PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

L’accettazione di eredità con beneficio d’inventario e le sue conseguenze nel processo esecutivo

Esecuzione forzata – Successione ereditaria – Erede puro e semplice – Accettazione  con beneficio d’inventario – Decadenza dal beneficio – Eccezioni – Onere della prova – Creditori del de cuius (C.c., artt. 458, 459, 470, 474, 484, 485, 487, 489, 490, 499, 505, 507, 508, 2697; c.p.c., artt. 96, 474 ss., 633, 645 ) Cass. civ., Sez. II, 26 marzo 2018, n. 7477 – Pres. Manna – Rel. Scarpa; Cass. civ., Sez. II, 12 aprile 2018, n. 9099 – Pres. Manna – Rel. Scarpa. [1] L’art. 484 c.c., che disciplina l’accettazione col beneficio d’inventario – la quale si fa mediante dichiarazione preceduta o seguita dall’inventario – delinea una fattispecie a formazione progressiva, per la cui realizzazione i due adempimenti sono…

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Convalida dello sfratto per morosità e mediazione

Trib. Busto Arsizio 20 marzo 2018 Sfratto (procedimento per la convalida) – Opposizione dell’intimato – Mediazione – Obblighi del locatore – Rilascio (modalità e provvedimenti per il) – (art. 111 Cost.; art. 667 c.p.c.; art. 5-bis d.leg. 4 marzo 2010, n. 28) [1] Nel procedimento di convalida di sfratto per morosità l’onere di attivare la procedura di mediazione obbligatoria prevista spetta all’intimante. CASO [1] In un procedimento di convalida di sfratto per morosità l’intimato proponeva opposizione. Il giudice disponeva il mutamento del rito con ordinanza ex art. 667 c.p.c. Il giudizio, quindi, proseguiva nelle forme del c.d. rito locatizio. Nessuna delle parti, però, attivava la procedura di mediazione obbligatoria prevista dal d.leg. 28/2010. SOLUZIONE [1] Il Giudice riscontrava d’ufficio la…

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Sulla censura in appello del vizio di omessa pronuncia

Cass., Sez. VI-2, 2 maggio 2018, n. 10406 – Pres. Manna – Est. Falaschi Impugnazioni civili – Appello – Omessa pronuncia sulla domanda – Riproposizione – Sufficienza – Esclusione – Motivo specifico di impugnazione –Necessità (Cod. proc. civ., artt. 112, 329, co. 2, 342, 343, 346)  [1] Il vizio di omessa pronuncia deve costituire oggetto di un puntuale motivo di appello, mediante il quale si segnali l’errore commesso dal giudice di primo grado, sebbene la specificazione delle ragioni poste a suo fondamento si esaurisca nell’evidenziare la mancata adozione di una decisione sulla domanda proposta.  CASO [1] Tizia domandava la divisione giudiziale di un terreno, chiedendo inoltre che fosse ordinata la demolizione di un capannone industriale ivi costruito dal fratello Caio….

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Responsabilità aggravata: l’art. 96 c.p.c., 3° comma, c.p.c. ha natura sanzionatoria

Cassazione, ordinanza, 21 febbraio 2018, n. 4136 – Pres. Amendola – Est. Graziosi Abuso del processo ­- Spese giudiziali civili – Responsabilita’ processuale aggravata – Elemento soggettivo – Mala fede o colpa grave ­-  Danno punitivo – Sanzione civile punitiva. (Cost., artt. 2, 24, 111; cod. civ., art. 1175; cod. proc. civ., art. 96) [1] La norma di cui all’art. 96 c.p.c., 3° comma, ha natura non intrinsecamente difforme dal danno punitivo ed è posta a presidio contro l’abuso dei diritti processuali e del corretto funzionamento del sistema processuale, ai sensi dell‘art. 111 c.p.c., 2° comma. Il processo, infatti, è uno strumento collettivo che non può essere utilizzato con modalità che contrastino l’obbligo di solidarietà imposto dall’art. 2 Cost., ovvero…

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Limiti esterni della giurisdizione, denegata giustizia, effettività della tutela giurisdizionale

Abstract In una recente pronuncia, le Sezioni Unite (Cass., civ., s.u., sentenza 29 dicembre 2017, n. 31226 – Pres. Amoroso, Est. De Chiara) sono tornate sul concetto di limite “esterno” della giurisdizione, la cui violazione da parte del Consiglio di Stato o della Corte dei Conti può essere sottoposta al vaglio della Cassazione ai sensi dell’art. 111 Cost. La sentenza offre lo spunto per una breve analisi del tema del controllo della Suprema Corte sui c.d. “limiti esterni” della giurisdizione del Giudice Amministrativo in tema di appalti pubblici e per una ricostruzione della nozione di vizio di difetto giurisdizione così come evolutivamente interpretata dalla giurisprudenza. Ricorso in Cassazione per motivi inerenti alla giurisdizione. Il caso oggetto di una recente pronuncia…

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L’ordinanza di chiusura anticipata del processo esecutivo per infruttuosità della vendita è impugnabile con opposizione agli atti esecutivi e non con ricorso straordinario per Cassazione ex art. 111 Costituzione

