Pacchetti turistici e servizi collegati: circostanze inevitabili e straordinarie
di Donatella Marino, Avvocato-
I limiti della censurabilità in cassazione del mancato esame di un documento
di Valentina Baroncini, Avvocato e Ricercatore di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona - 16 Aprile 2024
Cass., sez. I, 8 aprile 2024, n. 9211, Pres. Acierno, Est. Reggiani [1] Cassazione civile – Ricorso – Prova in genere in materia civile – Valutazione delle prove In tema di ricorso per cassazione, il mancato esame di un documento può essere denunciato ai sensi dell’art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c., quando il documento non esaminato offra la prova di fatti, primari o secondari, che siano stati oggetto della controversia come decisa dal giudice e che si rivelino decisivi, essendo il loro esame in grado di determinare un diverso esito della vertenza. CASO [1] La pronuncia della Cassazione oggetto del presente commento è stata resa all’esito di un giudizio instaurato per ottenere la regolamentazione dell’esercizio della responsabilità genitoriale. All’esito…
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Il pignoramento del diritto di superficie attribuisce all’aggiudicatario del bene la legittimazione ad acquistarne la piena proprietà
di Paolo Cagliari, Avvocato - 16 Aprile 2024
Cass. civ., sez. III, 5 gennaio 2024, n. 340 – Pres. Rossetti – Rel. Spaziani Espropriazione immobiliare – Diritto di superficie – Cessione successiva alla trascrizione del pignoramento – Inopponibilità – Riscatto del bene – Situazione giuridica accessoria al diritto di superficie – Legittimazione – Acquisto della piena proprietà Massima: "Il trasferimento a terzi del diritto di superficie su un immobile fatto oggetto di pignoramento è inefficace; pertanto, la legittimazione ad acquistare la piena proprietà del bene ai sensi dell’art. 3, comma 64, l. 23 dicembre 1996, n. 62, configurando una situazione giuridica accessoria al diritto di superficie, permane in capo all’originario titolare di quest’ultimo e non può essere invocata da chi ha acquistato il diritto di superficie con atto…
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La responsabilità del proprietario per danni arrecati da opere realizzate nel sottosuolo
di Paolo Cagliari, Avvocato - 16 Aprile 2024
Cass. civ., sez. III, 2 febbraio 2024, n. 3092 – Pres. Travaglino – Rel. Spaziani Parole chiave: Responsabilità civile – Danni provocati da opere realizzate nel sottosuolo – Esercizio di facoltà afferenti al diritto di proprietà – Applicabilità dell’art. 840 c.c. [1] Massima: "In tema di responsabilità civile per danni da rovina di edifici, si applica l’art. 840 c.c. (che configura una responsabilità colposa del proprietario per i danni cagionati ai vicini da opere ed escavazioni realizzate nel sottosuolo) e non l’art. 2053 c.c., nel caso in cui nella determinazione dell’evento pregiudizievole assuma rilievo causale l’esercizio, da parte del proprietario, delle facoltà che costituiscono manifestazione del suo diritto nei rapporti di vicinato". Disposizioni applicate: cod. civ., artt. 840, 2053 CASO…
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Pregiudizio del decoro architettonico del condominio
di Saverio Luppino, Avvocato - 16 Aprile 2024
Corte Suprema di Cassazione, seconda sezione civile, Sentenza n. 25790/2020 del 23.09.2020, Presidente dott. Pasquale d’Ascola Massima: “La domanda, quale quella in esame, azionata da un condomino per accertare la legittimità dell'uso di una parte comune, quale, nella specie, la facciata dell'edificio, in base al disposto di cui all'art. 1102 c.c., ha natura reale, in quanto si fonda sulla verifica dei limiti del diritto di comproprietà su un bene. Al fine di conclamare la legittimità dell'uso particolare del bene comune, ai sensi dell'art. 1102 c.c., spetta al giudice di verificare altresì se l'opera arrechi pregiudizio al decoro architettonico dell'edificio condominiale, trattandosi di limite legale compreso nel principio generale dettato da tale norma e che perciò deve guidare l'indagine giudiziale sulla…
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Mantenimento al figlio ultratrentenne: la regola dell’autoresponsabilità impone al figlio di provare l’impegno nella ricerca di un lavoro
di Giuseppina Vassallo, Avvocato - 16 Aprile 2024
Cassazione civile sez. I, ordinanza del 02/04/2024 n. 8630 Mantenimento del figlio maggiorenne-cessazione Art. 337-septies c.c. Massima: “In tema di mantenimento al figlio maggiorenne ormai adulto, in forza del principio dell'autoresponsabilità, è il figlio che deve provare le circostanze, oggettive ed esterne, che giustificano il mancato reperimento di una collocazione lavorativa e quindi la non autosufficienza”. CASO Un padre chiede la revoca dell’assegno di mantenimento che versa in favore della figlia trentenne e, a fronte del diniego del tribunale, è costretto a proporre reclamo contro tale decisione. In appello l’uomo deduce di essere pensionato e godere di emolumento del Senato pari ad euro 4.800 mensili ma ha oneri di pagamento per un mutuo di euro 1.570 e di euro 930…
