DIRITTO E PROCEDIMENTO DI FAMIGLIA
di Giuseppina Vassallo, Avvocato
- 7 Febbraio 2023
Cassazione civile sez. I, ordinanza del 19/01/2023, n. 1667 Amministratore di sostegno – audizione beneficiario – criteri di scelta dell’amministratore (Art. 407 comma 2, c.c. – art. 408 c.c. - art. 404 c.c.) Massima: "L'audizione personale del beneficiario dell'amministrazione di sostegno è un adempimento essenziale della procedura, non solo perché rispettoso della dignità della persona con disabilità, ma perché funzionale a trovare la misura di tutela più idonea. L’ascolto è imprescindibile anche quando nel precedente giudizio per l’interdizione poi non dichiarata, il Giudice abbia già provveduto all'esame dell'interessato, poiché è necessario valutare in concreto le sue condizioni psico-fisiche e la volontà attuale della persona". CASO Un padre ha agito per far dichiarare l’interdizione per infermità mentale della figlia quasi trentenne....
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DIRITTO E PROCEDIMENTO DI FAMIGLIA
di Giuseppina Vassallo, Avvocato
- 24 Gennaio 2023
Cassazione civile sez. I, ordinanza 10/01/2023, n.354 Assegno divorzile – Mutamenti sopravvenuti – Revoca e modifica (art. 9 legge n. 898/1970) Massima: "Nel giudizio per la revisione dell’assegno divorzile, la sopravvenienza dei giustificati motivi di cui all’art. 9 legge div., il giudice di merito deve considerare il valore oggettivo dell'aumento, anche solo potenziale, subito dal patrimonio immobiliare per effetto dell’eredità, non rilevando le condizioni psico-fisiche della beneficiaria che non le consentono di mettere a reddito le proprie sostanze". CASO Un uomo agisce in giudizio per fare revocare l’assegno divorzile di 800 euro mensili in favore dell’ex moglie posto a suo carico, motivando la richiesta per due circostanze sopravvenute: la donna aveva ereditato l'altra metà del palazzo nel quale la stessa...
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DIRITTO E PROCEDIMENTO DI FAMIGLIA
di Giuseppina Vassallo, Avvocato
- 10 Gennaio 2023
Cassazione civile sez. I, ordinanza del 15/12/2022 n. 36802 Assegno divorzile – valutazione delle prove (Art. 5 comma 6 legge. n. 898/1970 - art. 116 c.p.c.) Massima: “Ai fini del riconoscimento di assegno divorzile al coniuge che ha perso il lavoro, la capacità di spesa del richiedente che è superiore alla disponibilità del sussidio di disoccupazione e il mancato deposito in giudizio dei documenti relativi all’accordo di licenziamento e al TFR percepito, fanno presumere l’esistenza di redditi non dichiarati”. CASO In sede di separazione consensuale i coniugi si erano dichiarati indipendenti e autosufficienti, avendo regolato la totalità dei rapporti economici intercorsi tra gli stessi. Al momento dello scioglimento del vincolo coniugale, la donna richiedeva un assegno divorzile giustificato dall'avvenuto licenziamento,...
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DIRITTO E PROCEDIMENTO DI FAMIGLIA
di Giuseppina Vassallo, Avvocato
- 13 Dicembre 2022
Cassazione civile sez. II, ordinanza del 29/11/2022, n.35086 Esclusione dalla comunione legale – acquisto di immobili (Art. 179 c.c.) Massima: "In caso di acquisto di un immobile intestato a uno dei coniugi in regime di comunione legale, la partecipazione all'atto di acquisto dell'altro coniuge non acquirente e la dichiarazione di esclusione del bene dalla comunione, prevista dall'art. 179 c.c. comma 2, non può assumere valenza confessoria se manca l'esatta indicazione della provenienza del denaro personale". CASO Il marito agisce in giudizio esponendo che l’acquisto effettuato durante la comunione legale, di un appartamento in Roma, intestato alla moglie quale suo bene personale, nonostante la dichiarazione resa nell’atto di compravendita, in realtà era stato pagato interamente dallo stesso anche mediante l'acquisizione di...
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DIRITTO E PROCEDIMENTO DI FAMIGLIA
di Giuseppina Vassallo, Avvocato
- 29 Novembre 2022
Cassazione civile sez. I, ordinanza del 07/11/2022, n.32643 Assegno divorzile – Principio della domanda (art. 6 legge n. 898/70 – Art. 112 c.p.c.) Massima: "Incorre nel vizio di ultra-petizione il giudice che attribuisce all’ex coniuge l’assegno divorzile in assenza della necessaria domanda di parte. Allo stesso modo il giudicante non può diversamente qualificare la domanda di parte, come diretta ad ottenere l'assegno divorzile, posto che nella specie la pretesa riguardava solo il pagamento del canone di locazione fino al pensionamento, con rinuncia a chiedere l'assegno divorzile per quel periodo". CASO Nella causa per la cessazione degli effetti civili del matrimonio il Tribunale di Trento aveva disposto un assegno di 400,00 euro a carico del marito in favore della moglie, fino...
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