Esecuzione forzata

Erronea dichiarazione del terzo pignorato: modalità di impugnazione e limiti della modifica della dichiarazione già resa

Cass. civ. Sez. III, Sent., (ud. 18-04-2018) 26-02-2019, n. 5489- Pres. Vivaldi, Rel. Rubino MASSIMA In tema di espropriazione presso terzi, il terzo pignorato che si avveda dell’erroneità della dichiarazione resa ai sensi dell’art. 547 c.p.c. può farla valere mediante opposizione agli atti esecutivi, ai sensi dell’art. 617 c.p.c., avverso l’ordinanza di assegnazione del credito emessa ex art. 553 c.p.c., a condizione che abbia tempestivamente emendato, mediante revoca o rettifica, la dichiarazione ritenuta affetta da errore e il giudice dell’esecuzione abbia, ciò non di meno, disposto l’assegnazione. CASO Il Ministero dell’Ambiente e tutela del Territorio ed i principali enti territoriali campani avevano sottoscritto un accordo di programma con la società (OMISSIS) per la realizzazione di un piano di completamento della…

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La competenza per valore nell’opposizione di merito endoesecutiva e l’incidenza dei pagamenti parziali successivi al precetto

Cassazione civile sez. III, 15/02/2019, ord. n. 4530; Pres. Armano; Rel. D’Arrigo Esecuzione forzata – Opposizione all’esecuzione successiva al pignoramento – Competenza per valore – Credito per il quale è stato intimato il precetto – Pagamenti parziali riconosciuti dal creditore – Riduzione del credito – Incidenza sulla competenza per valore in relazione al giudizio di merito sull’opposizione all’esecuzione endoesecutiva (artt. 17, 615, 616 cod. proc. civ.)  MASSIMA In materia di opposizione ad esecuzione forzata, quando l’esecuzione sia già iniziata, l’individuazione del giudice competente per valore per il giudizio di merito deve essere effettuata, in applicazione dell’art. 17 c.p.c., sulla base del credito per cui si procede, che corrisponde a quello che risulta dal titolo esecutivo e per il quale è…

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Domanda riconvenzionale (inammissibile) e reconventio reconventionis (ammissibile) del creditore opposto nell’opposizione a decreto ingiuntivo

Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo solo l’opponente, sostanzialmente convenuto, può proporre domande riconvenzionali, mentre l’opposto, sostanzialmente attore, non può proporre domande diverse da quelle fatte valere con l’ingiunzione, in quanto nell’ordinario procedimento che si instaura a seguito della citazione in opposizione, dal momento che le parti processuali sono invertite e l’opposto è l’attore sostanziale cui è certamente permesso di precisare e modificare la domanda, purché ciò non comporti un’inammissibile mutatio. Ammettere una riconvenzionale da parte dell’opposto, anche se dipendente dal titolo dedotto in giudizio, significherebbe eludere il divieto di mutatio libelli. Un consolidato orientamento di legittimità esclude la possibilità per l’opposto di proporre domande riconvenzionali. Tale assunto si basa sulla considerazione per cui nel giudizio di opposizione a…

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Esecuzione forzata per rilascio di immobile e opposizione ordinaria di terzo ex art. 404, comma 1, c.p.c., che vanti un diritto incompatibile con quello azionato dal creditore in executivis

Cassazione civile, Sez. III, Sentenza 20 novembre 2018, n. 29850. Pres. Vivaldi, Estensore Porreca Esecuzione forzata – Esecuzione per consegna o rilascio – Terzo titolare di un diritto incompatibile con quello del procedente – Mezzo di tutela azionabile – Opposizione di terzo all’esecuzione ex art. 619 c.p.c. – Inammissibilità – Opposizione ordinaria di terzo ex art. 404, comma 1, c.p.c. – Ammissibilità MASSIMA L’ordine contenuto in una pronuncia di condanna al rilascio d’immobile spiega efficacia nei confronti, non solo del destinatario della relativa statuizione, ma anche di chiunque si trovi a disporre del bene nel momento in cui la pronuncia stessa venga coattivamente eseguita, mentre il terzo che, come il proprietario possessore del bene, deduca un’incompatibilità fattuale giuridicamente rilevante con…

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Mancanza della formula esecutiva, opposizione agli atti esecutivi, sentenza inappellabile e “nullità innocua”

Cassazione civile, Sez. III, 12 febbraio 2019, n. 3967, Pres. Vivaldi, Est. D’Arrigo Esecuzione forzata – Mancata spedizione del titolo in forma esecutiva – Nullità – Sussiste – Opposizione agli atti esecutivi ex art. 617, comma 1, c.p.c. – Sanatoria del vizio – Non sussiste – Allegazione del concreto pregiudizio – Necessità – Mancata allegazione – Difetto di interesse ad agire – Inammissibilità dell’opposizione – Sussiste (Cod. Proc. Civ., artt. 100, 156, 475, 479, 617, 618) MASSIMA L’omessa spedizione in forma esecutiva della copia del titolo esecutivo rilasciata al creditore e da questi notificata al debitore determina una irregolarità formale del titolo medesimo, che deve essere denunciata nelle forme e nei termini di cui all’art. 617, primo comma, cod. proc….

