SOCIETÀ E FALLIMENTO

L’abuso di posizione dominante finisce sotto la lente della Suprema Corte di Cassazione

Cassazione civile, Sez. I, Ordinanza, 2 gennaio 2024, n. 9 Parole chiave: Società – Concorrenza sleale – Posizione dominante – Abuso – Antitrust Massima: “È responsabile di illecito anticoncorrenziale la società farmaceutica che, con abuso di posizione dominante nel settore di un determinato componente farmaceutico necessario per la cura di una determinata patologia, ha posto in essere condotte riconducibili ad un’unica finalità escludente, volta a ritardare l’ingresso dei cd. farmaci generici nel mercato italiano della commercializzazione di farmaci analoghi, ma di costo sensibilmente più contenuto”. Disposizioni applicate: art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (“TFUE”); art. 66 C.P.I. Nella fattispecie in esame, il Ministero della Salute e il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno convenuto in giudizio una società…

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Responsabilità dei professionisti nel concordato preventivo e prededuzione dei crediti

Cass. Civ., Sez. I, n. 35489/2023, ord. Massima: [A]“L’errore professionale addebitabile al professionista, ove abbia determinato la definitiva perdita del diritto del cliente (come, ad es., quello alla regolazione concordataria della propria crisi d’impresa), rende, pertanto, del tutto inutile l’attività difensiva precedentemente svolta, dovendosi ritenere la sua prestazione totalmente inadempiuta ed improduttiva di effetti in favore del proprio assistito, con la conseguenza che, in tal caso, non è dovuto alcun compenso al professionista, anche se l’adozione dei mezzi difensivi rivelatisi pregiudizievoli al cliente sia stata, in ipotesi, sollecitata dal cliente stesso, poiché costituisce compito esclusivo del legale la scelta della linea tecnica da seguire nella prestazione dell’attività professionale.” (massima non ufficiale). [B] “Il credito del professionista che ha predisposto la…

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Il credito alla liquidazione della quota sociale spettante al socio receduto non soggiace alla disciplina della postergazione di cui all’art. 2467 c.c.

Cassazione civile, Sezione I, Ordinanza n. 30725 del 6 novembre 2023.   Parole chiave: recesso – liquidazione – quote – finanziamento soci – postergazione – fallimento – creditori – interpretazione analogica – scioglimento del vincolo sociale – credito da finanziamento – credito da recesso Massima: “L’esistenza e persistenza del rapporto sociale rappresenta il presupposto principale per l’insorgenza del credito da finanziamento, ai sensi dell’art. 2467 c.c., mentre, al contrario, il diverso credito da liquidazione della quota, nascente dal recesso del socio dal contratto sociale, poggia sul fatto diverso (ed opposto) dello scioglimento del vincolo sociale, non potendosi applicare al secondo il disposto normativo di cui all’art. 2467 cod. civ. in termini analogici”. Disposizioni applicate: art. 2467 c.c. La Cassazione civile,…

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La responsabilità del professionista attestatore di un accordo di ristrutturazione dei debiti

Tribunale di Roma, 5 maggio 2023, sent. n. 7157/2023 Parole chiave Accordo di ristrutturazione dei debiti – relazione di attestazione – professionista attestatore – inadempimento prestazione – successivo fallimento del debitore – responsabilità. Massima: “Il professionista incaricato di redigere la relazione di attestazione nell’ambito di un accordo di ristrutturazione dei debiti, in ipotesi di successivo fallimento del debitore, può essere chiamato a rispondere dei danni originati dal comportamento non conforme alla diligenza qualificata cui egli è obbligato e ciò anche nella sola ipotesi di colpa lieve e, dunque, anche per semplice negligenza ex art. 1176, comma 2, Cod. Civ.”. Disposizioni applicate art. 182 bis l.fall., artt. 1176, 1218, 2236 Cod. Civ. CASO E SOLUZIONE Il Tribunale di Roma ricorda che,…

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Il divieto posto dall’art. 2358 c.c. comporta la nullità di tutti gli atti che siano funzionalmente collegati all’operazione di prestito

Cassazione civile, sez. I, ordinanza del 06 Ottobre 2023, n. 28148. Parole chiave: Società – Finanziamenti – Partecipazione sociale – Prestito – Acquisto di quote proprie. Massima: “In tema di società per azioni, il nuovo testo dell’art. 2358 c.c., introdotto dal d.lgs. n. 142 del 2008, pur avendo consentito il prestito per l’acquisto di azioni proprie in presenza di specifiche condizioni, prevede ancora un divieto generale di tali operazioni di assistenza finanziaria – volto a tutelare l’interesse di soci e creditori alla conservazione del patrimonio sociale – la cui violazione, trattandosi di norma imperativa di grado elevato, comporta la nullità ex art. 1418 c.c. non solo del finanziamento, ma anche dell’atto di acquisto, ove ne sia dimostrato, anche mediante presunzioni,…

