Processo civile telematico
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 26 Marzo 2024
La riforma del processo civile approvata nel 2024 ha interessato anche la materia delle notificazioni da parte dell’avvocato, con l’obiettivo di incrementare l’utilizzo della modalità telematica. Con la modifica dell’art. 137 c.p.c. e l’introduzione dell’art. 3-ter all’interno della legge n. 53 del 1994 si è così venuto a creare un sistema in forza del quale vige l’obbligo di notifica a mezzo PEC nel caso in cui il destinatario (impresa o professionista) sia tenuto all’iscrizione nei pubblici registri INI-PEC o registro Imprese oppure nel caso in cui si tratti di persona fisica o ente di diritto privato non tenuto all'iscrizione in albi professionali o nel registro delle imprese e abbia eletto domicilio digitale di cui all'articolo 6-quater del codice dell’amministrazione digitale,...
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Processo civile telematico
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 27 Febbraio 2024
Negli ultimi mesi si sta diffondendo una preoccupazione generalizzata legata all’adeguamento della posta elettronica certificata agli standard europei e in particolare alle disposizioni del regolamento eIDAS (Regolamento UE n. 910 del 2014) e alle conseguenze che possono derivare nell’uso quotidiano di questo strumento ormai imprescindibile per l’attività quotidiana, soprattutto di aziende e liberi professionisti; è noto a tutti, infatti, che l’indirizzo PEC costituisce il domicilio digitale ed è utilizzato per vari e fondamentali scopi: la notificazione di atti processuali e tributari, il dialogo con la pubblica amministrazione e con le istituzioni pubbliche in generale La tecnologia della posta elettronica certificata è utilizzata sin dal 2005 nel nostro Paese e, in ambito pubblico, ha trovato la sua regolamentazione con l’art. 48...
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Processo civile telematico
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 21 Novembre 2023
Come noto, la riforma del processo civile ha codificato il principio di chiarezza e sinteticità degli atti processuali intervenendo sull’art. 121, la cui rubrica recita ora: “Libertà di forme. Chiarezza e sinteticità degli atti”. In chiusura dell’unico comma del suddetto articolo è stata poi inserita la previsione secondo cui “tutti gli atti del processo sono redatti in modo chiaro e sintetico”. Va subito detto che non si tratta di disposizione rivoluzionaria posto che questi principi, seppur non espressamente codificati, sono da tempo considerati applicabili agli atti processuali, in particolare perché giustamente considerati come una delle modalità di concreta attuazione del giusto processo ex art. 111 Cost. Inoltre, prima dell’introduzione della norma in commento, esistevano già indici normativi e giurisprudenziali che...
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Processo civile telematico
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 3 Ottobre 2023
Con decreto del ministero della Giustizia del 7 agosto 2023, n. 110, si è data attuazione alla previsione del comma quinto dell’art. 46 disp. att. c.p.c. nella parte in cui si demandava per l’appunto a questa tipologia di provvedimento normativo il compito di stabilire “i limiti degli atti processuali, tenendo conto della tipologia, del valore, della complessità della controversia, del numero delle parti e della natura degli interessi coinvolti. Nella determinazione dei limiti non si tiene conto dell'intestazione e delle altre indicazioni formali dell'atto, fra le quali si intendono compresi un indice e una breve sintesi del contenuto dell'atto stesso” (V comma, secondo periodo). La disposizione in questione costituisce diretta applicazione dei principi di chiarezza e sinteticità codificati all’art. 121...
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Processo civile telematico
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 5 Settembre 2023
Come noto il decreto legislativo 149/2022, ha apportato significative modifiche al codice di procedura civile e alla disciplina delle notifiche degli avvocati ai sensi della legge n. 53/1994. Per quanto concerne la normativa codicistica occorre innanzitutto osservare come il legislatore abbia posto apparentemente sullo stesso piano l’avvocato e l’ufficiale giudiziario; il secondo comma dell’art. 137 c.p.c. prevede infatti che l’ufficiale giudiziario o l'avvocato “esegue la notificazione mediante consegna al destinatario di copia conforme all'originale dell'atto da notificarsi”. Questa parificazione dei ruoli è però solo apparente dal momento che il settimo comma chiarisce che “l’ufficiale giudiziario esegue la notificazione su richiesta dell'avvocato se quest'ultimo non deve eseguirla a mezzo di posta elettronica certificata o servizio elettronico di recapito certificato qualificato, o...
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