DIRITTI REALI, CONDOMINIO E LOCAZIONI
Proprietà di un fondo autonomo rispetto al complesso condominiale
Cassazione civile, sez. II, Ordinanza del 20.03.2023 n. 7917, Pres. M. Mocci, Est. A. Carrato Massima: “La proprietà condominiale di un fondo separato e autonomo rispetto all’edificio in cui ha sede il condominio può essere da quest’ultimo rivendicata soltanto sulla base di un titolo petitorio formatosi precedentemente in suo favore, tra i quali non rientra il regolamento di condominio che, quand’anche trascritto, non è opponibile al terzo estraneo alla comunione”. CASO Con ricorso il Condominio Alfa chiede al Tribunale di Torino – Sez. distaccata di Susa di condannare Tizio a reintegrare i condomini nel possesso del cortile adibito ad uso parcheggio che il resistente aveva impedito loro di utilizzare con l’apposizione di un lucchetto alla sbarra di accesso (previamente posizionata…
Continua a leggere...Norme del regolamento di condominio e deroga al potere gestorio alle liti da parte dell’amministratore
Cassazione civile, sez. III, ordinanza 16.01.2025 n. 1050. Presidente F. De Stefano – Estensore C. Valle Massima: “Le questioni in tema di deroga da parte del regolamento di condominio all’attribuzione per legge dei poteri gestori delle liti all’amministratore, poiché il potere dell’amministratore di rappresentare il condominio nelle liti proposte contro il medesimo di cui all’art. 1131 c.c. deriva direttamente dalla legge e non può soffrire limitazione né per volontà dell’amministratore, né per deliberazione dell’assemblea, dal che deriva che la clausola contenuta in un regolamento condominiale (ancorché deliberato per mutuo accordo tra tutti gli originari condomini), secondo cui l’autorizzazione a stare in giudizio debba essere deliberata dall’assemblea, semmai a maggioranza qualificata, non ha efficacia giuridica, poiché il quarto comma dell’art. 1138…
Continua a leggere...I limiti del sindacato dell’autorità giudiziaria sulle delibere condominiali: la locazione
Corte di Cassazione, Ordinanza del 13.05.2022 n. 15320, Sez. II, Presidente Dott. R. M. Di Virgilio, Estensore Dott. A. Scarpa Massima: “Il sindacato dell’autorità giudiziaria sulla contrarietà alla legge o al regolamento delle deliberazioni prese dall’assemblea dei condomini, ai sensi dell’art. 1137 c.c., nella specie in ordine alla ripartizione delle spese inerenti ad una locazione immobiliare stipulata nel comune interesse dal condominio in veste di conduttore ed avente ad oggetto il godimento di un immobile di proprietà di terzi, non può riguardare la convenienza economica dell’importo del canone pattuito o la legittimità dell’accollo in capo al condominio conduttore degli esborsi sostenuti per il mantenimento della cosa in buono stato locativo o per l’esecuzione di miglioramenti o addizioni alla stessa, né…
Continua a leggere...I limiti alla sopraelevazione del muro comune
Cassazione civile, sez. II, Ordinanza del 13.06.2022 n. 19040, Pres. L. Orilia, Est. L. Varrone Massima: “Il comproprietario del muro comune che sopraeleva per primo detto muro può non estendere la nuova costruzione all’intero spessore, purché esegua la stessa verso l’area di sua esclusiva proprietà e senza invadere il muro sottostante oltre la linea mediana giacché diversamente egli attrarrebbe nella sfera della sua proprietà esclusiva una porzione della cosa comune”. CASO Tizio e Caia convenivano innanzi al Tribunale di Taranto Mevio e Sempronia per sentir pronunciare l’esclusiva responsabilità di questi ultimi in relazione ai fenomeni di umidità riscontrati su un muro di loro proprietà e, conseguentemente, condannarli a rimuovere il muro di tufo costruito sulla proprietà degli attori e ad…
Continua a leggere...Scioglimento comunione, dilazione alla divisione e pregiudizio all’interesse obiettivo della comunione
Cassazione civile, sez. II, Ordinanza del 13.12.2022 n. 36401, Presidente A. Carrato, Est. M. Criscuolo Massima: “La norma dell’articolo 1111 c.c. – secondo la quale, in presenza di una domanda di scioglimento di una comunione, il giudice può concedere una dilazione alla divisione nel caso che questa possa recare “pregiudizio agli interessi degli altri” compartecipanti – deve essere intesa nel senso che il pregiudizio non possa rinvenirsi nella lesione dell’interesse dei singoli partecipanti a conservare posizioni personali di vantaggio, ma che debba ravvisarsi obbiettivamente, nel pregiudizio a tutti i condomini, nell’interesse obiettivo della comunione” CASO Tizio, Caio e Sempronio convenivano innanzi al Tribunale di Campobasso Mevio, Filano, Calpurnio e la Società Alfa chiedendo lo scioglimento della comunione insistente su un…
