DIRITTO E REATI SOCIETARI
di Asia Bartolini, Dottoressa in Legge
- 22 Ottobre 2024
Cass. civ., Sez. V, Ordinanza, 24/07/2024, n. 20487 Parole chiave: frode fiscale – onere probatorio – massima diligenza possibile e buona fede – Agenzia delle Entrate – avviso di accertamento – fatture – operazioni soggettivamente inesistenti – costi indeducibili. Massima: “In materia di contestazioni relative all'utilizzazione di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, l'Amministrazione finanziaria ha l'onere di dimostrare, anche solo in via indiziaria, la consapevolezza del contribuente che l'operazione si inseriva in una frode fiscale. Tale dimostrazione deve basarsi su elementi oggettivi e specifici, idonei a mettere in guardia un imprenditore onesto e mediamente esperto circa l'esistenza della frode. Incombe sul contribuente l'onere di provare di aver agito in buona fede e con la massima diligenza esigibile”. Disposizioni applicate: artt....
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