DIRITTO SUCCESSORIO E DONAZIONI
di Matteo Ramponi, Avvocato
- 11 Novembre 2025
Cassazione Civile, Sez. 2, Sentenza n. 23309 del 14/08/2025 Successioni "mortis causa" - Accettazione dell’eredità (pura e semplice) - Beneficio di inventario - Chiamato possessore di beni ereditari - Acquisto ex lege dell'eredità - Art. 485 cod. civ. - Operatività - Presupposti - Onere della prova – Fattispecie Massima: “L'acquisito ex lege dell'eredità ai sensi dell'art. 485 cod. civ. presuppone, in chi ne faccia valere la validità, la dimostrazione, nel chiamato in possesso di beni ereditari, della capacità naturale di agire del medesimo, ossia della capacità di intendere e di volere e, dunque, della consapevolezza di possedere beni facenti parte di un'eredità a lui devoluta”. Disposizioni applicate Articolo 485 cod. civ. [1] Tizio, in proprio e nella qualità di tutore del figlio...
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DIRITTO SUCCESSORIO E DONAZIONI
di Matteo Ramponi, Avvocato
- 14 Ottobre 2025
Cassazione Civile, Sez. 2 - , Sentenza n. 9935 del 16/04/2025 Successione testamentaria - Testamento olografo - Sottoscrizione – Conferma di testamento nullo ex art. 590 cod. civ. - Presupposti per la conferma - Disposizione testamentaria riconducibile alla volontà del de cuius - Necessità - Conseguenze Massima: “In tema di conferma o esecuzione di una disposizione testamentaria nulla da parte degli eredi, l'art. 590 cod. civ., per la sua operatività, presuppone l'oggettiva esistenza di una disposizione testamentaria che sia comunque frutto della volontà, anche viziata, del de cuius e non trova applicazione solo in ipotesi di accertata sottoscrizione apocrifa del testamento, che esclude in radice la riconducibilità di esso al testatore”. Disposizioni applicate Articoli 590, 602 e 606 cod. civ.; articolo...
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DIRITTO SUCCESSORIO E DONAZIONI
di Matteo Ramponi, Avvocato
- 1 Luglio 2025
Cassazione Civile, Sez. 2, sentenza n.12258 del 09/05/2025 Divisione - Divisione Ereditaria - Operazioni Divisionali - Formazione Dello Stato Attivo Dell'eredità - Collazione Ed Imputazione - Collazione D'immobili - Imputazione - Valore venale del bene all'atto della divisione - Irrilevanza - Valore venale del bene all'atto dell'apertura della successione - Computo - Necessità Massima: La collazione per imputazione viene attuata in due fasi dapprima con l'addebito del valore del bene donato a carico della quota spettante all'erede donatario e, poi, con il prelevamento, ex art. 725 c.c., d'una corrispondente quantità di beni da parte degli eredi non donatari. I beni che i coeredi non donatari possono prelevare dalla massa ereditaria a seguito della collazione per imputazione effettuata dai coeredi donatari devono...
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DIRITTO SUCCESSORIO E DONAZIONI
di Matteo Ramponi, Avvocato
- 6 Maggio 2025
Corte d'Appello di Roma, Sentenza n. 559 del 28/01/2025 Successioni mortis causa - Successione necessaria – Lesione della quota di riserva dei legittimari – Reintegrazione della quota di riserva - Azione di riduzione - In genere - Onere di allegazione a carico dell'attore - Conseguenze - Rigetto della domanda - Esclusione - Fondamento * Poiché la causa petendi dell'azione di riduzione presuppone, oltre all'allegazione della qualità di legittimario, la specificazione dei beni che costituiscono il relictum e l'individuazione delle diverse attribuzioni che invece costituirebbero il donatum, la precisazione di tali elementi si riverbera con immediatezza sul contenuto dell'atto di citazione, di talché eventuali omissioni o imprecisioni potrebbero dar vita ad un'ipotesi di nullità della citazione ex art. 164 c.p.c., in...
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DIRITTO SUCCESSORIO E DONAZIONI
di Matteo Ramponi, Avvocato
- 11 Marzo 2025
Cassazione Civile, Sez. 2, Ordinanza n. 4137 del 18/02/2025 SUCCESSIONI "MORTIS CAUSA" - SUCCESSIONE TESTAMENTARIA - TESTAMENTO IN GENERE - REVOCAZIONE DELLE DISPOSIZIONI TESTAMENTARIE - TACITA - DISTRUZIONE DEL TESTAMENTO OLOGRAFO IN GENERE Massima: “L'irreperibilità del testamento olografo, di cui si provi l'esistenza in un certo tempo, mediante la produzione di una copia informale, è equiparabile alla sua distruzione che ingenera una presunzione di revoca dello stesso, non scalfita dal mancato disconoscimento della conformità all'originale - rilevante solo una volta che sia superata la detta presunzione - rispetto alla quale grava su chi vi ha interesse l'onere di provare che esso "fu distrutto, lacerato o cancellato da persona diversa dal testatore" oppure che costui "non ebbe intenzione di revocarlo"; tale prova, salvo che la...
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