CRISI DI IMPRESA
di Giulio Marconcin, Avvocato
- 7 Ottobre 2025
App. Firenze., Sez. II, 15 ottobre 2024, n. 1729 Parole chiave: Fallimento – Liquidazione giudiziale – Società di capitali –Finanziamento soci – Postergazione – Divieto di rimborso – Responsabilità amministratori – Azione di ripetizione – Esclusione – Azione revocatoria – Ammissibilità Massima: “In tema di società di capitali, l’avvenuta restituzione di somme ai soci in violazione della postergazione prevista dall’art. 2467 c.c., può fondare una responsabilità degli amministratori per violazione dei doveri previsti dalla legge, nei confronti dei creditori e, quindi, del curatore, nel caso di successiva apertura di una procedura concorsuale, ma una volta che gli amministratori abbiano effettuato il pagamento, l’inefficacia ex lege dei rimborsi avvenuti nell’anno precedente l’apertura del concorso, non dà luogo ad un’azione di ripetizione...
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CRISI DI IMPRESA
di Giulio Marconcin, Avvocato
- 18 Marzo 2025
Cass. civ., Sez. I, Sent., 08/01/2025, n. 348 Parole chiave: Concordato preventivo – Cessione dei beni – Trasferimento di azienda – Continuità aziendale – Caratteristiche – Accertamento Massima: “L’accertamento del requisito della continuità aziendale presuppone la prosecuzione della pregressa attività d’impresa da parte del debitore. Ove la continuità risulti solo parziale, la stessa deve riguardare quantomeno una porzione significativa del nucleo aziendale, vale a dire (mutuando la terminologia utilizzata dall’art. 2112, comma 5, cod. civ.) “un’articolazione funzionalmente autonoma dell'attività economica precedentemente organizzata”, che conservi la propria identità ed alla quale i beni sottratti alla liquidazione siano effettivamente strumentali. In altri termini, la continuità presuppone che la pregressa attività di impresa, pur potendo subire un ridimensionamento della sua consistenza quantitativa, prosegua con...
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CRISI DI IMPRESA
di Giulio Marconcin, Avvocato
- 1 Ottobre 2024
Tribunale Imperia, Ord., 20/02/2024 - Est. Cappello Parole chiave: Composizione negoziata - Misure protettive - Misure cautelari - Durata misure protettive - Compatibilità misure protettive e cautelari Massima: “In tema di composizione negoziata della crisi d’impresa, è ammissibile la concessione di misure cautelari volte a inibire ai creditori l’avvio o la prosecuzione di azioni esecutive, cautelari o concorsuali, qualora tali misure risultino necessarie per garantire il buon esito delle trattative e per evitare pregiudizi irreparabili. Tali misure, sebbene atipiche, devono essere proporzionate e funzionali al raggiungimento degli obiettivi di risanamento aziendale, tenendo conto della fase avanzata delle trattative e del consenso dei creditori più significativi”. Disposizioni applicate D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14, artt. 2, lett. p e q, 8,...
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CRISI DI IMPRESA
di Giulio Marconcin, Avvocato
- 19 Marzo 2024
Cassaz., 15 giugno 2023, n. 17092 – Pres. F.A. Genovese – Rel. L. Abete – Est. R. Amatore Parole chiave: Concordato preventivo – Esecuzione – Concordato preventivo in continuità aziendale – Componente di qualsiasi consistenza di prosecuzione dell’attività aziendale – Rilevanza – Eventuale modificazione di una parte dell’attività produttiva – Ininfluenza Massima: “Il concordato preventivo è qualificabile come in continuità aziendale, salvi i casi di abuso dello strumento, allorquando alla liquidazione atomistica di una parte dei beni dell’impresa si accompagni una componente di qualsiasi consistenza di prosecuzione dell’attività aziendale, tanto al momento dell’ammissione al concordato, quanto all’atto del successivo trasferimento cui l’azienda in esercizio dev’essere dichiaratamente destinata, senza che rilevi in senso ostativo all’applicazione del regime ex art. 186-bis l....
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CRISI DI IMPRESA
di Giulio Marconcin, Avvocato
- 3 Ottobre 2023
Cassaz., 2 marzo 2023, n. 6324, Pres. M. Cristiano – Rel. L. Abete Parole chiave: Fallimento - Dichiarazione - Soggetti - Imprese - Società - Dichiarazione di fallimento della società fusa per incorporazione - Oltre l’anno previsto dall’art. 10 l.fall. - Conseguenze Massima: “La fusione per incorporazione estingue la società incorporata, sicché è giuridicamente inesistente la sentenza che dichiari il fallimento di quest’ultima oltre l’anno previsto dall’art. 10 l. fall. e tale vizio radicale, impedendo il passaggio in giudicato del provvedimento, può essere fatto valere, oltre che con l’impugnazione ordinaria, anche con un’autonoma “actio nullitatis””. Disposizioni applicate Artt. 2504, 2504-bis c.c.; Artt. 10, 11, l. fall.; Art. 33 CCII La pronuncia in commento rappresenta l’epilogo di un lungo e intricato...
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