Cass. Civ., sez. VI, 28 marzo 2018, n. 7754; Pres. Frasca; Rel. Scoditti. Espropriazione – Espropriazione immobiliare – Infruttuosità della vendita – Chiusura anticipata del processo esecutivo – Ordinanza – Impugnazione – Opposizione agli atti esecutivi – Reclamo – Ricorso straordinario per cassazione (Cod. proc. civ., artt. 532, 586, 617, 630; Cod. proc. civ. disp. att., art. 164 bis; Cost. art. 111; d.l. 12 settembre 2014, n. 132, art. 19; l. 10 novembre 2014, n. 162) [1] L’ordinanza di chiusura anticipata del processo esecutivo per infruttuosità della vendita non è un provvedimento definitivo ricorribile in cassazione ex art. 111 Cost. poiché è impugnabile con l’opposizione agli atti esecutivi. CASO [1] Un debitore propone istanza di chiusura anticipata della procedura esecutiva…

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Il “progetto esecuzioni” della Cassazione: l’individuazione delle modalità di avvio del giudizio di divisione incidentale

Lo scorso aprile la terza sezione civile della Corte di cassazione ha dato avvio al “progetto esecuzioni”. Si tratta di un “progetto” che ambisce ad esaltare la funzione nomofilattica della Suprema Corte (art. 65 ord. giud.): siccome spiega la relativa comunicazione “è precipuo compito della Corte di cassazione fornire un’interpretazione che, oltre a essere nomofilattica, consenta immediatamente ai giudici di merito di orientare le prassi e le proprie decisioni, evitando che il giudice di legittimità sia chiamato a esprimersi sulle questioni a distanza di anni e, cioè, con un intervento non più rispondente ad esigenze attuali”. All’uopo il “gruppo di lavoro” ad esso deputato – esplicita altresì l’indicata comunicazione – dovrà procedere all’individuazione “delle controversie che presentano particolare rilevanza nomofilattica”…

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I giudizi sulla determinazione dello Stato competente per la protezione internazionale si propongono dinanzi al giudice ordinario

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, ordinanza 30 marzo 2018, n. 8044; Pres. Rordorf, Rel. Acierno, Straniero – Ingresso e soggiorno – Protezione internazionale (controversie in materia di) –Provvedimenti di trasferimento – Giurisdizione giudice ordinario (Cost., art. 2, 10; Cod. proc. civ., art. 1; d.lgs. 28 gennaio 2008, n. 25, art. 3; regolamento 26 giugno 2013 n. 604 del parlamento europeo e del consiglio, art. 3, 20). [1] Compete al giudice ordinario, e non al giudice amministrativo, anche nella disciplina anteriore al comma 3 bis dell’art. 3 d.leg. 25/2008, introdotto dal d.l. 13/2007, conv. con modif. in l. 46/2017, la giurisdizione sul provvedimento dell’Unità Dublino del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno, dichiarativo dell’incompetenza dello Stato italiano…

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L’esposizione sommaria dei fatti della causa ex art. 366, comma 1, n. 3, c.p.c.

Cass. civ., sez. II, ord. 3 maggio 2018, n. 10493 – Pres. Manna – Rel. Bellini Impugnazioni – Ricorso per cassazione – Contenuto del ricorso – Esposizione sommaria dei fatti della causa – Sommarietà dell’esposizione – Eccesso di esposizione (Cod. proc. civ., art. 366, comma1, n.3) Il ricorso per cassazione deve contenere, a pena di inammissibilità, l’esposizione sommaria dei fatti della causa ex art. 366, comma 1, n. 3, c.p.c. La pedissequa riproduzione dell’intero contenuto degli atti processuali dei precedenti gradi di giudizio è, per un verso del tutto superflua e, per altro verso, inidonea a soddisfare la necessità della sintetica esposizione dei fatti secondo quanto richiesto dalla norma sopra indicata. CASO In un giudizio di cassazione, i ricorrenti depositavano…

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Ancora sul valore probatorio della Ricevuta di Avvenuta Consegna del messaggio PEC recante la notifica telematica di un atto giudiziario

Cass. civ., Sez. VI – 1, ord., 1° marzo 2018, n. 4789 – Pres. Campanile – Rel. Ferro Notificazioni in materia civile – Con modalità telematica – Posta elettronica certificata – Ricevuta di avvenuta consegna – Valore probatorio (cod. civ., art. 2699; l. 21 gennaio 1994, n. 53, artt. 1, 3 bis e 6; d.l. 18 ottobre 2012, n. 179 [conv. l. 17 dicembre 2012, n. 221], art. 16; d.p.r. 11 febbraio 2005, n. 68, artt. 6 e 14; d.lg. 7 marzo 2005, n. 82, artt. 2, 45 e 48; d.m. 21 febbraio 2011, n. 44, art. 18; d.lg. 22 luglio 1999, n. 261, art. 18; d.p.c.m. 22 febbraio 2013, art. 41) [1] Nei procedimenti giudiziari civili la ricevuta di avvenuta…

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