Soft Skills

Eppur si muove, anche il greenwashing

Una persona qualsiasi va a fare la spesa, sta per acquistare un pacco di farina quando le viene la curiosità di sapere di che cosa è fatta la confezione in cui è contenuta e come si ricicla. Vuole anche sapere se il prodotto -nel senso del contenuto- è biologico, ammettendo, ma silenziosamente e solo con se stessa, che, in effetti, vorrebbe anche sapere meglio che cosa si intende con biologico. Vede una serie di etichette, praticamente tutte di colore verde, del tutto incomprensibili e sconosciute. A quel punto comincia a interrogarsi se il pacco di farina posizionato sullo scaffale accanto a quello che sta esaminando non sia magari meglio -sotto il profilo della sostenibilità, si intende. Ma su quello non…

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Sostenibilità e guerra di talenti

Negli ultimi anni, la sostenibilità ha assunto una posizione di primo piano anche nelle fasi di assunzione e successiva fidelizzazione delle risorse umane. L’esperienza che stanno vivendo le imprese, quando non già condivisa, è senz’altro un monito per gli studi: tra i fattori presi in esame per scegliere il proprio datore di lavoro vengono valutati anche la sua “greenness” (intesa qui come sostenibilità ambientale e sociale) e i benefici ad essa correlati. Si sta assistendo a una vera e propria guerra di talenti: le realtà che riescono ad adattarsi rapidamente per dare risposte concrete a queste nuove istanze sono quelle che poi riescono ad attrarre e trattenere le risorse migliori. E se è vero per tutte le organizzazioni che il…

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Il valore di uno studio professionale

Quanto vale uno studio? Come si fa a stabilire il valore di un’associazione professionale? Per molti la risposta potrebbe essere il dato di fatturato. Ma in realtà non è così. Qui non voglio, con calcolatrice alla mano, impostare i parametri che determinano il quantum di uno studio per una possibile cessione o fusione con un altro soggetto. Ciò che mi interessa fare è aprire un terreno di riflessione su quelli che possono essere i cardini portanti sui quali fondare uno studio e di conseguenza che ne determinano il valore. A determinare, quindi, il valore di uno studio è la combinazione di numerosi fattori, imprescindibili l’uno dall’altro, e senza i quali non è auspicabile ipotizzare il valore intrinseco dell’associazione professionale. Sono…

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E FACCIAMOCI UNA RISATA!

Ridere è una cosa seria, anzi serissima! Basti pensare che ridere riduce lo stress, le risate, infatti, rilasciando endorfine, garantiscono un diffuso senso di benessere che riduce notevolmente gli impatti dovuti allo stress. Tanto più se stiamo parlando di luoghi di lavoro. E quello degli studi professionali, si sa, è un ambiente carico di stress a causa delle numerose responsabilità nei confronti dei clienti e delle delicate materie che si trattano. Vale quindi ancor di più il suggerimento di creare ambienti di lavoro accoglienti, e perché no, a tratti divertenti. Numerosi studi hanno, infatti evidenziato, che la gran parte del turnover è dovuto allo stress, si parla di circa il 40% del totale. A sostenere l’importanza della risata negli ambienti…

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Il peso delle parole

Quanto pesa una parola? Dipende. Dipende dell’effetto che innesca nella persona che la legge o riceve. Dipende dai meccanismi che smuove, dalle corde che tocca, dalla motivazione che fornisce. Le parole hanno un grosso peso e un impatto fortissimo nell’agire e nel reagire delle persone. Ed è per questo che andrebbero dosate e usate accuratamente, senza alcuna superficialità, ma con un grandissimo senso di responsabilità, soprattutto nei rapporti interpersonali e in quelli ovviamente di lavoro. Una volta mi fecero un esempio, molto calzante ed efficace, che voglio donare a voi. Se prendi un foglio di carta nuovo, da una risma, e lo spiegazzi, accartocci più che puoi; quando tornerai a distenderlo non sarà mai più quello di prima, ma riporterà…

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Comunicazione: aspettativa contro realtà

