FAMIGLIA E SUCCESSIONE

Fondo patrimoniale: sottrazione fraudolenta solo con prova di idoneità

A fronte di un fondo patrimoniale costituito per far fronte ai bisogni della famiglia, è necessario accertare, ai fini della sussistenza del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte di cui all’articolo 11 D.Lgs. 74/2000, che nell’operazione posta in essere sussistano tutti gli elementi costitutivi della fattispecie incriminatrice. È questo il principio sancito dalla Corte di Cassazione con sentenza n. 47827 del 17 ottobre 2017. Nel caso di specie, all’imputata veniva contestato il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, poiché aveva costituito un fondo patrimoniale ex articolo 167 cod. civ., ritenuto idoneo a sottrarre il patrimonio della stessa alla garanzia di adempimento del debito contratto con l’Amministrazione finanziaria. A seguito di condanna sia in primo che in secondo grado, l’imputata proponeva ricorso per cassazione, eccependo segnatamente la violazione di legge e…

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Diritto successorio

I incontro Apertura della successione e acquisto dell’eredità L’apertura della successione. Vocazione e delazione. I c.d. “chiamati ulteriori” La capacità a succedere. I nascituri L’indegnità a succedere. La riabilitazione dell’indegno Successione a titolo particolare e a titolo universale Le fonti della successione. Successione legittima, testamentaria e necessaria Il divieto dei patti successori Il negozio testamentario. Regole formali e principi sostanziali Contenuto patrimoniale e non patrimoniale del testamento L’invalidità del testamento e la sua confermabilità. Nullità, annullabilità e “inesistenza” L’impugnazione del testamento olografo Il testamento pubblico e l’incapacità naturale Il testamento come negozio necessariamente revocabile. Revoca (espressa, tacita e legale) e revoca della revoca Accettazione e rinuncia dell’eredità Acquisto dell’eredità e del legato I legati ex lege L’eredità giacente L’accettazione dell’eredità…

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La successione nei contratti relativi all’azienda

Rispetto alla disciplina ordinaria in tema di cessione di contratti (articoli 1406 e seguenti cod. civ.), quando il trasferimento si perfeziona nell’ambito di un’operazione di cessione d’azienda, scontrandosi con l’esigenza di preservare la continuità dei rapporti negoziali tramite i quali si esplica l’attività di impresa, l’articolo 2558 cod. civ. limita la possibilità del contraente ceduto di opporsi alla cessione. In linea generale, infatti, salvo diversa pattuizione, l’acquirente dell’azienda subentra: nei contratti stipulati per l’esercizio della stessa, dovendo sussistere un nesso specifico tra contratti e azienda, che non abbiano carattere personale, ossia che non siano stipulati con riferimento alla persona fisica titolare dell’azienda, come ad esempio l’associazione in partecipazione, contratto caratterizzato da un rapporto di fiducia personale tra associante ed associato. Se il contratto ha natura personale il…

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Diritto successorio

PROGRAMMA I incontro APERTURA DELLA SUCCESSIONE E ACQUISTO DELL’EREDITÀ L’apertura della successione. Vocazione e delazione. I c.d. “chiamati ulteriori” La capacità a succedere. I nascituri L’indegnità a succedere. La riabilitazione dell’indegno Successione a titolo particolare e a titolo universale Le fonti della successione. Successione legittima, testamentaria e necessaria Il divieto dei patti successori Il negozio testamentario. Regole formali e principi sostanziali. Contenuto patrimoniale e non patrimoniale del testamento L’invalidità del testamento e la sua confermabilità. Nullità, annullabilità e “inesistenza” L’impugnazione del testamento olografo Il testamento pubblico e l’incapacità naturale Il testamento come negozio necessariamente revocabile. Revoca (espressa, tacita e legale) e revoca della revoca Accettazione e rinuncia dell’eredità. Acquisto dell’eredità e del legato. I legati ex lege L’eredità giacente L’accettazione…

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Anche per la donazione di valori mobiliari serve l’atto pubblico

Il trasferimento di valori mobiliari per spirito di liberalità realizzato a mezzo banca, attraverso l’esecuzione di un ordine di bancogiro, non rientra tra le donazioni indirette, ma configura una donazione tipica ad esecuzione indiretta, con la conseguenza che per tale operazione è necessaria la stipulazione dell’atto pubblico di donazione tra beneficiante e beneficiario, salvo che ricorra l’ipotesi della donazione di modico valore. È questo il principio sancito dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite con sentenza n. 18725 del 27 luglio 2017. La vicenda trae origine da un trasferimento di strumenti finanziari, di cospicuo valore, depositati su un conto bancario, eseguito a titolo di liberalità in favore di un terzo in virtù di un ordine in tal senso impartito alla banca dal titolare del conto, deceduto pochi giorni dopo l’operazione. Apertasi la successione ab intestatodell’ordinante,…