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L’applicabilità delle misure protettive di cui agli artt. 54 e 55 CCII nel concordato liquidatorio semplificato

Trib. Padova, sez. I civile, 12 ottobre 2023 – Est. Amenduni Parole chiave Concordato liquidatorio semplificato – misure protettive – composizione negoziata.  Massima: “All’esito della composizione negoziata, l’imprenditore può presentare domanda di accesso agli strumenti di regolazione della crisi ex art. 40 CCII e chiedere nel ricorso la concessione delle misure protettive di cui all’art. 54 co. 2 CCII”. Riferimenti normativi Art. 25 sexies CCII – art. 40 CCII – art. 54 CCII – art. 55 CCII. CASO E QUESTIONI La pronuncia del Tribunale di Padova in commento consente di fare il punto sugli orientamenti giurisprudenziali che si sono formati circa l’applicabilità al concordato liquidatorio semplificato delle misure protettive di cui agli artt. 54 e ss. CCII. Il tema ha…

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Patto leonino: esclusione parziale o temporanea del socio a partecipare al rischio d’impresa e agli utili

Cassazione civile, Sez. I, Ordinanza, 1° settembre 2023, n. 25594 Parole chiave: Società – Società per azioni – Costituzione – Modi di formazione del capitale – Limite legale – Consorzio – Attività – Esclusione di un consorziato dalla partecipazione ai relativi risultati economici – Lodo arbitrale – Patto leonino – Configurabilità – Divieto – Esclusione – Partecipazione agli utili e alle perdite Massima: “Il divieto del c.d. patto leonino, di cui all’art. 2265 c.c., è estensibile a tutti i tipi sociali e presuppone l’esistenza di una clausola statutaria, frutto della volontà dei soci, che escluda in modo totale e costante uno o alcuni di essi dalla partecipazione al rischio d’impresa e agli utili, sicché non può porsi in conflitto con…

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Accordi di ristrutturazione dei debiti, la nozione di creditori estranei e requisiti di validità dell’attestazione

Cassazione Civile, Sez. I, 15 maggio 2023, n. 13154 – Pres. M. Cristiano – Rel. L. Abete Parole chiave: 1) Accordo di ristrutturazione dei debiti – Omologazione – Suddivisione dei creditori tra aderenti, “estranei contrattualizzati” ed “estranei puri” – Inammissibilità; 2) Accordo di ristrutturazione dei debiti – Attestazione – Mancata verifica dell’attuabilità dell’accordo con specifico riferimento ai creditori estranei, comunque denominati – Inammissibilità Massime: “Nell’ambito di una procedura di accordi di ristrutturazione dei debiti, regolata dalla legge fallimentare, i creditori vanno suddivisi tra creditori aderenti e creditori non aderenti, essendo inammissibile l’introduzione di una terza categoria, intermedia, di creditori che abbiano raggiunti accordi di dilazione di pagamento con l’imprenditore, ma che non siano stati fatti oggetto di autenticazione e pubblicazione….

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Trasferimento d’azienda (o di suoi rami) nella composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa e autorizzazione del Tribunale

Trib. Milano, Ord., 12 agosto 2023, Est. Agnese Parole chiave Crisi d’impresa – Composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa – Trasferimento d’azienda – Autorizzazione – Presupposti Massima: “L’autorizzazione non è necessaria per la validità e piena efficacia del contratto traslativo dell’azienda o dei suoi rami, ma è necessaria per far conseguire all’acquirente il beneficio della esenzione dalla responsabilità solidale per i debiti inerenti all’esercizio della azienda ceduta e anteriori al trasferimento, che risultino dai libri contabili obbligatori. I presupposti cui la legge subordina l’autorizzazione sono costituiti dalla funzionalità degli atti rispetto alla continuità aziendale e alla migliore soddisfazione dei creditori. Tali elementi devono operare congiuntamente e, nella valutazione che deve essere eseguita dal Tribunale, si pongono in un…

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Gli ex soci di una società a responsabilità limitata estinta rispondono delle obbligazioni patrimoniali di questa con tutti i beni ottenuti dalla liquidazione

Cassazione Civile, Sez. II, Sentenza n. 31109 dell’8 novembre 2023 Parole chiave: Società – Responsabilità Patrimoniale – Soci – Liquidazione – Beni – Somme. Massima: “L’oggetto della responsabilità patrimoniale degli ex soci ex. art. 2495 comma 3 c.c., non può essere determinato secondo principi diversi da quelli che regolano la disciplina generale; si deve, pertanto, estendere al concetto di bene, e non limitarsi alle somme liquide di denaro come si potrebbe ritenere sulla base di un’interpretazione strettamente letterale della norma.” Disposizioni applicate: art. 2495 comma 3 c.c. Il caso in esame trae origine dalla richiesta in sede giudiziale, da parte di due promissari acquirenti, dell’accertamento dell’illegittimità del recesso dal contratto preliminare di vendita da parte del promissario venditore, con conseguente…

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