COMPETENZE E ORGANIZZAZIONE DELLO STUDIO
di Giovanni Acerboni, Linguista specializzato nella scrittura forense
- 2 Settembre 2025
Uno scritto difensivo commenta continuamente fatti, ipotesi e ragionamenti., c’è il commento espresso con parole valutative soggettive: “Carente ed insufficiente è la prova testimoniale” ma non tutti i commenti sono così. Per esempio, il commento espresso con una connotazione. La connotazione si realizza con un termine che esprime un giudizio positivo o negativo rispetto al termine base. Se ‘Avvocato’ è il termine base, ‘Azzecca-garbugli’ è connotato negativamente, e ‘Principe del Foro’ è connotato positivamente. Il valore positivo o negativo è largamente condiviso dalla società: sono luoghi comuni che, in cambio di espressività, introducono tratti di stile colloquiale (corsivi miei: “bere la versione più banale”, “propinarci questa versione di comodo”, “sentenza non certamente sciatta”). Molto frequente è il commento espresso con...
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PROCEDIMENTI DI COGNIZIONE E ADR
di Giovanni Acerboni, Linguista specializzato nella scrittura forense
- 25 Giugno 2024
Per quanto mi riguarda, mi ha persuaso Aristotele. Tra le tante teorie dell’argomentazione, quella che lo Stagirita illustra nella Retorica è perfettamente adatta alla struttura del processo, e alla struttura e alla lingua degli scritti difensivi. Il processo è, infatti, un meccanismo dialogico attraverso il quale si giunge all’accertamento della ‘verità’, termine da usare con le pinze qualunque significato gli si voglia attribuire. L’esistenza stessa dei tre gradi di giudizio ci dice che questa ‘verità’ coincide in realtà con il punto di vista ritenuto alla fine preferibile. L’avvocato comincia ad argomentare identificando il più vantaggioso tra gli stati di causa fissati dal retore Ermagora di Temno nel II secolo a.C.: L'attribuzione del fatto, cioè se il fatto sia stato commesso...
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