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Sull’ammissibilità della rinuncia all’azione di restituzione

Può capitare che, nella trattativa circa l’acquisto di un immobile, emerga che uno degli atti di provenienza è una donazione. Si parla in tal caso del problema della c.d. “provenienza donativa”, insorgente dagli artt. 561 e 563 c.c. In particolare, il legislatore prevede, all’art. 563 c.c., la facoltà per il legittimario (cioè per il coniuge, il discendente o, in assenza di discendenti, l’ascendente) che sia stato leso nei diritti ereditari ad esso riservati dalla legge, di agire non solo – con l’azione di riduzione – contro i donatari di beni immobili, ma anche – con l’azione di restituzione – contro coloro che hanno acquistato, a qualsiasi titolo, dai donatari stessi. In altri termini il legittimario insoddisfatto può aggredire, per i…

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I rapporti tra donazione indiretta e azione revocatoria ordinaria in una “innovativa” pronuncia di merito

Con una pronuncia del  6 maggio 2016, n. 2305, il Tribunale di Salerno ha ritenuto applicabile alle ipotesi di donazione indiretta, l’istituto dell’azione revocatoria ordinaria. Tale provvedimento è stato accolto con favore da alcuni interpreti che hanno visto in esso, finalmente, un efficace strumento teso a garantire una sempre più efficace ed effettiva tutela dei diritti dei creditori. Se, indubbiamente, fine ultimo del giudice era quello di garantire adeguata tutela a un creditore, il ragionamento logico-giuridico posto a base della decisione non appare, a giudizio dello scrivente, condivisibile. La vicenda vedeva coinvolti in un atto di compravendita i figli di Tizio, debitore verso Caio, i quali si rendevano acquirenti di un immobile dalla società Alfa srl. In giudizio veniva accertato…

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Nuovi modelli di famiglia

I incontro La famiglia internazionale La separazione con elementi di internazionalità Le differenze con la disciplina domestica Le diverse modalità di composizione della controversia internazionale nelle diverse componenti La giurisdizione in materia di separazione e divorzio (regolamento (CE) 2201/03) I consigli pratici sull’individuazione dei presupposti necessari per incardinare la lite davanti al giudice italiano La legge applicabile ad una separazione ed un divorzio internazionali (regolamento (UE) 1259/10) Responsabilità genitoriale e affidamento dei minori Aspetti civili della sottrazione internazionale dei minori (Reg. 2201/03 e Convenzione dell’Aja del 25 ottobre 1980) Il concetto di “residenza abituale del minore” L’incidenza sulla materia della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo  L’impugnazione dei provvedimenti in materia di sottrazione dei minori davanti alla Corte di…

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Il mantenimento del figlio maggiorenne: il principio di autosufficienza economica

L’obbligo di mantenimento nei confronti dei figli non viene meno per il solo fatto del compimento della maggiore età. L’art. 337 septies c.c. prevede espressamente che il giudice possa, previa valutazione delle circostanze, disporre in favore dei figli maggiorenni non ancora economicamente indipendenti, il pagamento di un assegno periodico. È chiaro che l’obbligo di mantenimento non può essere illimitato per il genitore, quindi si tratta di capire fino a che punto dovrà protrarsi. È pacifico che il figlio maggiorenne che prosegua i propri studi debba essere mantenuto fino alla fine degli studi e fino a che non acquisisca una professionalità tale da essere pronto a inserirsi nel mondo del lavoro stabilmente, almeno tendenzialmente. Se la mancata autosufficienza sia imputabile a…

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Negoziazione assistita matrimoniale e trasferimenti immobiliari

App. Trieste 30 maggio 2017 (ord.) Negoziazione assistita matrimoniale – accordo di separazione consensuale – trasferimento immobiliare – firme non autenticate da pubblico ufficiale – trascrizione – inammissibilità (Cod. civ. artt. 2567, 2703; d.l. 12 giugno 2014, n. 132, conv. in l. 10 novembre 2014, n. 162, artt. 5, 6) [1] L’accordo di negoziazione assistita munito di autorizzazione del Procuratore della Repubblica non è assimilabile a un provvedimento giudiziale sicché, ai fini della trascrizione è necessaria l’autenticazione della sottoscrizione dell’accordo da parte di un pubblico ufficiale a ciò autorizzato. Tribunale di Roma, decreto 17 marzo 2017 Negoziazione assistita matrimoniale – accordo di separazione consensuale – trasferimento immobiliare – firme non autenticate da pubblico ufficiale – trascrizione – ammissibilità (d.l. 12…

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