Diritto e procedimento di famiglia

Mantenimento al figlio ultratrentenne: la regola dell’autoresponsabilità impone al figlio di provare l’impegno nella ricerca di un lavoro

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 02/04/2024 n. 8630 Mantenimento del figlio maggiorenne-cessazione Art. 337-septies c.c. Massima: “In tema di mantenimento al figlio maggiorenne ormai adulto, in forza del principio dell’autoresponsabilità, è il figlio che deve provare le circostanze, oggettive ed esterne, che giustificano il mancato reperimento di una collocazione lavorativa e quindi la non autosufficienza”. CASO Un padre chiede la revoca dell’assegno di mantenimento che versa in favore della figlia trentenne e, a fronte del diniego del tribunale, è costretto a proporre reclamo contro tale decisione. In appello l’uomo deduce di essere pensionato e godere di emolumento del Senato pari ad euro 4.800 mensili ma ha oneri di pagamento per un mutuo di euro 1.570 e di euro 930…

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Mantenimento pagato dalla zia al posto del padre

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 28/02/2024, n. 5262 Mantenimento figli maggiorenni – legittimazione-contribuzione parenti (art. 337 septies c.c.) Massima: “L’obbligo di contribuire al mantenimento dei figli decorre dalla data della domanda giudiziale. Non rileva che la zia materna abbia sostenuto economicamente la nipote – figlia della sorella deceduta nelle more del giudizio – fino alla sentenza di primo grado. Per il periodo intercorrente dall’inizio del giudizio fino alla decisione l’unica legittimata a richiedere le predette somme è la titolare del mantenimento, non essendo la zia legittimata iure proprio nei confronti del padre”. CASO Il tribunale di Salerno aveva riconosciuto in favore della figlia maggiorenne non autosufficiente il versamento da parte del padre della somma di euro 200,00 mensili a…

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Revoca dell’assegno divorzile: il beneficio derivante da una nuova convivenza del titolare di assegno deve essere provato

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 07/03/2024, n.6111 Modifica condizioni di divorzio – assegno – mantenimento (L. 898/70 art. 9) Massima: “Ai fini della cessazione dell’obbligo di versare l’assegno divorzile all’ex coniuge, non basta provare l’esistenza della nuova convivenza del titolare dell’assegno, che può essere ininfluente sulle sue condizioni economiche, potendo essere instaurata con una persona priva di redditi e patrimonio, e dovendo l’incidenza economica di detta convivenza essere rigorosamente provata e poi valutata in concreto”. CASO Un uomo ottiene in Tribunale la revoca dell’assegno divorzile in favore della moglie. In appello l‘assegno viene invece confermato, in assenza di cambiamenti delle condizioni economiche dei coniugi che alterassero il precedente assetto accertato in sede di divorzio. La richiesta si basava su…

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Annullato l’accordo di separazione estorto con le minacce della famiglia della moglie

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 20/02/2024 n.4440 Annullamento del contratto – violenza morale esercitata da un terzo (artt. 1427, 1434 e 1435 c.c.) Può essere annullato l’accordo di separazione se il consenso risulta viziato da una costrizione esplicita e manifesta oppure tramite un comportamento intimidatorio, oggettivamente ingiusto, anche proveniente da un terzo. In ogni caso è necessario che la minaccia sia specificamente diretta ad estorcere la dichiarazione negoziale della quale chiede l’annullamento e che sia tale da incidere, con efficacia concreta, sulla volontà dell’autore. CASO Un uomo agisce in giudizio per far dichiarare l’annullamento dell’accordo di separazione per vizio del consenso, causato dalle minacce provenienti dalla famiglia della moglie. L’uomo, sposato con una donna di una famiglia ricca ed…

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Il minore non vuole stare con la madre: revocato il collocamento paritario presso i genitori

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 06/02/2024, n. 3372  Affidamento e collocamento – ascolto del minore (artt. 315 bis, 337 ter, 337 octies c.c.) L’indisponibilità di un minore ad una regolare frequentazione con un genitore non può essere ignorata. Il giudice deve tenere in debito conto le opinioni del minore destinatario del provvedimento di affidamento, e se ne può discostare solo quando non corrisponda al suo superiore interesse. Il diritto alla bigenitorialità deve ritenersi pienamente rispettato dal provvedimento del giudice che, preso atto della volontà del minore, abbia come scopo la graduale ripresa della frequentazione con la madre e si proponga di creare i presupposti per la ripresa e il mantenimento dei rapporti. CASO In seguito alla domanda di modifica…

