Proprietà e diritti reali

La responsabilità penale dell’amministratore di condominio: il reato di appropriazione indebita

Corte di Cassazione, seconda sezione penale, sentenza 15 settembre 2021, n. 34305 Condominio – amministratore di condominio – responsabilità dell’amministratore: mala gestio o reato di appropriazione indebita – prova dell’interversione del possesso – sussiste. Riferimenti normativi: art. 646 c.p. – art. 1130 c.c. – art. 1131 – art. 1135 c.c. “Come riconosciuto dalla pacifica giurisprudenza sul punto, nel caso di specie il reato di appropriazione indebita non si consuma al momento in cui viene posta in essere la singola condotta quanto, piuttosto, all’atto della cessazione della carica di amministratore poiché è in tale momento, in mancanza di restituzione degli importi, che si verifica in concreto e da ultimo l’interversione del possesso …” CASO La sentenza in commento ha ad oggetto…

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I diritti reali sono un numerus clausus e sono tipici, non è possibile riscontrare un diritto reale di uso esclusivo avente natura atipica, neppure in qualità di risultato dell’autonomia contrattuale

Cassazione civile, Sezioni Unite, sent. 17.12.2020 n. 28972. Primo Presidente P. Curzio – Estensore M. Di Marzio «La pattuizione avente ad oggetto la creazione del c.d. “diritto reale di uso esclusivo” su una porzione di cortile condominiale, costituente come tale parte comune dell’edificio, mirando alla creazione di una figura atipica di diritto reale limitato, tale da incidere, privandolo di concreto contenuto, sul nucleo essenziale del diritto dei condomini di uso paritario della cosa comune, sancito dall’articolo 1102 c.c., è preclusa dal principio, insito nel sistema codicistico, del numerus clausus dei diritti reali e della tipicità degli stessi. Ne consegue che il titolo negoziale, che siffatta attribuzione abbia contemplato, implica di verificare, nel rispetto dei criteri di ermeneutica applicabili, se, al…

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La caducazione di un titolo giudiziale provvisoriamente esecutivo legittima il debitore esecutato a promuovere un autonomo giudizio per la ripetizione dell’indebito

Cassazione civile, sez. III, sent. 26.02.2020 n. 14601. Presidente F. De Stefano – Estensore C. D’Arrigo “Nel caso di azione esecutiva intrapresa in forza di un titolo giudiziale provvisoriamente esecutivo, la caducazione dello stesso in epoca successiva alla fruttuosa conclusione dell’esecuzione forzata legittima il debitore che l’abbia subita a promuovere nei confronti del creditore procedente un autonomo giudizio per la ripetizione dell’indebito che, avendo ad oggetto un credito fondato su prova scritta, può assumere le forme del procedimento d’ingiunzione”. CASO Un professionista del settore edile chiedeva ed otteneva dal Tribunale di Rieti, nei confronti di un condominio sito nella zona del Terminillo (RI), un decreto ingiuntivo per spettanze professionali provvisoriamente esecutivo, per un importo complessivo pari ad euro 73.434,13. Il…

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Sulla possibilità di notificare telematicamente un atto giudiziario relativo ad un contenzioso estraneo all’attività professionale del destinatario, all’indirizzo pec risultante dai Pubblici Registri

“…Omissis… osservato che parte ricorrente ha chiesto rinvio per rinnovo della notifica autorizzando il ricorrente a notificare gli atti all’indirizzo pec, come reperito, in luogo della notifica ai sensi dell’articolo 143 cpc e rilevato che la detta autorizzazione appare allo stato preclusa dalla mancanza di prova di collegamento del rapporto negoziale oggetto di causa con l’attività professionale del resistente…Omissis” (Ordinanza Tribunale di Bologna 7.7.21, inedita) Com’è ormai ben noto a chi svolge la professione forense, a decorrere dal 31 gennaio 2012, quasi tutti gli atti riguardanti un processo civile possono essere notificati in proprio da qualsiasi avvocato che a) possegga una firma digitale in corso di validità; b) sia titolare di un indirizzo PEC censito nel REGINDE; c) sia munito…

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Danni causati da “distrazione” del conduttore a terzi: il locatore proprietario dell’appartamento non è responsabile in solido

Corte d’Appello di Salerno – Sezione II^ civile – Sentenza 30 giugno 2020 n. 801. “Ai fini della configurabilità della responsabilità ex art. 2051 c.c., è sufficiente la sussistenza del rapporto di custodia con la res che ha dato luogo all’evento lesivo; rapporto che postula l’effettivo potere sulla res, ossia la disponibilità giuridica e materiale della stessa che comporti il potere-dovere di intervento su di essa. In caso di locazione dell’immobile, si determina anche il trasferimento al conduttore della disponibilità del bene locato con conseguente obbligo di custodia dello stesso.”. CASO La vicenda in rassegna ha come protagonista il conduttore di un appartamento, reo di avere dimenticato il rubinetto dell’acqua aperto e comportato l’allagamento dell’appartamento condotto e di quello sottostante, adibito…

