Esecuzione forzata

Espropriazione forzata e responsabilità processuale aggravata ex art. 96 cod. proc. civ.

L’articolo esamina l’istituto della responsabilità aggravata e, in particolare, i primi due commi dell’art. 96 cod. proc. civ. e le pronunce giurisprudenziali più rilevanti in materia. Vengono analizzate alcune ipotesi di responsabilità aggravata che possono verificarsi nell’ambito della fase esecutiva, nonché il discusso argomento della individuazione del giudice competente a pronunziarsi in merito alla domanda di condanna al risarcimento dei danni ex art. 96 cod. proc. civ.  Indice sommario: 1. Premessa – 2. La natura della responsabilità processuale aggravata e il rapporto con l’art. 2043 cod. civ. – 3. L’art. 96, I comma, cod. proc. civ. o responsabilità “per lite temeraria” – 4. L’art. 96, II comma: esecuzione forzata illegittima e iscrizione di ipoteca – 5. Il giudice competente a…

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Il regime delle vendite (forzate) nella procedura di liquidazione di cui alla legge n. 3 del 2012

Trib. Velletri, ord. 16 novembre 2017– rel. F. Aratari Proposta di liquidazione – Sussistenza di beni commerciabili – Attuazione delle vendite ad opera del liquidatore – Necessità del decreto di trasferimento – Esclusione – Mancato versamento somme per accertamento conformità – Rigetto dell’istanza (L. n. 3 del 2012, art. 14 ter) [1] Nella procedura di liquidazione le vendite sono attuate direttamente dal liquidatore e non occorre che il giudice emetta il decreto di trasferimento. Pertanto, in caso di mancato versamento dell’importo necessario al completamento dell’accertamento di conformità, il giudice rigetta l’istanza, stante l’incommerciabilità dell’unico bene messo a disposizione dei creditori. CASO Davanti al Tribunale di Velletri, il debitore proponeva, con l’ausilio dell’organismo di composizione della crisi, ricorso per la procedura…

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Sul riparto dell’onere probatorio nel «nuovo» giudizio di accertamento dell’obbligo del debitor debitoris

Trib. Monza, Sez. III, 17 luglio 2017 (ord.) [1] Espropriazione forzata presso terzi – Accertamento dell’obbligo del terzo – Identificazione del credito pignorato – Onere della prova – Creditore procedente –Sussiste (C.p.c., art. 549) [1] L’onere della prova circa la sussistenza o gli elementi di esatta identificazione del credito pignorato nell’ambito del giudizio di accertamento dell’obbligo del debitor debitoris grava sul creditore procedente.  CASO [1] La società M. s.r.l. pignorava le somme e i crediti dovuti dallo Stato italiano alla società G.B.C. – e, tramite la stessa, alla Libia – in forza di un titolo esecutivo vantato dalla creditrice nei confronti della predetta società di diritto libico. A fronte della mancata comparizione del terzo a rendere la dichiarazione, la M….

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La qualificazione generica degli interessi comminati nel titolo esecutivo giudiziale in termini di “legali” o “di legge” rende dovuti solo gli interessi di cui all’art. 1284 c.c.

Cass. civ. Sez. III, 27-09-2017, n. 22457 (sent.) – Pres. Vivaldi – rel. D’Arrigo – P.M. Soldi (conf.) Esecuzione forzata – Opposizioni – Titolo esecutivo giudiziale – Omessa indicazione della specie di interessi legali liquidati nel titolo – Interpretazione in sede esecutiva – Debenza dei soli interessi di cui all’art. 1284 c.c. – Necessità – Fondamento – Integrazione o correzione del titolo da parte del giudice dell’opposizione ex art. 615 c.p.c. – Esclusione (artt. 1284 c.c. – 615 c.p.c.) [1] Ove il giudice della cognizione abbia qualificato genericamente gli interessi comminati come “legali” o “di legge”, omettendo di precisare quale specie di interessi legali stia applicando, si devono ritenere liquidati soltanto gli interessi di cui all’art.1284 c.c., posta la portata…

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Omessa specificazione nel precetto della quota millesimale del debito: nel giudizio di opposizione all’esecuzione spetta al condomino la prova della relativa misura

Cass., Sez. III, 18 luglio 2017, n. 22856 – Pres. Vivaldi – rel. Tatangelo Condominio – Singoli condomini – Obbligazioni solidali – Obbligazioni pro quota – Esecuzione forzata – Opposizione a precetto – Onere della prova (artt. 268, 474, 615 c.p.c.; artt. 1131, 2697 c.c.) [1] Laddove il creditore del condominio proceda per il totale dell’importo portato dal titolo nei confronti di un solo condomino od ometta di specificare qual è la quota del debito spettante al condomino, implicitamente allegando una responsabilità dell’intimato per l’intero ammontare dell’obbligazione, quest’ultimo potrà opporsi all’esecuzione contestando di non essere affatto condomino, ovvero eccependo che la sua quota millesimale è inferiore a quella esplicitamente o implicitamente allegata dal creditore; nel primo caso, l’onere di provare…

