Procedimenti di cognizione e ADR

La nuova condizione di procedibilità ex art. 696 bis c.p.c. nelle controversie in materia di responsabilità medico-sanitaria

La legge n. 24 del 2017, mediante l’introduzione della condizione di procedibilità ex art. 696 bis c.p.c. in alternativa alla mediazione, rappresenta un tentativo, non del tutto convincente, di promuovere il c.d. case management delle controversie di responsabilità medico-sanitaria. Infatti, sebbene la riforma intenda valorizzare l’anima conciliativa dell’istituto, non offre un articolato che aggiunga al mero ostacolo della procedibilità una più accorta strutturazione del procedimento. Occorrerà, comunque, attendere le prime applicazioni giurisprudenziali per valutare gli effetti del potenziamento di questo strumento. Il 1° aprile 2017 è entrata in vigore la legge di riforma della responsabilità medico-sanitaria (l. n. 24 del 2017) che all’art. 8 introduce, per l’azione civile di risarcimento danni, l’ulteriore condizione di procedibilità della consulenza tecnica preventiva ai…

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Ordinanza di inammissibilità della c.d. Class Action. Questioni preliminari e natura del provvedimento che definisce il giudizio

Cassazione civile, Sezioni unite, 1 Febbraio 2017, n. 2610 – Amoroso Presidente – Petitti Relatore  Tutela Giurisdizionale-Diritto soggettivo- Domanda risarcitoria- Diritti individuali e omogenei -Azione di classe-Dichiarazione di inammissibilità-Ricorso per Cassazione ex art. 111 cost.-Ammissibilità-Esclusione Allorquando l’azione di classe di cui al D.Lgs. 6 settembre 2005, n. 206, art. 140 bis, sia stata dichiarata inammissibile con ordinanza adottata dalla corte d’appello in sede di reclamo  tale provvedimento non è impugnabile con ricorso straordinario ex art. 111 Cost., comma 7, in quanto non incide sui diritti soggettivi né degli appartenenti alla classe né del singolo proponente che può far valere il proprio diritto individuale al risarcimento del danno in via ordinaria. (1) Tutela Giurisdizionale-Diritto soggettivo- Domanda risarcitoria- Diritti individuali e omogenei-Azione di classe-Dichiarazione di inammissibilità-Riproponibilità-Limiti…

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Recenti chiarimenti della Cassazione in tema di opposizione a decreto di pagamento delle spese di giustizia

Cass. 10 gennaio 2017, n. 365 Pres. Manna – Rel. D’Ascola   [1] Patrocinio a spese dello stato – Liquidazione degli onorari – Opposizione – Poteri officiosi del giudice (D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, Disposizioni in materia di spesa giudiziaria, artt. 82, 84, 115, 170; D.leg. 1° settembre 2011, n. 150, Disposizioni complementari al codice di procedura civile in materia di riduzione e semplificazione dei procedimenti civili di cognizione, ai sensi dell’articolo 54 della legge 18 giugno 2009, n. 69, art. 15, comma 5°). Il giudice dell’opposizione al decreto di pagamento delle spese di giustizia deve chiedere a chi ha provveduto alla liquidazione i documenti e le informazioni necessari alla decisione, in quanto la locuzione «può chiedere», di cui…

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La sospensione del procuratore non sempre interrompe il processo. E attenzione a restituire il fascicolo…

Cass., 23 febbraio 2017, n. 4680 Impugnazioni civili – Omesso rilievo della temporanea sospensione del procuratore dall’albo – Interruzione del processo in assenza di attività processuale – Esclusione – Nullità della sentenza – Esclusione (Cod. proc. civ., artt. 301, 299 e 302)   [1] La sospensione del procuratore dall’albo non implica nullità della sentenza nel caso di mancato rilievo, da parte del giudice, della causa di interruzione se nella prima udienza successiva alla cessazione della sospensione l’avvocato ha ripreso l’esercizio del proprio ius postulandi, presentandosi all’udienza stabilita. Il principio è valido a condizione che la sospensione non incida nello svolgimento del processo. Gli effetti della sospensione, pertanto, dovranno prodursi in un arco temporale in cui non vi è stata alcuna…

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Oscillazioni giurisprudenziali sull’ambito applicativo del procedimento «sommario» per la liquidazione del compenso degli avvocati

Cass., Sez. VI-2, 11 gennaio 2017, n. 548 (ord.) Avvocato – Compenso professionale – Spese – Liquidazione – Sommario di cognizione (procedimento) – Contestazione del diritto – Mutamento del rito – Non applicabilità – Inammissibilità della domanda – Esclusione (Cod. proc. civ., art. 702 bis; d.leg. 1° settembre 2011, n. 150, art. 14; l. 13 giugno 1942, n. 794, art. 28). [1] Le controversie aventi ad oggetto la liquidazione delle spese, degli onorari e dei diritti vantati nei confronti del proprio cliente da parte dell’avvocato per prestazioni svolte nell’ambito di un processo civile, rientrano, anche qualora la domanda riguardi l’an della pretesa, nell’ambito di applicazione dell’art. 14 d.leg. 150/2011, senza possibilità per il giudice adito di disporre il mutamento di…

