DIRITTO SUCCESSORIO E DONAZIONI
di Matteo Ramponi, Avvocato
- 20 Ottobre 2020
Cassazione Civile, Sez. 6, ordinanza n. 10067del 28/05/2020 COMUNIONE DEI DIRITTI REALI - SCIOGLIMENTO - Divisione giudiziale - Produzione dei certificati relativi a iscrizioni e trascrizioni sull'immobile da dividere - Onere a pena di inammissibilità o improcedibilità della domanda - Esclusione - Vendita dell'immobile in comunione - Necessità dell'acquisizione di tali informazioni - Sussistenza - Modalità Nei giudizi di scioglimento della comunione, la produzione dei certificati relativi alle trascrizioni e iscrizioni sull'immobile da dividere, imposta dall'art. 567 c.p.c. per la vendita del bene pignorato, non costituisce un adempimento previsto a pena di inammissibilità o improcedibilità della domanda, tenuto conto che, in tali giudizi, l'intervento dei creditori e degli aventi causa dei condividenti è consentito ai soli fini dell'opponibilità delle statuizioni adottate....
Continua a leggere...
DIRITTO SUCCESSORIO E DONAZIONI
di Matteo Ramponi, Avvocato
- 22 Settembre 2020
Cassazione Civile, Sez. 6, ordinanza n. 19045 del 14/09/2020 SUCCESSIONI "MORTIS CAUSA" - DISPOSIZIONI GENERALI - INDEGNITÀ DI SUCCEDERE - CASI - Formazione e uso di testamento falso - Rilevanza - Limiti Massima non ufficiale La formazione o l'uso consapevole di un testamento falso è causa d'indegnità a succedere se colui che viene a trovarsi nella posizione d'indegno non provi di non aver inteso offendere la volontà del "de cuius", perché il contenuto della disposizione corrisponde a tale volontà e il "de cuius" aveva acconsentito alla compilazione della scheda da parte dello stesso nell'eventualità che non fosse riuscito a farla di persona ovvero che il "de cuius" aveva la ferma intenzione di provvedervi per evitare la successione "ab intestato". Disposizioni applicate...
Continua a leggere...
DIRITTO SUCCESSORIO E DONAZIONI
di Matteo Ramponi, Avvocato
- 14 Luglio 2020
Cassazione Civile, Sez. 6, ordinanza n. 9364 del 21/05/2020 SUCCESSIONI "MORTIS CAUSA" – SUCCESSIONE TESTAMENTARIA - Testamento olografo - Autografia della data - Indicazione completa del giorno, mese ed anno - Necessità - Omissione totale o parziale - Annullamento del testamento - Valutazione della rilevanza sul regolamento d'interessi contenuto nell'atto - Esclusione. In tema di validità del testamento olografo, la completa indicazione della data, composta di giorno, mese ed anno, costituisce un requisito essenziale di forma dell'atto anche nel caso in cui, in concreto, l'omissione sia irrilevante rispetto al regolamento d'interessi risultante dalle disposizioni testamentarie. Disposizioni applicate Articoli 602, 606 cod. civ. [1] La vicenda sottesa alla pronuncia in esame riporta il caso di un testamento olografo privo di data, con...
Continua a leggere...
DIRITTO SUCCESSORIO E DONAZIONI
di Matteo Ramponi, Avvocato
- 16 Giugno 2020
Cassazione Civile, Sez. 2, sentenza n. 4449 del 19/02/2020 SUCCESSIONI "MORTIS CAUSA" – SUCCESSIONE TESTAMENTARIA - Testamento olografo - Azione di annullamento - Termine di prescrizione quinquennale - "Dies a quo" - Individuazione - Riscossione del canone di locazione - Compimento di un atto gestionale per un solo bene dell’asse - Sufficienza. Il "dies a quo" di decorso del termine di prescrizione quinquennale dell'azione di annullamento del testamento olografo per incapacità del testatore, ex art. 591 cod. civ., va individuato in quello di compimento di un'attività diretta alla concreta realizzazione della volontà del "de cuius" - come la consegna o l'impossessamento dei beni ereditati o la proposizione delle azioni giudiziarie occorrenti a tale scopo - anche da parte di uno solo...
Continua a leggere...
DIRITTO SUCCESSORIO E DONAZIONI
di Matteo Ramponi, Avvocato
- 12 Maggio 2020
Cassazione Civile, Sez. 6 - 2, Ordinanza n. 5994 del 04/03/2020 SUCCESSIONI "MORTIS CAUSA" - DISPOSIZIONI GENERALI - RINUNZIA ALL'EREDITA' - IMPUGNAZIONE DA PARTE DEI CREDITORI - Presupposti - Danno ai creditori - Nozione - Onere probatorio - Riparto. Per l'impugnazione della rinuncia ereditaria ai sensi dell'art. 524 cod. civ. il presupposto oggettivo è costituito unicamente dal prevedibile danno ai creditori, che si verifica quando, al momento dell'esercizio dell'azione, i beni personali del rinunziante appaiono insufficienti a soddisfare del tutto i suoi creditori; ove dimostrata da parte del creditore impugnante l'idoneità della rinuncia a recare pregiudizio alle sue ragioni, grava sul debitore provare che, nonostante la rinuncia, il suo residuo patrimonio è in grado di soddisfare il credito dell'attore. Disposizioni applicate Articoli...
Continua a leggere...