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Obbligo di mantenimento dei genitori: i figli non possono esser penalizzati solo perché i genitori non stanno più insieme

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 26/01/2024, n. 2536 Mantenimento dei figli-criterio di proporzionalità (art. 337 ter co. 4 c.c.) Massima: “In tema di quantificazione di mantenimento dei figli minori, in presenza di ampie disponibilità economiche, i genitori non possono imporre ai figli rinunce e sacrifici per il solo fatto di essere separati. Il principio di proporzionalità nella contribuzione si applica nei rapporti interni tra genitori e si connota in modo particolare, quando uno di essi non abbia redditi e beni propri e percepisca, un assegno posto a carico dell’altro genitore in funzione assistenziale”. CASO In sede di divorzio dei coniugi, il Tribunale di Pesaro determina il contributo del padre per il mantenimento dei due figli, adottati dalla coppia nel…

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Amministrazione di sostegno per il coniuge separato che sperpera il proprio patrimonio e mette a rischio l’obbligo di mantenimento  

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 28/12/2023 n. 36176 Amministrazione di sostegno – Prodigalità (artt. 404 e ss c.c. – art. 415 comma 2 c.c.) Massima: “Se una persona è libera di disporre del proprio patrimonio, diminuendo sempre più ciò di cui legittimamente dispone, non può ridursi nella condizione in cui non sia più in grado di assicurare gli obblighi di solidarietà già posti a suo carico – il mantenimento al coniuge separato – ed esporsi a rischio di indigenza. Può essere nominato un amministratore di sostegno nell’interesse stesso del soggetto che, pur in assenza di una patologia psichica, ponga in essere condotte di dissipazione del denaro o del patrimonio ingiustificata o per motivi futili, frivolezza, vanità, ostentazione del lusso,…

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Figlia maggiorenne con contratto di apprendistato deve essere ancora mantenuta

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 19/12/2023, n. 35494 Mantenimento del figlio maggiorenne – cessazione – autosufficienza – (art. 337 septies c.c.) Massima: “Il mantenimento del figlio resta a carico dei genitori fino a che non si sia esaurita, in congruo termine, la fase di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro. Il contratto di lavoro di apprendistato della figlia diciannovenne non fa presumere la sua autosufficienza economica che deve essere dimostrata dal genitore richiedente la revoca del mantenimento”. CASO Nell’anno 2010 viene pronunciato il divorzio di una coppia con una figlia di 9 anni in cui si prevede che il padre versi alla madre, quale contributo al mantenimento della figlia minorenne, la somma di 350 euro mensili. Dieci…

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Nullità dell’intero giudizio di affido se non viene nominato un curatore speciale al minore

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 29/11/2023, n.33185 Limitazione della responsabilità genitoriale-nomina di un curatore speciale per il minore (art. 333 c.c. – legge n. 184/1983 art. 5 bis) Massima: “Quando si assumono provvedimenti limitativi della responsabilità genitoriale assegnando l’esercizio di tale funzione a terzi, come il Servizio sociale, trattandosi di una vera e propria ingerenza nella vita privata e familiare il contraddittorio deve essere esteso anche al minore, i cui interessi devono essere imparzialmente rappresentati da un curatore speciale. In assenza di nomina di un curatore speciale al minore il giudizio è nullo e deve essere ripetuto”. CASO Una minore finisce in ospedale dopo un tentativo di suicidio per assunzione di una dose massiccia di farmaci. Durante il ricovero…

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La restituzione delle somme percepite a titolo di mantenimento non dovute

Cassazione civile sez. I, ordinanza del 14/11/2023 n.31635  Assegno di mantenimento al coniuge – restituzione (art. 156 e 2033 c.c.) Massima: “Nel caso in cui si accerti nel corso del giudizio di primo o di appello, l’inesistenza ab origine, dei presupposti per il diritto all’assegno di mantenimento anche se riconosciuto in sede presidenziale in via provvisoria, il coniuge che ha versato il mantenimento può chiedere la restituzione delle somme indebitamente percepite, ai sensi dell’art. 2033 c.c.”  CASO Nel procedimento di separazione giudiziale, il tribunale di Messina dispone, in via provvisoria, l’assegno mensile di mantenimento in favore della moglie. Tuttavia, in seguito ad una istruttoria completa, e con la pronuncia definitiva, il tribunale respinge la domanda di assegno di mantenimento della…

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