DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 7 Novembre 2017
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 22 agosto 2016, n. 17243 Licenziamento – superamento del periodo di comporto – ripresa del servizio MASSIMA Fermo restando il potere datoriale di recedere non appena terminato il periodo di comporto, anche prima del rientro del lavoratore, è riconosciuto al datore di lavoro anche la facoltà di attendere il rientro al fine di sperimentare in concreto l’eventuale possibilità di riutilizzare il dipendente all’interno dell’assetto organizzativo aziendale nel frattempo cambiato. solo a decorrere dal rientro in servizio, l’inerzia datoriale nel recedere dal rapporto può essere oggettivamente sintomatica della volontà di rinuncia del potere di licenziamento per giustificato motivo oggettivo e ingenerare un corrispondente incolpevole affidamento da parte del dipendente, non potendosi parlare di rinuncia tacita al recesso per...
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DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 31 Ottobre 2017
Cass. civ., sezione lavoro, 26 luglio 2016, n. 15430. Alloggio di servizio – carattere retributivo – rilevanza dell’anzianità – sussiste. MASSIMA Sono dovuti dal datore di lavoro i contributi previdenziali in relazione all’utilizzazione dell’alloggio concesso ai dipendenti anche quando tale prestazione consenta ai medesimi di soggiornare in maniera adeguata all’interno del cantiere di lavoro, evitando il disagio di un lungo, quotidiano, percorso per accedervi. Infatti, per i lavoratori, tenuti per legge a rendere la loro prestazione nel luogo contrattualmente stabilito, il relativo risparmio di energie psicofisiche ed economico si traduce in un’utilità cospicua, anche se accompagnata da un vantaggio per la produttività dell’impresa. COMMENTO Con la pronuncia in oggetto, la Corte di Cassazione ha deciso la controversia sorta dall’opposizione al...
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DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 24 Ottobre 2017
Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, 31 agosto 2016, n. 17448 Contratto a progetto – risultato – mancata specifica indicazione – subordinazione - sussiste MASSIMA Deve ritenersi che nel contratto a progetto ciò che viene essenzialmente in rilievo è che l’attività affidata si svolga in piena autonomia, in funzione di un risultato determinato e in coordinazione con l’organizzazione predisposta dal committente, anche sotto il profilo temporale, divenendo così l’obiettivo un fattore-chiave che giustifica l’autonomia gestionale del progetto o del programma di lavoro, sia nei tempi sia nelle modalità di realizzazione: ne consegue che deve essere ritenuta sussistente la subordinazione laddove il programma indicato nel contratto altro non costituisce che un’elencazione di mansioni mentre difetta di ogni riferimento al risultato che si...
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DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 17 Ottobre 2017
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 22 agosto 2016, n. 17239 Patto di non concorrenza – violazione – effettivo sviamento della clientela – acquisizione della prova –necessità – mera attività di promozione – idoneità – sussiste MASSIMA Deve ritenersi che per verificare la violazione da parte dell'agente dell'impegno di non concorrenza contrattualmente assunto non deve aversi riferimento esclusivamente ai contenuti del contratto di agenzia eventualmente concluso con una impresa concorrente ma a tutte le attività concorrenziali poste in essere dall'agente in violazione del patto: ne consegue che ai fini della violazione del patto di non concorrenza non risulta necessario acquisire la prova di un effettivo sviamento della clientela, bastando ad integrarla una mera attività di promozione per conto della impresa terza non formalizzata...
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DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 10 Ottobre 2017
Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, 13 luglio 2017, n. 17373 Contratto di apprendistato – qualificazione come rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato – recesso durante fase formativa – qualificazione come licenziamento MASSIMA L’apprendistato, anche in vigenza della precedente disciplina, è da considerarsi un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, caratterizzato da una prima fase a causa mista, in virtù dello scambio tra attività lavorativa e formazione professionale, ed una seconda fase eventuale, condizionata al mancato recesso ex art. 2118 c.c., che rientra nel novero del rapporto di lavoro subordinato. Ne consegue che il licenziamento intimato durante la prima fase non può considerarsi recesso “ante tempus” come nel rapporto di lavoro a tempo determinato. COMMENTO Un dipendente con qualifica di...
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