DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 6 Dicembre 2016
1) Cass. civ., sezione lavoro, 26 luglio 2016, n. 15441 Licenziamento per giusta causa – abbandono del posto di lavoro – sede di lavoro lasciata incustodita per alcuni minuti – sussiste MASSIMA Il concetto di abbandono del posto di lavoro deve intendersi non con riferimento alla durata della condotta contestata ma in relazione alla sua possibilità di incidere sulle esigenze del servizio. Va quindi escluso che l’abbandono richieda una durata protratta per l’intero orario residuo del turno di servizio svolto (nel caso di specie correttamente il datore ha licenziato un vigilantes che si era allontanato alcuni minuti per andare a comprare il giornale lasciando aperto un portoncino pedonale e la porta della guardiola). COMMENTO Con la pronuncia in oggetto, la...
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DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 29 Novembre 2016
Cassazione Penale, II Sezione, 1° agosto 2016, n. 33567 Uso di videoriprese per controllare entrata e uscite dei lavoratori – legittimità – sussiste MASSIMA È lecito l’uso di videoriprese per controllare l’eventuale falsificazione degli orari di entrata e di uscita dei lavoratori. Infatti, le garanzie dello Statuto non si applicano quando il datore, mediante le apparecchiature, verifica un reato, in questo caso una truffa. COMMENTO La Cassazione si è pronunciata in merito all’utilizzabilità delle videoriprese effettuate nei confronti di due lavoratori ai fini della valutazione dell’integrazione del reato di truffa. Più precisamente, due dipendenti del Comune – esercenti le mansioni di usciere – si erano allontanati dal loro posto di lavoro timbrando i cartellini di entrata e di uscita in orari...
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DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 22 Novembre 2016
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 18 luglio 2016, n. 14621 Licenziamento individuale – giustificato motivo soggettivo – abbandono comunità di recupero – trasferimento presso altra struttura di recupero – conservazione del posto – non sussiste MASSIMA Il diritto alla conservazione del posto compete al lavoratore tossicodipendente qualora sia “materialmente impedito a rendere la prestazione lavorativa per seguire il trattamento di disintossicazione”. Corollario logico di tale disposizione è che se il programma di recupero venga attuato presso un’altra struttura, l’abbandono e il volontario allontanamento fa venir meno “il presupposto di fatto costitutivo del diritto alla conservazione del posto ed esclude quindi il diritto del predetto alla conservazione stessa e ciò, appunto, a causa del venir meno dell’impedimento (a prestare l’attività lavorativa) che legittimava...
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