PROCEDIMENTI DI COGNIZIONE E ADR
di Marco Russo, Avvocato
- 5 Novembre 2019
Cass., sez. II., 22 ottobre 2019, n. 26873 Pres. San Giorgio, Rel. Tedesco Procedimento civile – Onere della prova – Testamento olografo – Capacità di intendere e di volere – Eccezione (C.c. artt. 428, 591, 2697, 2729; C.p.c. art. 116) Il giudice del merito può trarre la prova dell'incapacità di intendere e di volere del testatore al momento della redazione del testamento dalle sue condizioni mentali, anteriori o posteriori, sulla base di una presunzione, potendo l'incapacità stessa essere dimostrata con qualsiasi mezzo di prova, mentre l’onere di provare che la redazione è avvenuta in un lucido intervallo spetta alla parte che sostenga l’autenticità del testamento. CASO L’attore, preteso erede universale in virtù di un primo testamento olografo confermato con scrittura...
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PROCEDIMENTI DI COGNIZIONE E ADR
di Marco Russo, Avvocato
- 15 Ottobre 2019
Cass., sez. lav., 4 settembre 2019, n. 22107. Pres. Bronzini, Rel. Piccone Procedimento civile – Domanda giudiziale – Frazionamento - Ricorso - Inammissibilità -Abuso del processo (Cost., artt. 24 e 111; C.c. artt. 1175, 1375; C.p.c. artt. 99, 100, 183, 273, 274) Le domande aventi ad oggetto diversi e distinti diritti di credito, benché relativi ad un medesimo rapporto di durata tra le parti, possono essere proposte in separati processi, ma, ove le suddette pretese creditorie, oltre a far capo ad un medesimo rapporto tra le stesse parti, siano anche, in proiezione, inscrivibili nel medesimo ambito oggettivo di un possibile giudicato o, comunque, fondate sullo stesso fatto costitutivo, - sì da non poter essere accertate separatamente se non a costo...
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PROCEDIMENTI DI COGNIZIONE E ADR
di Marco Russo, Avvocato
- 10 Settembre 2019
Cass., sez. I, 17 luglio 2019, n. 19155. Pres. Giancola, Rel. Iofrida Procedimento civile – Prova documentale – Disconoscimento – Valore probatorio (C.c. art. 2712; c.p.c. artt. 115, 116, 214, 215, 216) Lo “short message service” (c.d. sms) contiene la rappresentazione di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti ed è riconducibile all'ambito dell'art. 2712 c.c.: esso forma dunque piena prova dei fatti e delle cose rappresentate se colui contro il quale viene prodotto non ne contesti la conformità ai fatti o alle cose medesime. Tuttavia, l'eventuale disconoscimento di tale conformità non ha gli stessi effetti di quello della scrittura privata previsto dall'art. 215 c.p.c., comma 2, poiché mentre nel secondo caso, in mancanza di richiesta di verificazione e di esito...
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PROCEDIMENTI DI COGNIZIONE E ADR
di Marco Russo, Avvocato
- 9 Aprile 2019
Come è noto l’art. 395, n. 3 c.p.c. consente la revocazione della sentenze “se dopo la sentenza sono stati trovati uno o più documenti decisivi che la parte non aveva potuto produrre in giudizio per causa di forza maggiore o per fatto dell'avversario”, con ciò mirando a mettere il giudice della revocazione nella condizione di valutare il fatto sulla base di un panorama istruttorio che il giudice a quo, a causa di un evento sottratto alla sfera di controllo delle parti, aveva conosciuto in modo incompleto (e dunque, a differenza dell’“errore” previsto dal successivo n. 4, il motivo in esame non presuppone un vizio nel ragionamento del giudice). La giurisprudenza ha arricchito lo scarno dato positivo richiedendo, in primo luogo,...
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PROCEDIMENTI DI COGNIZIONE E ADR
di Marco Russo, Avvocato
- 6 Novembre 2018
Cass., sez. VI, 10 settembre 2018, n. 21943. Pres. Amendola, Est. Cigna Procedimento civile – Soccombenza – Spese di lite – Responsabilità c.d. da lite temeraria (C.p.c., artt. 88, 91, 96) La condanna ex art. 96,comma 3, c.p.c., applicabile d'ufficio in tutti i casi di soccombenza, configura una sanzione di carattere pubblicistico, autonoma ed indipendente rispetto alle ipotesi di responsabilità aggravata ex art. 96, commi 1 e 2, c.p.c. e con queste cumulabile, volta al contenimento dell'abuso dello strumento processuale; la sua applicazione, pertanto, non richiede, quale elemento costitutivo della fattispecie, il riscontro dell'elemento soggettivo del dolo o della colpa grave, bensì di una condotta oggettivamente valutabile alla stregua di "abuso del processo", quale l'aver agito o resistito pretestuosamente e...
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