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Decreto di trasferimento dell’immobile a seguito di aggiudicazione e consegna aliud pro alio, rimedi endoesecutivi e processuali

Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza del 16 luglio 2021 n. 20331, Presidente D’Ascola, Relatore Picaroni «L’ammissione, dopo la conclusione dell’esecuzione e la scadenza dei termini per le relative opposizioni, di azioni volte a contrastare gli effetti dell’esecuzione stessa, sostanzialmente ponendoli nel nulla o limitandoli, è in contrasto sia con i principi ispiratori del sistema, sia con le regole specifiche relative ai modi e ai termini delle opposizioni esecutive. Il giudizio così espresso risulta conforme al principio enucleato dalla già richiamata pronuncia n.7708 del 2014, che ha introdotto una sorta di flessibilità del termine perentorio per attivare il rimedio enodesecutivo, al fine di adeguare la tutela dell’aggiudicatario effettivamente incolpevole in relazione alle peculiarità delle singole fattispecie di manifestazione o di percepibilità…

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Limiti alla sindacabilità delle delibere assembleari da parte del giudice di merito

Corte di Cassazione civile, sez. II, ordinanza del 2 dicembre 2020, Presidente D’Ascola, Estensore Scarpa “L’assemblea del condominio ha il potere di decidere le modalità concrete di utilizzazione dei beni comuni, nonché di modificare quelle in atto, anche revocando una o precedenti delibere, benché non impugnate da alcuno dei partecipanti e stabilendone liberamente gli effetti, sulla base di una rivalutazione – il cui sindacato è precluso al giudice di merito, se non nei limiti dell’eccesso di potere – dei dati ed apprezzamenti obiettivamente rivolti alla realizzazione degli interessi comuni ed alla buona gestione dell’amministrazione, non producendosi alcun autonomo diritto acquisito in capo ai condomini, ovvero ai terzi, soltanto per effetto ed in sede di esecuzione della precedente delibera. (Nella specie,…

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Impugnazione della sentenza di nullità del regolamento condominiale: negata la legittimazione al condomino che non abbia preso parte al grado di giudizio precedente

Cassazione civile, sez. VI, 10 marzo 2021, n. 6656. Presidente Lombardo, Estensore Scarpa Massima: “La sentenza che, come nella specie, dichiari la nullità di clausole del regolamento di condominio “contrattuale”, accogliendo la domanda proposta nei confronti dell’amministratore di condominio, privo al riguardo di legittimazione passiva, non può, perciò, essere appellata da uno o da alcuni singoli condomini (non essendo comunque idonea a fare stato nei confronti degli stessi, come invece nella fattispecie decisa da Cass. Sez. 2, 21/02/2017, n. 4436), seppur costoro siano, per quanto detto, gli effettivi titolari (dal lato attivo o passivo) del rapporto sostanziale dedotto in giudizio, alla stregua del principio generale che la legittimazione l’impugnazione, in genere, spetta, fatta eccezione per l’opposizione di terzo, solo a…

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Locazione e garanzie in termini di responsabilità precontrattuale e obbligo di buona fede

Cassazione civile, sez. VI, ordinanza n. 49 del 2021, Presidente Graziosi, Estensore Iannello “In tema di responsabilità precontrattuale, l’art. 1337 cod. civ. e l’art. 1338 cod. civ., che ne costituisce specificazione, mirando a tutelare nella fase precontrattuale il contraente di buona fede ingannato o fuorviato da una situazione apparente, non conforme a quella vera, e, comunque, dalla ignoranza della causa d’invalidità del contratto che gli è stata sottaciuta, presuppongono non solo la colpa di una parte nell’ignorare la causa di invalidità del contratto, ma anche la mancanza di colpa dell’altra parte nel confidare nella sua validità. Ne consegue che quando, in particolare, la causa di invalidità del negozio derivi da una norma imperativa o proibitiva di legge, o da altre…

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Per la configurabilità dell’utilizzatore/locatario come soggetto passivo d’imposta non è idonea la scrittura privata non autenticata, mentre è idoneo il riferimento ad altro atto avente data certa

Cassazione civile, sez. Tributaria, 12 aprile 2019, n. 17249. Presidente De Masi – Estensore Crolla Lo specifico richiamo dell’atto di cessione della posizione di locatario-utilizzatore del bene oggetto di tassazione in un contratto di compravendita concluso per atto pubblico è idoneo, ai sensi dell’articolo 2704 c.c., a determinare come “certa” la data della sottoscrizione della scrittura privata in questione che diventa in tal modo opponibile all’Ente impositore terzo ma solo a partire dalla data della stipula del secondo atto all’interno del quale e’ stata menzionata la scrittura privata non registrata. CASO La società S.r.l. impugnava dinnanzi alla Commissione Tributaria Provinciale di Roma l’avviso di accertamento emesso dall’Amministrazione di Roma Capitale per omesso versamento dell’imposta ICI relativamente all’anno 2006 in riferimento agli…

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