DIRITTO E PROCEDIMENTO DI FAMIGLIA
di Giuseppina Vassallo, Avvocato
- 13 Ottobre 2020
Cassazione civile sez. VI, ordinanza del 7 settembre 2020 n.18528 Modifica delle condizioni di divorzio – Presupposti – Giudicato rebus sic stantibus (Art. 9 L. n. 898/1970) Le sentenze di divorzio e le successive modifiche, passano in cosa giudicata "rebus sic stantibus", rimanendo cioè suscettibili di modifica quanto ai rapporti economici o all'affidamento dei figli, solo in presenza di sopravvenuti fatti nuovi. La stabile convivenza dell’ex coniuge titolare di assegno divorzile non è idonea a provocare una modifica delle condizioni di divorzio, se già nota e dedotta nel giudizio di divorzio concluso. CASO Nel giudizio per la revisione delle condizioni di divorzio, l’ex coniuge chiedeva la revoca dell’assegno divorzile, invocando la circostanza secondo cui l’ex moglie aveva una stabile convivenza....
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DIRITTO E PROCEDIMENTO DI FAMIGLIA
di Giuseppina Vassallo, Avvocato
- 29 Settembre 2020
Cassazione civile sez. I, ordinanza del 17/09/2020 n.19324 Disconoscimento di paternità – Applicazione delle legge straniera – Contrarietà all’ordine pubblico - (Art. 16 e 33 L. n. 218/95 – Artt. 235 e 244 c.c.) La datazione della scoperta dell'adulterio, il cui onere probatorio incombe su chi introduce l'azione di disconoscimento della paternità, e la retrodatazione di tale data eventualmente allegata dai convenuti, restano sottoposte alla stessa regola. E’ necessaria la conoscenza di una vera e propria relazione, o di un incontro idoneo a determinare il concepimento del figlio che si vuole disconoscere, non essendo sufficiente un’infatuazione, la semplice relazione sentimentale, o la mera frequentazione della moglie con un altro uomo. CASO La vicenda riguarda un bimbo nato da genitori rumeni...
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DIRITTO E PROCEDIMENTO DI FAMIGLIA
di Giuseppina Vassallo, Avvocato
- 15 Settembre 2020
Cassazione civile sez. I, ordinanza 14 agosto 2020, n.17183 Obblighi di mantenimento figlio maggiorenne – cessazione – onere della prova Artt. 337-sexies e 337-septies c.c. In forza del principio di autoresponsabilità, non è necessaria una prescrizione legislativa, che, fissi l'età in cui l'obbligo di mantenimento nei confronti del figlio viene meno. L'obbligo di mantenimento legale cessa con la maggiore età del figlio; in seguito, l'obbligo sussiste laddove stabilito dal giudice, se il richiedente, e non il genitore onerato, dimostri la mancanza d’indipendenza economica e provi di essersi impegnato sia nella propria preparazione professionale o tecnica, sia nella ricerca di un’occupazione lavorativa. CASO Nel corso del giudizio per la modifica delle condizioni di divorzio il Tribunale di Grosseto aveva ridotto l'assegno...
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DIRITTO E PROCEDIMENTO DI FAMIGLIA
di Giuseppina Vassallo, Avvocato
- 21 Luglio 2020
Cassazione civile sez. VI, 23 giugno 2020 n.12241 Separazione – addebito – mantenimento Art. 143 c.c. – Art. 151 c.c. – Art. 156 c.c. Il volontario abbandono del domicilio coniugale è causa di per sé sufficiente di addebito della separazione, poiché porta all'impossibilità della convivenza, salvo che, chi ha posto in essere l'abbandono, non provi che l’allontanamento sia intervenuto nel momento in cui l'intollerabilità della prosecuzione della convivenza si era già verificata, e in conseguenza di tale fatto. CASO Nel giudizio per la separazione personale dei coniugi, il marito aveva chiesto l’addebito della separazione per l’abbandono del tetto coniugale da parte della moglie, in violazione del dovere di cui all’art. 143 c.c. Il tribunale aveva pronunciato la separazione respingendo la...
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DIRITTO E PROCEDIMENTO DI FAMIGLIA
di Giuseppina Vassallo, Avvocato
- 7 Luglio 2020
Corte Cost. sentenza n. 127 del 25 giugno 2020 Riconoscimento del figlio naturale – Impugnazione per difetto di veridicità Art. 263 c.c. – Art. 9 legge 40/2004 Non è fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 263 del codice civile, sollevata in riferimento agli artt. 2 e 3 della Costituzione. La norma non può predeterminare un divieto, come nel caso della legge n. 40/2004 – che impedisce l’impugnazione del riconoscimento ai chi ha prestato il consenso alle tecniche di fecondazione assistita – poiché diverse sono le fattispecie. Chi ha effettuato un riconoscimento, pur nella consapevolezza della sua falsità, è legittimato a impugnarlo perché il giudice non deve applicare la rigida alternativa vero o falso. Occorre valutare il legame del soggetto...
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