nella relazione coniugale è una violazione talmente grave da fondare, di per sé, la pronuncia di separazione personale, in quanto causa di intollerabilità del rapporto, oltre che la dichiarazione di addebito in capo all’autore.” CASO Un uomo introduce un ricorso per la separazione dalla moglie chiedendo la pronuncia di addebito in capo alla stessa, sostenendo di essere stato costretto…

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L’attuazione della collazione per imputazione

Cassazione Civile, Sez. 2, sentenza n.12258 del 09/05/2025 Divisione – Divisione Ereditaria – Operazioni Divisionali – Formazione Dello Stato Attivo Dell’eredità – Collazione Ed Imputazione – Collazione D’immobili – Imputazione – Valore venale del bene all’atto della divisione – Irrilevanza – Valore venale del bene all’atto dell’apertura della successione – Computo – Necessità Massima: La collazione per imputazione viene attuata in due fasi dapprima con l’addebito del valore del bene donato a carico della quota spettante all’erede donatario e, poi, con il prelevamento, ex art. 725 c.c., d’una corrispondente quantità di beni da parte degli eredi non donatari. I beni che i coeredi non donatari possono prelevare dalla massa ereditaria a seguito della collazione per imputazione effettuata dai coeredi donatari devono…

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Revocazione dell’assegnazione della casa familiare alla moglie perché il figlio maggiorenne è indipendente anche se convive con la madre

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 09/06/2025 n.15375 Assegnazione casa coniugale – interesse dei figli (Art. 6 L. n. 898/1970 – art. 337 sexies c.c.) Massima: “L’assegnazione della casa familiare al genitore collocatario dei figli minori o maggiorenni non autosufficienti è finalizzata al loro esclusivo interesse a rimanere nell’ambiente domestico di riferimento. Il diritto viene meno al raggiungimento dell’indipendenza economica del figlio rendendo non più giustificata la permanenza del coniuge assegnatario nella ex casa familiare, di proprietà del marito”.  CASO Il Tribunale di Nola, in sede di divorzio, accoglie la richiesta del marito di revocare l’assegnazione della casa coniugale, di sua esclusiva proprietà, alla moglie. Pur prendendo atto che la donna non avrebbe avuto una abitazione alternativa in cui trasferirsi,…

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Testamento olografo: riflessioni sul requisito dell’autografia

Tribunale di Ferrara, Sezione civile, Sentenza 04/03/2025, n. 233 Massima: “In materia di testamento olografo, la presenza delle firme di testimoni apposte in calce al documento, dopo la sottoscrizione del testatore, non inficia la validità del testamento stesso. L’autografia richiesta dall’art. 602 c.c. per la validità del testamento olografo riguarda esclusivamente la parte contenente le disposizioni di ultima volontà, che devono essere redatte e sottoscritte interamente di pugno dal testatore. Le firme dei testimoni, se collocate in una parte diversa del documento e non influenti sul contenuto delle disposizioni, non costituiscono motivo di nullità.[1]” (Articoli di riferimento: 602 c.c.) CASO Il signor [omissis] ha promosso giudizio nei confronti dei signori [omissis], deducendo e chiedendo che venisse accertata e dichiarata la…

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Il giudice non può assegnare una parte della casa familiare al padre per soddisfare i suoi interessi di natura economica o abitativa

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 09/05/2025 n.12249 (art. 9 L. n.898/1970 e art. 337 sexies c.c.) Massima: “Il giudice non ha il potere costituire un diritto di abitazione per il padre sulla casa familiare assegnata al genitore collocatario nell’interesse dei figli. L’assegnazione della casa familiare si basa sul preminente interesse dei figli alla conservazione del proprio habitat domestico, restando esclusa ogni valutazione relativa alla ponderazione degli interessi di natura solo economica o abitativa dei genitori.” CASO Un uomo propone un ricorso per la modifica delle condizioni di divorzio, chiedendo la riduzione dell’assegno di mantenimento della figlia, al momento maggiorenne non economicamente autosufficiente, e la revoca dell’assegnazione della casa familiare, in ragione delle difficoltà economiche in cui versava. Il tribunale…

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La protezione internazionale per la donna in fuga da un matrimonio imposto

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 9 maggio 2025, n.12378 Matrimonio imposto- status di rifugiato- protezione sussidiaria (D.lgs. n.251/2007) Massima: “In materia di protezione internazionale, ai fini della concessione della misura, il giudice ha il dovere di accertare se la persona in fuga dal suo Paese ha subito minacce o rilevanti pressioni per indurla al matrimonio così da incidere sulla sua facoltà di autodeterminazione e libertà, essendo ciò qualificabile come danno grave per trattamento inumano o degradante.” CASO Una donna proveniente dalla Costa d’Avorio aveva chiesto la protezione internazionale in Italia. La Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Palermo aveva respinto sia richiesta dello status di rifugiata sia la domanda subordinata di protezione sussidiaria. Dalla Commissione la…

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Al genitore biologico deve essere comunicato il procedimento di adozione del figlio non riconosciuto

Cassazione civile sez. I, ordinanza dell’8 aprile 2025 n.9199 Dichiarazione stato di adottabilità (legge n. 184/1983 artt. 10 e 11) Massima: “In sede di giudizio volto alla verifica delle condizioni per lo stato di abbandono del minore e la conseguente adottabilità, il tribunale minorile deve doverosamente compiere le indagini di cui agli artt. 10 e 11 della legge n. 184 del 1983, per accertare l’esistenza di entrambi i genitori biologicI e dare avviso della pendenza del procedimento e della facoltà di proporre istanza di sospensione del processo al fine di eventuale riconoscimento volontario del figlio o di accertamento giudiziale  dello status genitoriale.” CASO Il tribunale minorile di Napoli aveva dichiarato lo stato di abbandono e conseguente adottabilità di una minore…

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