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La vendita forzata telematica e il Portale delle Vendite Pubbliche

1.- Le vendite telematiche, fino a poco tempo fa previste unicamente sulla carta, sono ormai divenute realtà e con esse gli operatori di giustizia devono fare inevitabilmente i conti. Già con il d.l. 29 dicembre 2009 n. 193, convertito in l. 22 febbraio 2010 n. 24, il legislatore aveva previsto la possibilità per il g.e. di stabilire nell’ordinanza di vendita che il versamento della cauzione, la presentazione delle offerte, lo svolgimento della gara tra gli offerenti e, nei casi previsti, l’incanto, nonché il pagamento del prezzo, fossero effettuati con modalità telematiche, rinviando ad un apposito un decreto ministeriale le regole tecnico-operative per lo svolgimento della vendita (art. 161-ter disp. att. c.p.c.); successivamente, con il d.m. 26 febbraio 2015 n. 32…

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Il limite del pregiudizio all’economia nazionale nell’esecuzione degli obblighi di fare

Cass. civ., Sez. II, 31 ottobre 2017 n. 25890 (sentenza) – Pres. Bianchini – rel. Grasso Esecuzione forzata – Obblighi di fare e di non fare – Violazione delle norme sulle distanze tra edifici – Spostamento della costruzione a distanza legale – Limiti all’esecuzione forzata ex art. 2933, comma 2, c.c. (Art. 2933 c.c.) [1] L’art. 2933, secondo comma, c.c. che limita l’esecuzione forzata degli obblighi di non fare, vietando la distruzione della cosa che sia di pregiudizio all’economia nazionale, si riferisce alle sole fonti di produzione o di distribuzione della ricchezza dell’intero Paese e, pertanto, non è invocabile per evitare lo spostamento di una costruzione alla distanza prescritta dalle norme in materia, comportando, invece, la persistenza di detta costruzione…

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Il rilascio dell’immobile non determina la cessazione della materia del contendere dell’opposizione all’esecuzione

Cass. civ., Sez. VI-3, 7 luglio 2017, n. 20924; Pres. Amendola; Est. Tatangelo. Esecuzione forzata – Esecuzione per rilascio – In genere – Opposizione all’esecuzione – Conclusione della procedura esecutiva con rilascio dell’immobile – Cessazione della materia del contendere del giudizio di opposizione – Esclusione – Fondamento – Conseguenze (cod. proc. civ., artt. 100, 608, 615, 624). [1] La conclusione del procedimento di esecuzione in forma specifica mediante il rilascio dell’immobile da parte dell’esecutato, anche se avvenuto spontaneamente, ma non in base ad un accordo con il creditore procedente, non determina la cessazione della materia del contendere del giudizio di opposizione all’esecuzione nel frattempo proposta, il cui accoglimento, al contrario, comporta la caducazione degli atti esecutivi e il sorgere del…

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La legittimazione del creditore pignorante ad agire per la divisione della quota del debitore esecutato

Trib. Torre Annunziata, 20 luglio 2016 (sent.) – Giudice unico, Michele Di Martino Divisione endoesecutiva – Legittimazione ad agire – Accettazione tacita dell’eredità (c.p.c. artt. 601 ss.; 784 ss.; c.c. art. 485) [1] Prima di procedere con la domanda di divisione endoesecutiva non è obbligatorio il tentativo di mediazione. Quando il processo di divisione è lo sviluppo del procedimento di esecuzione su di una quota indivisa, il giudizio si svolge davanti al giudice dell’esecuzione, che per l’occasione assurge al ruolo di giudice della cognizione. Da un lato, i due procedimenti rimangono autonomi, perché soggettivamente e oggettivamente distinti; dall’altro, Il creditore pignorante ha legittimazione ad agire per la divisione se ha la qualità di creditore di un condomino. In caso di…

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Difetto di legittimazione nell’intervento senza titolo: sospensione soggettiva o accantonamento delle somme?

Trib. Monza,  12 dicembre 2017, G.e. dott. A. Crivelli Intervento fondato su sequestro conservativo – Mancata introduzione del giudizio di merito – Sospensione soggettiva parziale – Esclusione – Accantonamento – Legittimità (C.p.c.., artt. 499, 512, 617, 618, 669 novies) Qualora il creditore sequestrante abbia depositato ricorso per intervento non titolato ed omesso di introdurre nei termini il giudizio di merito, il giudice dell’esecuzione può rilevare il difetto di legittimazione anche ex officio, con conseguente facoltà delle parti di opporre il relativo provvedimento ai sensi dell’art. 617 c.p.c. I poteri previsti dall’art. 618, 2° co., c.p.c. in capo al giudice dell’esecuzione prevalgano sulla declaratoria di improcedibilità per difetto di legittimazione; pertanto il giudice può disporre l’accantonamento della porzione di ricavato astrattamente…

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