Il Data Act: una nuova era per l’accesso e la condivisione dei dati
di Giuseppe Vitrani, Avvocato Scarica in PDFInquadramento generale
Nel panorama normativo europeo si è aggiunto un tassello fondamentale che promette di ridefinire le regole di accesso e utilizzo dei dati generati da prodotti e servizi digitali. Parliamo del Regolamento (UE) 2023/2854, meglio noto come Data Act, un provvedimento entrato in vigore l’11 gennaio 2024 e che trova piena applicazione a partire dal 12 settembre 2025. Questa nuova disciplina mira a creare un mercato unico e più equo, stabilendo principi chiari su chi può accedere ai dati e a quali condizioni. È dunque importante, per imprese e professionisti, comprendere fin da ora la portata di questo cambiamento.
Il principio cardine del Data Act è tanto semplice quanto rivoluzionario: gli utenti, siano essi consumatori o imprese, hanno il diritto di accedere ai dati generati dall’uso di prodotti connessi (come auto intelligenti, elettrodomestici smart, macchinari industriali) e dei servizi correlati. I produttori hanno quindi l’obbligo di progettare i loro beni in modo che tali dati siano, per impostazione predefinita, facilmente e gratuitamente accessibili all’utente. Si tratta di un cambio di paradigma che sposta il controllo dei dati dal produttore a chi effettivamente utilizza il bene o il servizio.
Le implicazioni pratiche di questa norma sono di vasta portata visto che, su richiesta dell’utente, i dati potranno anche essere condivisi con soggetti terzi. Si pensi, ad esempio, alla possibilità per il proprietario di un’automobile di condividere i dati diagnostici con un’officina indipendente di sua scelta, anziché essere vincolato alla rete ufficiale del produttore; l’obiettivo del legislatore europeo è chiaro stimolare la concorrenza e l’innovazione nel modo più democratico possibile. A tutela delle piccole e medie imprese, il Data Act introduce inoltre specifiche protezioni contro le clausole contrattuali abusive che le grandi aziende potrebbero imporre per limitare la condivisione dei dati, promuovendo un mercato più equilibrato.
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