DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 9 Maggio 2017
Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, sentenza 24 marzo 2017, n. 7687 Licenziamento – nullità – profili non dedotti dalla parte – rilevabilità d’ufficio – non sussiste MASSIMA Deve escludersi la rilevabilità d’ufficio di profili di nullità del licenziamento non dedotti dalla parte, posto che, in un sistema processuale fondato sul principio della domanda e sul conseguente divieto di ultrapetizione, non si giustificherebbe diversamente la previsione dell’articolo 18, comma 7, della legge 300/70, come modificato dalla legge 92 del 2012, e dell’articolo 4 del decreto legislativo 23/2015, nella parte in cui fanno riferimento all’applicazione delle tutele previste per il licenziamento discriminatorio (quindi affetto da nullità) «sulla base della domanda formulata dal lavoratore», dovendosi ritenere che i recenti interventi normativi, nel ridurre...
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DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 3 Maggio 2017
Cass. civ., Sezione Lavoro, 13 gennaio 2017, n.801. Ispettore del lavoro – addetto alla vigilanza presso gli ispettorati del lavoro – contravvenzioni vizi procedurali – non sussiste MASSIMA Il D.L. n. 463 del 1983, art. 3, convertito in L. n. 638 del 1983, conferisce agli addetti alla vigilanza presso gli Ispettorati del lavoro le stesse funzioni degli ispettori del lavoro ad eccezione della funzione di contestare contravvenzioni. Tale eccezione deve intendersi riferita non già alla funzione di contestazione in sè, di illeciti penali o amministrativi, ma alla sola funzione di contestazione di contravvenzioni propriamente dette, ossia di contestazione dei reati puniti con le pene dell'arresto e/o dell'ammenda ( art. 17 c.p. ); per l'effetto, gli addetti alla vigilanza presso gli...
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DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 26 Aprile 2017
Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, 10 febbraio 2017, n. 3630 Licenziamento – giusta causa – dipendente in malattia – sorpreso a lavorare nell’azienda di famiglia – sussiste MASSIMA Deve ritenersi legittimo il licenziamento per giusta causa del dipendente che mentre si trova in malattia è sorpreso dall’investigatore privato ingaggiato dal datore a lavorare nell’azienda di famiglia dovendosi ritenere leso in modo irrimediabile il vincolo fiduciario, anche in ragione del carattere doloso desumibile dalla prima negazione dei fatti, laddove il giudice del merito ha effettuato una valutazione complessiva della condotta anti doverosa senza limitarsi alla considerazione dell’incidenza dell’attività lavorativa sui tempi di guarigione COMMENTO La questione oggetto di commento riguarda il licenziamento per giusta causa di un lavoratore che, assente dal...
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DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 20 Aprile 2017
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 26 gennaio 2017, n. 2011 Pubblico impiego – attribuzione di mansioni equivalenti – contrattazione collettiva – demansionamento – professionalità acquisita – rilevanza – non sussiste MASSIMA Deve ritenersi condizione necessaria e sufficiente affinché le mansioni possano essere considerate equivalenti è la mera previsione in tal senso da parte della contrattazione collettiva, indipendentemente dalla professionalità acquisita, evidentemente ritenendosi che il riferimento all’aspetto, necessariamente soggettivo, di professionalità acquisita, mal si concili con le esigenze di certezza, di corrispondenza tra mansioni e posto in organico, alla stregua dello schematismo che ancora connota e caratterizza il rapporto di lavoro pubblico. COMMENTO La Corte di Cassazione, con la sentenza in commento, si pronuncia in merito alla sussistenza di un danno da...
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DIRITTO DEL LAVORO
di Evangelista Basile
- 11 Aprile 2017
Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, 7 febbraio 2017, n. 3186 MASSIMA L’obbligo di fedeltà a carico del lavoratore subordinato ha un contenuto più ampio rispetto ai divieti espressamente previsti dall’art. 2015 c.c., perché detta norma deve essere integrata con gli artt. 1175 e 1375 c.c., che impongono correttezza e buona fede anche nei comportamenti extra lavorativi. Il lavoratore, dunque, è tenuto ad astenersi da qualsiasi condotta che risulti in contrasto con i doveri connessi al suo inserimento nella struttura e nell’organizzazione dell’impresa o crei conflitto con le finalità e gli interessi della medesima o sia comunque idonea a ledere irrimediabilmente il presupposto fiduciario del rapporto. COMMENTO Nel caso concreto oggetto di causa, il dipendente era stato licenziato per giusta causa...
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