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Rifiuto per errore “fatale” di deposito telematico tempestivamente eseguito: anche il Tribunale di Torino esclude la decadenza in caso di rinnovazione fuori termine

[I] Trib. Torino, ord. 23 dicembre 2016 – Est. Sburlati Costituzione in giudizio – deposito telematico – errore “fatale” – comunicazione di rifiuto dell’atto successiva alla scadenza – rinnovazione del deposito – tempestività (D.L. 18.10.2012, n. 179 [conv. dalla L. 17.12.2012, n. 221], artt. 16-bis, commi 1-bis e 7 – C.p.c. artt. 153, comma 2, e 294 – D.M. 21.2.2011, n. 44, art. 13, comma 2) [II] Trib. Torino, ord. 10 febbraio 2017 – Est. Sburlati Produzioni documentali – deposito telematico – errore “fatale” – comunicazione di rifiuto successiva alla scadenza – rinnovazione del deposito – tempestività (D.L. 18.10.2012, n. 179 [conv. dalla L. 17.12.2012, n. 221], artt. 16-bis, commi 1-bis e 7 – C.p.c. artt. 153, comma 2, e…

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L’efficacia delle sentenze «a contenuto processuale»

1.Premessa –Le pronunce «a contenuto processuale», che cioè decidono una questione pregiudiziale di rito (giurisdizione, competenza, estinzione) hanno senz’altro efficacia vincolante all’interno del processo nel quale sono emesse: una volta esauriti i rimedi ordinari, queste decisioni passano in giudicato formale e non possono essere più ridiscusse. Più difficile dire se abbiano anche «efficacia esterna», cioè se siano in grado di vincolare il giudice di un diverso processo. Il problema ha evidente rilevanza pratica. Se definisce il giudizio, la decisione a contenuto processuale di regola non consuma l’azione, quindi le parti possono promuovere un nuovo giudizio uguale al precedente (quanto agli elementi di identificazione della causa); e può darsi che, anche qui, si riproponga la questione pregiudiziale di rito già decisa…

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Il regime delle spese di C.T.U. nel procedimento per A.T.P.

Cass. 10 gennaio 2017, n. 324 Istruzione preventiva – Accertamento tecnico preventivo – Consulente tecnico – Spese – Ricorso straordinario per cassazione – Ammissibilità (Cost., art. 111; cod. proc. civ., art. 696) Istruzione preventiva – Accertamento tecnico preventivo – Consulente tecnico – Spese (Cod. proc. civ., art. 696) [1] È ammissibile il ricorso straordinario per cassazione avverso la pronuncia sulla liquidazione delle spese relative al procedimento di accertamento tecnico preventivo di cui all’art. 696 c.p.c. [2] Le spese relative al procedimento di accertamento tecnico preventivo di cui all’art. 696 c.p.c. devono essere poste a carico del ricorrente in virtù del principio di anticipazione delle spese processuali, salvo poi confluire nel computo delle spese dell’eventuale giudizio di merito nel quale l’accertamento…

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Costituzionalmente legittimo l’art. 96 c.p.c., comma 3, nel prevedere una sanzione “punitiva” civile a favore della parte vittoriosa, anziché a favore dell’Erario

Corte Costituzionale, 23 giugno 2016, n. 152 –  Pres. Grossi, Est. Morelli Procedimento civile –  Spese giudiziali civili –  Condanna del soccombente – Lite temeraria – Somma equitativamente determinata a favore della parte vincitrice – Non manifesta irragionevolezza della mancata devoluzione della somma aell’Erario – Discrezionalità del legislatore (Cost. artt. 3, 24 e 111; C.p.c. artt. 96) [1]  E’ infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 96, terzo comma, c.p.c., sollevata in riferimento agli artt. 3, 24 e 111 della Costituzione, in quanto non è da ritenersi manifestamente irragionevole la scelta del legislatore che identifica nella parte vittoriosa, anziché nell’Erario, il beneficiario della somma liquidabile a titolo sanzionatorio (Rigetta, Trib. Firenze, Ord. 16 dicembre 2014) (Massima Redazionale, 2017) CASO [1]…

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L’azione popolare per l’ineleggibilità del Sindaco di Roma

Trib. Roma, ord. 17 gennaio 2017 [1] Elezioni – Eleggibilità, ineleggibilità e incompatibilità, sindaco – Azione popolare – Legittimazione ad agire – Interesse ad agire (D. leg. 18 agosto 2000 n. 267, testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, art. 70). [2] Elezioni – Eleggibilità, ineleggibilità e incompatibilità, sindaco – Tassatività – Analogia – Esclusione (D. leg. 18 agosto 2000 n. 267, art. 60). [3] Elezioni – Procedimento civile – Azione popolare – Azione di accertamento della nullità – Inammissibilità (Cod. civ., art. 1421; d. leg. 18 agosto 2000 n. 267, art. 70; d. leg. 1° settembre 2011 n. 150, disposizioni complementari al codice di procedura civile in materia di riduzione e semplificazione dei procedimenti civili di cognizione, ai…

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