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La Corte di Cassazione si pronuncia sulla disciplina procedurale delle operazioni a parti correlate
di Vittorio Greco, praticante avvocato - 16 Aprile 2024
Corte di Cassazione, II sezione, sentenza del 28 marzo 2024, n. 8440 Parole chiave: Società – Soci – Operazioni societarie – Operazioni a parti correlate – Approvazione – Consiglio d’Amministrazione – Parte correlata Massima: “Nelle operazioni societarie a parti correlate, le disposizioni in materia di trasparenza e correttezza procedurale delle operazioni vanno applicate sin dalla fase istruttoria, in quanto prodromica alla approvazione dell’operazione da parte del C.d.A.” Disposizioni applicate: art. 2931 bis c.c.; Reg. Consob n. 17221/2010. Il caso in esame ha origine in un provvedimento sanzionatorio comminato dalla Consob alla società A.A. per aver violato gli obblighi di informativa al pubblico, e ai componenti del suo collegio sindacale per la violazione dovere di vigilanza nell’ambito di un’operazione a parti…
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La liquidazione controllata familiare: condizioni di ammissibilità
di Federica Pasquariello, Ordinario di Diritto commerciale, Università degli Studi di Verona - 16 Aprile 2024
Tribunale di Verona, 13 settembre 2023, Pres. Attanasio; Est. Pagliuca. Liquidazione controllata – Procedura familiare – Competenza- Apertura – Provvedimenti conseguenti. Parole chiave: Sovraindebitamento – Liquidazione controllata- Procedura familiare. Massima: "Può essere aperta la procedura di liquidazione controllata unitaria a carico dei sovraindebitati componenti il medesimo nucleo familiare, aventi il medesimo COMI, ferma la separatezza delle rispettive masse attive e passive, detratti i beni strumentali al sostentamento delle persone". Riferimenti normativi: art. 66 c.c.i. CASO Cinque persone fisiche sovraindebitate domandano l'apertura di un unitario procedimento di liquidazione controllata del patrimonio, ricorrendo la condizione della origine comune del debito. SOLUZIONE Il tTibunale, ritenuta la propria competenza territoriale, apre la procedura di liquidazione controllata come richiesta, ritenendo che l'art. 66 c.c.i. invocato…
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L’anticipazione bancaria: tipologie
di Fabio Fiorucci, Avvocato - 16 Aprile 2024
L’anticipazione bancaria (artt. 1846-1851 c.c.) è il contratto con cui una banca concede al sovvenuto per un determinato periodo di tempo una somma di denaro contro la costituzione di un pegno in merci, titoli o documenti rappresentativi, nel rispetto dei limiti dell’originaria proporzione fra somma anticipata e valore dei beni costituiti in pegno. L’anticipazione bancaria può assumere diverse forme, in funzione a) della tipologia di pegno che l’assiste e b) delle caratteristiche delle procedure di utilizzo del prestito. Secondo che il cliente conservi o no la proprietà dei beni consegnati in garanzia alla banca si distinguono due tipologie di anticipazione: a) l’anticipazione propria e b) quella impropria (cui è riconducibile l’anticipazione garantita da pegno irregolare: le due fattispecie sostanzialmente coincidono,…
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Diversity e inclusion: perché possono diventare un punto di forza nello studio legale
di Mario Alberto Catarozzo - Coach, Formatore, Consulente – CEO di MYPlace Communications - 16 Aprile 2024
Promuovere la diversity e l'inclusione all'interno di un’organizzazione di lavoro non è solo un imperativo etico, ma può rappresentare un vero e proprio punto di forza strategico. Diversità di prospettive, background ed esperienze possono portare infatti a soluzioni innovative, ad una maggiore comprensione delle necessità dei clienti e, quindi, ad un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti. Partiamo da qui per raccontare come, in concreto, questi concetti che oggi sono all’ordine del giorno, ma spesso ancora disattesi, possono offrire agli studi legali ottime opportunità di crescita e di sviluppo sotto ogni punto di vista. La diversity nello studio legale Nello studio legale, la diversità e l'inclusione sono concetti che possono andare ben oltre il mero rispetto delle norme antidiscriminatorie. Si tratta…
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Supporto delle Intelligenze Artificiali per scrivere atti sintetici e chiari
Tecniche per scrivere atti processuali sintetici e chiari con il supporto delle Intelligenze Artificiali
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Diritto e contenzioso societario per professionisti
Le questioni più recenti e aventi maggiore impatto pratico in tema di diritto societario
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Contenzioso bancario: la Cassazione detta le regole
Focus pratico-professionale dei principali orientamenti della giurisprudenza di legittimità
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