FAMIGLIA E SUCCESSIONE

Il testamento irreperibile e la presunzione di revoca

Cass. Civ., Sez. II, Ord. 14 ottobre 2020, n. 22191 –  DI VIRGILIO – Presidente, TEDESCO – Relatore Testamento olografo – Revoca delle disposizioni testamentarie – Distruzione, lacerazione e cancellazione del testamento (Art. 602-684 c.c.) “L’irreperibilità del testamento, di cui si provi l’esistenza in un certo tempo mediante la produzione di una copia, è equiparabile alla distruzione, per cui incombe su chi vi ha interesse l’onere di provare che esso fu distrutto, lacerato o cancellato da persona diversa dal testatore oppure che costui non aveva intenzione di revocarlo. La prova contraria può essere data non solo attraverso la prova dell’esistenza del testamento al momento della morte ma anche provando che il testamento, seppure scomparso prima della morte del testatore, sia…

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Convivenza ultra triennale sana la nullità del matrimonio concordatario indipendentemente dal momento della conoscenza del vizio

Cassazione civile sez. I ordinanza  17 settembre 2020 n. 19329 Nullità del matrimonio concordatario – Delibazione della sentenza ecclesiastica – contrasto con l’ordine pubblico (Art. 8 L. n. 121/1985, art. 122 c.c.) Ai fini della dichiarazione di efficacia della sentenza ecclesiastica di nullità del matrimonio, la convivenza protratta per oltre tre anni, ne impedisce il riconoscimento per contrarietà all’ordine pubblico italiano. Non rileva il momento in cui il coniuge ha effettivamente conosciuto il vizio invalidante. La decorrenza del triennio, a far data dalla celebrazione del matrimonio, implica un’accettazione consapevole e volontaria di qualsiasi vizio genetico riguardante il matrimonio. CASO Il Tribunale Ecclesiastico Regionale del Lazio aveva dichiarato la nullità del matrimonio concordatario tra due coniugi, per l’omosessualità del marito. Il…

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Giudizio di divisione e certificazione ipocatastale. Necessità od opportunità?

Cassazione Civile, Sez. 6, ordinanza n. 10067del 28/05/2020 COMUNIONE DEI DIRITTI REALI – SCIOGLIMENTO – Divisione giudiziale – Produzione dei certificati relativi a iscrizioni e trascrizioni sull’immobile da dividere – Onere a pena di inammissibilità o improcedibilità della domanda – Esclusione – Vendita dell’immobile in comunione – Necessità dell’acquisizione di tali informazioni – Sussistenza – Modalità Nei giudizi di scioglimento della comunione, la produzione dei certificati relativi alle trascrizioni e iscrizioni sull’immobile da dividere, imposta dall’art. 567 c.p.c. per la vendita del bene pignorato, non costituisce un adempimento previsto a pena di inammissibilità o improcedibilità della domanda, tenuto conto che, in tali giudizi, l’intervento dei creditori e degli aventi causa dei condividenti è consentito ai soli fini dell’opponibilità delle statuizioni adottate….

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Non revocabile l’assegno divorzile per nuova convivenza della ex se già nota al momento della sentenza di divorzio

Cassazione civile sez. VI, ordinanza del 7 settembre 2020 n.18528 Modifica delle condizioni di divorzio – Presupposti – Giudicato rebus sic stantibus (Art. 9 L. n. 898/1970) Le sentenze di divorzio e le successive modifiche, passano in cosa giudicata “rebus sic stantibus”, rimanendo cioè suscettibili di modifica quanto ai rapporti economici o all’affidamento dei figli, solo in presenza di sopravvenuti fatti nuovi. La stabile convivenza dell’ex coniuge titolare di assegno divorzile non è idonea a provocare una modifica delle condizioni di divorzio, se già nota e dedotta nel giudizio di divorzio concluso. CASO Nel giudizio per la revisione delle condizioni di divorzio, l’ex coniuge chiedeva la revoca dell’assegno divorzile, invocando la circostanza secondo cui l’ex moglie aveva una stabile convivenza….

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L’amministrazione di sostegno e le disposizioni testamentarie a favore dell’amministratore

Cass. Civ. , Sez. II  4 marzo 2020  n. 6079 –  TEDESCO – Presidente, OLIVA – Relatore Amministrazione di sostegno –  testamento olografo – incapacità del tutore e del protutore (C.c., artt. c.c.   411-591- 596) “In assenza di divieto previsto dalla legge, nel caso dell’amministrazione di mera assistenza il beneficiato è pienamente capace di disporre del suo patrimonio, anche per testamento e con disposizione in favore dell’amministratore di sostegno, a prescindere dalla circostanza che tra i due soggetti (amministratore e beneficiato) sussistano vincoli di parentela di qualsiasi genere, o di coniugio, ovvero una stabile condizione di convivenza – la quale ultima è stata evidentemente ritenuta dal legislatore, ai fini che qui interessano ed in funzione del suo connotato di stabilità…

