CRISI DI IMPRESA
di Federica Pasquariello, Ordinario di Diritto commerciale, Università degli Studi di Verona
- 7 Luglio 2020
Cass. civ. Sez. I, ord. 12 novembre 2019, n. 29256, Pres. Genovese - Est. Vella Parole chiave: Azione revocatoria fallimentare- Presupposti – Scientia decoctionis – Società risultante da fusione Massima: La fusione di società realizza una successione universale corrispondente a quella "mortis causa" e produce gli effetti, tra loro interdipendenti, dell'estinzione della società incorporata e della contestuale sostituzione nella titolarità dei rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo a questa dell'incorporante, la quale rappresenta il nuovo centro di imputazione dei rapporti giuridici già riguardanti i soggetti fusi o incorporati, sicché nel caso di revocatoria fallimentare, al di là del letterale riferimento dell'art. 2504 bis c.c. ai diritti ed agli obblighi, la sostituzione riguarda anche le situazioni di scienza giuridicamente rilevanti,...
Continua a leggere...
CRISI DI IMPRESA
di Federica Pasquariello, Ordinario di Diritto commerciale, Università degli Studi di Verona
- 28 Gennaio 2020
Cass. civ. Sez. I, Sent. 10 aprile 2019, n.10095, Pres. Didone- Est. Dolmetta Parole chiave: Sovraindebitamento del consumatore- Procedura di piano- Ricorribilità per Cassazione- Meritevolezza soggettiva Massima: È ammissibile il ricorso per Cassazione avverso il decreto di accoglimento del reclamo proposto nei confronti del provvedimento di omologazione del piano del consumatore ai sensi dell'art. 12 bis L.3/2012, tenuto conto del carattere contenzioso del procedimento e dell'idoneità del provvedimento che lo definisce ad incidere su diritti soggettivi. È corretto non ammettere alla procedura di piano del consumatore il debitore che ha tenuto un comportamento contrario all'ordinaria diligenza. Riferimenti normativi: art. 111 Cost.; artt. 9 e 12 bis l. 3/2012; art. 69 CCI. Caso Un consumatore sovraindebitato ricorre in Cassazione, ai sensi...
Continua a leggere...
CRISI DI IMPRESA
di Federica Pasquariello, Ordinario di Diritto commerciale, Università degli Studi di Verona
- 2 Luglio 2019
Cass. civ. Sez. I, Sent. 30 ottobre 2018, n. 27686. Pres. Didone- Est. Vella Parole chiave: Dichiarazione di fallimento- Giurisdizione fallimentare – COMI- Trasferimento sede sociale Massima: E' valutazione in fatto non sindacabile in sede di legittimità l'accertamento, ad opera del giudice di merito, di indici probatori idonei a vincere la presunzione iuris tantum di corrispondenza tra la sede legale e la sede effettiva, che comporta che la competenza giurisdizionale ad aprire la procedura di insolvenza spetti al giudice dello Stato membro nel cui territorio è situato il centro degli interessi principali del debitore (cd. COMI), da individuare fino a prova contraria, in caso di società, in quello del luogo della sede statutaria. Riferimenti normativi: artt. 26 CCI; Reg UE...
Continua a leggere...