DIRITTO BANCARIO
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 9 Dicembre 2025
Uno dei principi ispiratori della cosiddetta trasparenza bancaria è rappresentato dalla correttezza, completezza e comprensibilità delle informazioni da rendere. Tali informazioni devono essere idonee ad assicurare al cliente un quadro chiaro ed esaustivo, che favorisca la comprensione ex ante delle caratteristiche, dei rischi e dei costi dei servizi offerti dalla banca. I contratti devono indicare «il tasso d’interesse e ogni altro prezzo e condizione praticati, inclusi, per i contratti di credito, gli eventuali maggiori oneri in caso di mora» (art. 117, comma 4, TUB). L'insieme di tali prezzi e condizioni, unitamente al saggio di interesse, concorre alla corretta determinazione e definizione del dato aggregato rappresentato dal Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG). Al pari di quanto stabilito dall’art. 1284, comma 3,...
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DIRITTO BANCARIO
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 2 Dicembre 2025
La c.d. clausola di salvaguardia è una previsione contrattuale, spesso inserita nei contratti di mutuo, finalizzata a impedire il superamento del tasso-soglia usura da parte degli interessi di mora, con effetto sostitutivo automatico dell’eventuale tasso usurario con il tasso-soglia pro tempore vigente. La legittimità della clausola di salvaguardia è dibattuta quanto alla possibilità di operare proficuamente in riferimento all’usura originaria. Al riguardo, è argomentato che l’apposizione della clausola di salvaguardia esclude l’illegittimità della pattuizione degli interessi moratori già oltre soglia all’atto della stipula del contratto di finanziamento (usura originaria), sul presupposto che tale clausola sia intesa non ad eludere, ma ad assicurare il rispetto della normativa antiusura sia al momento della conclusione del rapporto sia nel corso del suo successivo...
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DIRITTO BANCARIO
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 25 Novembre 2025
L'apertura di credito costituisce, nel panorama bancario, una delle operazioni attive di maggiore diffusione e rilevanza. Ai sensi dell’art. 1842 c.c., essa si configura come il contratto mediante il quale la banca – nella veste di accreditante – si obbliga a mettere a disposizione dell’altra parte – l’accreditato – una somma di denaro, per un periodo definito oppure a tempo indeterminato, riconoscendo a quest’ultimo la facoltà di utilizzarla secondo le modalità stabilite in contratto. Come osservato in dottrina, si tratta di un negozio di credito puro, nel quale l’oggetto non è tanto il godimento immediato della somma, quanto la disponibilità stessa del credito (G. Molle; G. Ferri). La giurisprudenza ha confermato tale impostazione, già con Cass. n. 69/1967, sottolineando come...
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DIRITTO BANCARIO
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 18 Novembre 2025
Nel dibattito giurisprudenziale in tema di cartolarizzazione dei crediti, si pone la questione se una dichiarazione scritta e dettagliata, sottoscritta dalla società cedente e attestante l’avvenuta cessione di una specifica posizione debitoria, possa essere considerata idonea a fornire la prova della cessione stessa e dei suoi contenuti. Una parte della giurisprudenza di merito nega tale possibilità, ritenendo che la dichiarazione della cedente non possa qualificarsi come confessione, non provenendo da una parte processuale, né come documento in senso proprio, in quanto predisposta ad hoc per la lite. Si tratta, in sostanza, di una dichiarazione unilaterale priva di efficacia probatoria autonoma. In tale direzione si collocano, tra le altre, le pronunce del Tribunale di Avezzano 17 febbraio 2022, secondo cui la...
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DIRITTO BANCARIO
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 11 Novembre 2025
La Suprema Corte, con decisione del 14 ottobre 2025 n. 27460, ha ribadito un principio ormai consolidato in materia di anatocismo bancario: a seguito della declaratoria di incostituzionalità dell’art. 25, comma 3, del d.lgs. n. 342 del 1999 e della conseguente nullità delle clausole anatocistiche inserite nei contratti di conto corrente stipulati prima dell’entrata in vigore della Delibera CICR del 9 febbraio 2000, la validità della pattuizione di capitalizzazione degli interessi presuppone un espresso accordo tra le parti, formulato nel rispetto dell’art. 2 della citata Delibera (Cass. n. 9140/2020). Per i contratti anteriori alla Delibera CICR del 9 febbraio 2000, la Cassazione ha chiarito che «è necessario che il correntista esprima la propria volontà circa l’introduzione, nel contratto, della clausola...
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