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È ammissibile il regolamento di giurisdizione proposto da un convenuto residente in Italia in un giudizio di opposizione a d.i. in presenza di una clausola compromissoria di arbitrato estero

Cass. civ. Sez. Unite, ord., 21 settembre 2018, n. 22433, Pres. Schirò, Rel. Cirillo Regolamento preventivo di giurisdizione – Arbitrato estero – Clausola compromissoria – Opposizione a decreto ingiuntivo – art. 41 c.p.c. – 218/1995 – MASSIME Il regolamento preventivo di giurisdizione è ammissibile anche in pendenza del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, poiché l’adozione del provvedimento monitorio non costituisce decisione nel merito ai sensi dell’art. 41 c.p.c. Nel vigente sistema di diritto internazionale privato disciplinato dalla l. n. 218 del 1995, l’istanza di regolamento preventivo di giurisdizione proposta dal convenuto residente o domiciliato in Italia è sempre ammissibile, purché l’istante dimostri l’esistenza di uno specifico interesse a ricorrere a questo specifico strumento al fine di escludere la giurisdizione…

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Solo l’adempimento del terzo debitor debitoris produce effetto satisfattivo della pretesa del creditore assegnatario del credito pignorato

Cass. civ. Sez. III, Ord., (ud. 18-10-2018) 29-11-2018, n. 30862  Presidente Vivaldi R. – Relatore Iannello E. Secondo un principio incontrastato, con l’assegnazione del credito, in quanto disposta in pagamento salvo esazione ai sensi dell’art. 553 c.p.c., non opera l’immediata estinzione del credito per cui si è proceduto in via esecutiva, la quale resta assoggettata alla condizione sospensiva del pagamento che il terzo assegnato esegua al creditore assegnatario (art. 2928 c.c.), evento con il quale si realizza il duplice effetto estintivo del debito del debitor debitoris nei confronti del debitore esecutato e del debito di quest’ultimo verso il creditore assegnatario. CASO L’istituto di credito conveniva in giudizio una compagnia aerea a tutela delle ragioni del proprio credito, derivanti dal saldo…

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Le opposizioni endoesecutive sono strutturalmente e necessariamente bifasiche, ma il procedimento è comunque unico ai fini della litispendenza

La Cassazione, con la pronuncia n. 25170 dell’11 ottobre 2018, ha chiarito che le opposizioni esecutive hanno una struttura bifasica necessaria e che, pertanto, la prima fase sommaria è necessaria ed ineludibile, pena l’inammissibilità della successiva fase a cognizione piena. Rimane, tuttavia, la necessità, a particolari fini, di considerare queste due fasi come parti di un unico procedimento. Con la sentenza n. 25170 dell’11 ottobre 2018 della Terza Sezione Civile, la Corte di cassazione aggiunge un nuovo tassello al tema della natura bifasica delle opposizioni esecutive. Come noto, sia l’opposizione all’esecuzione di cui all’art. 615 c.p.c. sia l’opposizione agli atti esecutivi di cui al successivo art. 617 c.p.c. sia, infine, l’opposizione di terzo ex art. 619 c.p.c. danno vita a…

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Continenza tra opposizione agli atti esecutivi avverso l’ordinanza di assegnazione del credito pignorato e domanda, monitoriamente proposta, per la restituzione delle somme percette a seguito di ordinanza di assegnazione

Cassazione civile, Sez. III, Ordinanza 21 dicembre 2018, n. 33180. Pres. Frasca, Estensore Tatangelo Competenza civile – Giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo per la restituzione della somma percetta a seguito di assegnazione del credito pignorato – Giudizio di opposizione agli atti esecutivi avverso l’ordinanza di assegnazione – Continenza di cause. CASO Una società di diritto inglese aveva promosso un procedimento di espropriazione forzata presso terzi dinanzi al Tribunale di Aosta, notificando al debitore esecutato il pignoramento dei crediti a qualunque titolo vantati verso la banca terza pignorata. Spiegava intervento una creditrice, la quale otteneva l’assegnazione dei crediti pignorati con ordinanza del G.E. impugnata dalla società pignorante ai sensi del combinato disposto degli artt. 549 e 617 c.p.c., rivendicando per…

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La determinazione delle distanze legali da ripristinare è determinata dal giudice dell’esecuzione dell’obbligo di fare ex art 612 c.p.c.

Cassazione civile, Sez. II, Ord., (ud. 20-04-2018) 28-11-2018, n. 30761, Presidente Orilia, Relatore Falaschi Ove sia realizzata una costruzione in violazione delle distanze o dei confini, la riconosciuta illegittimità della stessa non ne comporta necessariamente la demolizione integrale, ma, unicamente, la riduzione entro i limiti di legge, con demolizione delle sole parti che superano tali limiti. Ne consegue che, nell’ipotesi in cui venga ordinata la demolizione della costruzione illegittima, senza specificare l’esatta misura della inosservanza di distanze o confini, il relativo accertamento può essere effettuato esclusivamente dal giudice dell’esecuzione, nell’esercizio dei poteri previsti dall’ art. 612 c.p.c. CASO La fattispecie ha ad oggetto la violazione delle distanze legali tra costruzioni. In primo grado il Tribunale di Parma condannava i convenuti…

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