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Disconoscimento di paternità per adulterio: certezza e non sospetto di una relazione idonea a determinare il concepimento

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 17/09/2020 n.19324 Disconoscimento di paternità – Applicazione delle legge straniera – Contrarietà all’ordine pubblico – (Art. 16 e 33 L. n. 218/95 – Artt. 235 e 244 c.c.) La datazione della scoperta dell’adulterio, il cui onere probatorio incombe su chi introduce l’azione di disconoscimento della paternità, e la retrodatazione di tale data eventualmente allegata dai convenuti, restano sottoposte alla stessa regola. E’ necessaria la conoscenza di una vera e propria relazione, o di un incontro idoneo a determinare il concepimento del figlio che si vuole disconoscere, non essendo sufficiente un’infatuazione, la semplice relazione sentimentale, o la mera frequentazione della moglie con un altro uomo. CASO La vicenda riguarda un bimbo nato da genitori rumeni…

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Falsificazione di testamento olografo e indegnità

Cassazione Civile, Sez. 6, ordinanza n. 19045 del 14/09/2020 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – DISPOSIZIONI GENERALI – INDEGNITÀ DI SUCCEDERE – CASI – Formazione e uso di testamento falso – Rilevanza – Limiti Massima non ufficiale La formazione o l’uso consapevole di un testamento falso è causa d’indegnità a succedere se colui che viene a trovarsi nella posizione d’indegno non provi di non aver inteso offendere la volontà del “de cuius”, perché il contenuto della disposizione corrisponde a tale volontà e il “de cuius” aveva acconsentito alla compilazione della scheda da parte dello stesso nell’eventualità che non fosse riuscito a farla di persona ovvero che il “de cuius” aveva la ferma intenzione di provvedervi per evitare la successione “ab intestato”. Disposizioni applicate…

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Obbligo di mantenimento verso i figli: dopo la maggiore età è il richiedente che deve provare la mancanza di autosufficienza economica

Cassazione civile sez. I, ordinanza 14 agosto 2020, n.17183 Obblighi di mantenimento figlio maggiorenne – cessazione – onere della prova Artt. 337-sexies e 337-septies c.c. In forza del principio di autoresponsabilità, non è necessaria una prescrizione legislativa, che, fissi l’età in cui l’obbligo di mantenimento nei confronti del figlio viene meno. L’obbligo di mantenimento legale cessa con la maggiore età del figlio; in seguito, l’obbligo sussiste laddove stabilito dal giudice, se il richiedente, e non il genitore onerato, dimostri la mancanza d’indipendenza economica e provi di essersi impegnato sia nella propria preparazione professionale o tecnica, sia nella ricerca di un’occupazione lavorativa. CASO Nel corso del giudizio per la modifica delle condizioni di divorzio il Tribunale di Grosseto aveva ridotto l’assegno…

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La conferma e l’esecuzione ex art. 590 c.c. non hanno effetto in ipotesi di scheda testamentaria falsa 

Cass. civ., Ord., sez. VI, 28 maggio 2020, n. 10065 – D’ASCOLA- Presidente, TEDESCO- Relatore Conferma ed esecuzione volontaria di disposizioni testamentarie nulle- Testamento olografo- Nullità del testamento (C.c., art. 590- 602- 606) “La scheda testamentaria falsa, anche se eseguita dagli eredi pretermessi perché ritenuta comunque conforme alla volontà del testatore, non comporta la sanatoria dell’atto in quanto trattasi di atto “inesistente” e non semplicemente nullo. In tal caso, dunque, non è configurabile la previsione di cui all’articolo 590 del C.c. secondo cui la nullità della disposizione testamentaria non può essere fatta valere da chi, conoscendo la causa della nullità, ha, dopo la morte del testatore, confermato la disposizione o dato a essa volontaria esecuzione. Nella fattispecie, la riconosciuta non…

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Non c’è addebito per l’abbandono del tetto coniugale se il rapporto di convivenza era già fallito

Cassazione civile sez. VI, 23 giugno 2020 n.12241 Separazione – addebito – mantenimento Art. 143 c.c. – Art. 151 c.c. – Art. 156 c.c. Il volontario abbandono del domicilio coniugale è causa di per sé sufficiente di addebito della separazione, poiché porta all’impossibilità della convivenza, salvo che, chi ha posto in essere l’abbandono, non provi che l’allontanamento sia intervenuto nel momento in cui l’intollerabilità della prosecuzione della convivenza si era già verificata, e in conseguenza di tale fatto. CASO Nel giudizio per la separazione personale dei coniugi, il marito aveva chiesto l’addebito della separazione per l’abbandono del tetto coniugale da parte della moglie, in violazione del dovere di cui all’art. 143 c.c. Il tribunale aveva pronunciato la separazione respingendo la…

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