Avete presente quando fate un ordine online; non vedete l’ora che arrivi, ma non appena aprite il pacco, consegnato dal corriere e lo indossate, venite pervasi da una sensazione di profonda delusione e nel giro di 5 minuti rimpacchettate tutto e contattate l’azienda per effettuare il reso lamentandovi animatamente della scarsa qualità di quanto ricevuto. Ora, in alcuni casi può anche essere così; ma altrettante volte, se non la gran parte, non è il prodotto a mancare di qualità, ma è la nostra aspettativa di esso ad essere sopravvalutata. Poniamo il caso che abbiate ordinato un abito di seta con gonna al ginocchio, lo avete visto sul sito web della griffe che vi piace e ve ne siete innamorate. Il…

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Sostenibilità: nuova reportistica e comunicazione

Lo scorso 10 novembre il Parlamento europeo ha adottato la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) ossia la direttiva contenente le nuove regole di reportistica della sostenibilità, voluta per definire le responsabilità e gli obblighi a cui saranno tenute le imprese rispetto alla regolare divulgazione di informazioni sull’impatto sociale e ambientale da loro prodotto. L’intento di questo sforzo è chiaro: la rendicontazione obbligatoria è un sistema decisamente efficace per spingere le imprese ad occuparsi del tema della sostenibilità e a farlo in modo trasparente, affidabile e onesto -visto che la direttiva prevede anche un intervento di assurance da parte di revisori esterni. La direttiva segna una svolta rispetto alla precedente Non Financial Reporting Directive (NRFD) del 2014 non solo perché ne…

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Comunicare per settori

Nei piani di comunicazione degli studi professionali spesso e volentieri, nella costruzione di essi ci si basa su un profondo autoreferenzialismo; ci si concentra sulla propria natura, nel valorizzare le proprie eccellenze, nell’autocelebrazione dei successi, nel costruire, insomma, un “discorso” che ruota sempre su sé stessi. Non dico che questo non sia corretto, è giusto valorizzare le proprie competenze e rendere partecipe il mercato della propria essenza. Ma nella pianificazione e messa a terra di un piano di comunicazione, ciò che non andrebbe mai trascurato o lasciato al caso, è il destinatario del messaggio: A chi ci rivolgiamo? A chi vogliamo arrivare? E se i destinatari dei nostri messaggi sono i nostri clienti o possibili tali, allora è bene porsi…

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Track record: sono davvero utili a posizionarsi sul mercato?

Prendendo spunto da un dibattito che ho letto tra i post di Linkedin, tra alcuni professionisti della comunicazione legale, nel quale ci si poneva l’interrogativo se i track record fossero realmente utili a delineare la caratura di uno studio/professionista o se al contrario fossero, invece,  uno specchietto per le allodole per acchiappare “ingenui” clienti, come una sorta di fishing, senza detenere realmente le opportune competenze; credo sia opportuno, come sempre, fare un po’ di chiarezza e definire i termini della questione. Molti studi hanno la buona abitudine, a mio avviso, di corredare i propri siti internet, le proprie presentazioni ai clienti, con la descrizione di alcuni track record (indicando quindi le operazioni/le assistenze che hanno effettuato). Ma c’è un ma….

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Marketing: valore aggiunto e sostenibilità

Le resistenze al cambiamento fanno riflettere: d’altra parte siamo figli di un’epoca che ha creduto e alimentato un sistema economico basato sul consumo, sulla crescita sfrenata e sullo sfruttamento senza regole delle risorse. In questo contesto vendere e quindi prima ancora creare le condizioni per farlo erano attività essenziali: marketing e comunicazione giocavano un ruolo fondamentale godendo e scontando per primi -gioie e dolori- del successo o dell’insuccesso di questa o quella trovata, di questa o quella campagna. Il concetto di “valore aggiunto” sembra essere sempre stato nella sua essenza più profonda in antitesi piena con il marketing, a cui si è imputata per anni la capacità di arrivare a creare esigenze e bisogni laddove un prodotto o un servizio…

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