Continua a leggere...Sale and lease back e violazione del patto commissorio
Corte di cassazione, Sez. 3, n. 28553, 6 novembre 2024, Pres. Scarano. Rel. Moscarini Parole chiave Compravendita – Locazione finanziaria – Sale and lease back – Patto commissorio Massima: “In materia di patto commissorio, l’art. 2744 c.c. deve essere interpretato in maniera funzionale, sicché in forza della sua previsione risulta colpito da nullità non solo il patto ivi descritto ma qualunque tipo di convenzione – quale ne sia il contenuto – che venga impiegato per conseguire il risultato concreto, vietato dall’ordinamento, dell’illecita coercizione del debitore a sottostare alla volontà del creditore accettando preventivamente il trasferimento della proprietà di un suo bene quale conseguenza della mancata estinzione di un suo debito”. Disposizioni applicate Art. 2744 cod. civ. (divieto del patto commissorio)…
Continua a leggere...Criteri di valutazione del bene in comodato in sede di divisione
Corte di Cassazione, Ordinanza del 29.02.2024 n. 5371, Sez. II, Presidente Dott. F. Manna, Estensore Dott. G. Fortunato Massima: “In tema di scioglimento della comunione, ai fini della determinazione del valore di un bene oggetto di comodato, occorre tenere conto delle migliorie apposte dal comodatario in quanto esse, non riconducibili a quelle necessarie ed urgenti per la conservazione della cosa, se liberamente assunte, non possono essere oggetto di domanda di rimborso nei confronti dell’originario comunista comodante”. CASO Con Atto di citazione ritualmente notificato, Tizia conveniva innanzi al Tribunale di Chiavari i fratelli Caia, Sempronia e Mevio, onde ottenere lo scioglimento della comunione per successione mortis causa dalla di loro madre Filana, comprensiva di sei cespiti immobiliari – un locale uso…
Continua a leggere...Compenso amministratore di condominio e prescrizione decennale
Tribunale di Roma, Sezione 5 Civile, sentenza 15 ottobre 2024, n. 15570, Giudice dott.ssa M. G. Berti. CASO Il Tribunale di Roma, con la sentenza in esame, pronunciata in esito ad un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo inizialmente concesso in favore di un credito asseritamente vantato dall’amministratore di condominio nei confronti dei condomini amministrati, si pronuncia sulla questione del termine di prescrizione del diritto di credito dell’amministratore nei confronti dell’ente di gestione. La sentenza, da un lato, fornisce chiarimenti sulla durata del termine di prescrizione del diritto di credito vantato dall’amministratore a titolo di compenso professionale per l’attività svolta, mentre dall’altro richiama i principi generali previsti dal codice civile in tema di contratto di mandato, in quanto, per costante…
Continua a leggere...Interpretazione dell’art. 63 disp. att. c.c. in merito agli obblighi dell’amministratore di comunicare ai terzi creditori del condominio le generalità dei condomini morosi
Corte Appello Napoli, sez. 6^, sentenza 13.09.2024 n.3561, Estensore Dott. Sensale Massima: “ … Se è pur vero che l’interesse del creditore emerge di regola ai fini dell’esercizio dell’azione esecutiva contro i singoli condomini, dopo aver agito per la condanna del condominio al pagamento del debito, non per questo l’esistenza di un titolo esecutivo nei confronti del condominio rappresenta necessario presupposto per ottenere i dati dei morosi”. CASO Un terzo creditore del condominio agiva con ricorso ex art. 702 bis cpc nei confronti del Condominio Alfa, in persona dell’amministratore pro tempore, affinchè fosse condannato a comunicare le generalità complete dei condomini morosi (millesimi di proprietà), con pagamento di una somma ex art. 614 bis cpc per ogni giorno di ritardo nella…
Continua a leggere...È nulla la delibera condominiale se la convocazione non indica il luogo della riunione
Tribunale di Rimini, Sez. Unica Civile, Sentenza del 14.08.2023 n. 774, Giudice Dott.ssa Chiara Zito Massima: “In tema di condominio, è nulla e, perciò, è impugnabile anche dai condòmini che vi hanno partecipato, la delibera condominiale se la convocazione non indica il luogo di riunione. Infatti, in mancanza di indicazione nel regolamento condominiale della sede per le riunioni assembleari, l’amministratore ha il potere di scegliere quella più opportuna, ma con il duplice limite che essa sia nei confini della città ove è ubicato l’edificio e che il luogo sia idoneo, fisicamente e moralmente, a consentire a tutti i condòmini di esser presenti e di partecipare ordinatamente alla discussione. Pertanto, l’amministratore che abbia convocato la riunione e prenda atto dell’inidoneità del…
Continua a leggere...- PRECEDENTE
- 1
- 2
- …
- 4
- 5
- 6
- …
- 34
- 35
- SUCCESSIVO
