DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 17 Gennaio 2017
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 28 settembre 2016, n. 19179 Incentivo all’esodo – Transazione accettata dal lavoratore – Impugnazione del licenziamento –Illegittima MASSIMA In tema di transazione stipulata dal datore di lavoro e dal lavoratore occorre indagare se le parti, mediante l'accordo, abbiano perseguito la finalità dl porre fine all'“incertus litis eventus" - anche solo per una parte del contenzioso - senza che, tuttavia, sia necessaria l'esteriorizzazione delle contrapposte pretese, né che siano state usate espressioni direttamente rivelatrici del negozio transattivo, la cui esistenza può essere desunta anche dalla corresponsione di denaro da parte del debitore, accettata dal creditore dichiarando di essere stato pienamente soddisfatto e di non avere null'altro a pretendere, se possa ritenersi che essa esprima la volontà di porre...
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DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 10 Gennaio 2017
Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, 6 Ottobre 2016, n.20051 Sicurezza – Incidente al lavoratore – Svolgimento di un’attività qualificata del datore come rischiosa e indicata nel dvr – Disposizione di una ctu per stabilire le responsabilità - Sussiste. MASSIMA Se il danno causato dall’incidente sul lavoro costituisce la concretizzazione del rischio specifico della lavorazione il giudice non può limitarsi ad affermare il difetto di prova del nesso causale ma è tenuto a verificare positivamente la esistenza di altri fattori di rischio concomitanti. Tali fattori possono escludere il nesso causale soltanto se dotati di efficacia causale esclusiva nella produzione dell’evento. Commento Con la pronuncia in commento la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato da un lavoratore contro la...
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DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 27 Dicembre 2016
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 04 novembre 2016, n. 22476 LICENZIAMENTO INDIVIDUALE – Giustificato motivo oggettivo – Direttore – Soppressione delle sue mansioni – Sussiste MASSIMA Sussiste il licenziamento per giustificato motivo oggettivo del dipendente se a seguito della cessione del ramo di azienda vengono soppresse le sue mansioni. COMMENTO Con la sentenza in epigrafe la Corte di Cassazione è tornata nuovamente sul tema del licenziamento intimato in occasione di un trasferimento d’azienda. Più precisamente, la Corte d’appello aveva rigettato il reclamo del dipendente avverso la sentenza di primo grado, che, in esito a procedimento ai sensi della L. n. 92 del 2012, art. 1, comma 48 ss., aveva accertato la legittimità del licenziamento intimato allo stesso lavoratore, respingendone quindi l'impugnazione....
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DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 20 Dicembre 2016
Corte Costituzionale, 23 settembre 2016, n. 213 Permessi retribuiti – Conviventi more uxorio – Discriminazione – Sussiste MASSIMA Va dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'art. 33, comma 3, l. n. 104 del 1992, come modificato dall'art. 24, comma 1, lett. a), l. n. 183 del 2010, nella parte in cui non include il convivente tra i soggetti legittimati a fruire del permesso mensile retribuito per l'assistenza alla persona con handicap in situazione di gravità, in alternativa al coniuge, parente o affine entro il secondo grado. Il diritto alla salute psico-fisica, ricomprensivo della assistenza e della socializzazione, va garantito e tutelato, al soggetto con handicap in situazione di gravità, sia come singolo che in quanto facente parte di una formazione sociale per...
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DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 13 Dicembre 2016
Cass. civ., sezione lavoro, 29 settembre 2016, n. 19320. Licenziamento collettivo – Violazione dei criteri di scelta – Vizi procedurali – Reintegrazione – Non sussiste. MASSIMA Deve essere annullata con rinvio la sentenza di merito che per l’illegittimità del licenziamento collettivo dispone la tutela reintegratoria laddove il giudice ha rilevato un difetto della comunicazione di cui all’articolo 4 comma 9, limitandosi a sindacare il profilo formale attinente il contenuto della comunicazione, qualificando il vizio come meramente procedurale e senza scendere nel merito della correttezza dei criteri di scelta applicati: ne consegue che ha quindi erroneamente applicato la tutela reintegratoria, laddove la fattispecie sanzionatoria applicabile era quella meramente indennitaria prevista dal terzo periodo del settimo comma, con rinvio al quinto comma...
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