SOCIETÀ E FALLIMENTO

Doveri e responsabilità del liquidatore di una società di capitali

Corte d’Appello di Milano, Sezione Specializzata in materia d’Impresa, Sentenza n. 2660/2021 pubblicata il 16/09/2021 (RG n. 1728/2020). Parole chiave: Società di capitali – Società a responsabilità limitata – liquidazione – liquidatore – par condicio creditorum – prelazione – azione di responsabilità – amministrazione – mala gestio. Massima: “Il liquidatore di società di capitali ha il dovere di procedere ad un’ordinata liquidazione del patrimonio sociale, pagando i debiti secondo il principio della “par condicio creditorum”; in particolare, egli ha l’obbligo di accertare la composizione dei debiti sociali e di riparare eventuali errori od omissioni commessi dagli amministratori nel rappresentare la situazione contabile e patrimoniale della società, riconoscendo debiti eventualmente non appostati nei bilanci e graduando l’insieme dei debiti sociali, dopo…

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Il credito per canoni di locazione scaduti prima del fallimento non è prededucibile

Cass. civ., sez. I, 11 giugno 2021, n. 16568 – Pres. Cristiano – Rel. Campese Parole chiave: Fallimento e altre procedure concorsuali – Accertamento del passivo – Contratti a esecuzione continuata o periodica – Prededucibilità ex art. 74 l.fall. – Estensione al contratto di locazione – Esclusione Massima: “In tema di fallimento, l’art. 74 l.fall., che contempla la possibilità di pagare in prededuzione anche le prestazioni effettuate prima dell’inizio della procedura concorsuale, in deroga al principio generale di cui all’art. 2741 c.c., è norma eccezionale, inapplicabile al contratto di locazione, il quale non rientra tra i rapporti negoziali che, ai sensi dell’art. 72 l.fall., si considerano sospesi all’atto della dichiarazione di fallimento, ma tra quelli che proseguono ex art. 80…

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Responsabilità degli enti in forza del D.lgs. 231/2001: la cancellazione della società dal registro delle imprese non determina l’estinzione dell’illecito

Cassazione penale, Sezione IV, Sentenza n. 9006 del 17 marzo 2022 Parole chiave: responsabilità dell’ente – cancellazione della società – estinzione dell’illecito – estinzione fisiologica e non fraudolenta – morte della persona fisica – Massima: “La cancellazione dal registro delle imprese della società alla quale si contesti (nel processo penale che si celebra anche nei confronti di persone fisiche imputate di lesioni colpose con violazione della disciplina antinfortunistica) la violazione del D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231, art. 25-septies, comma 3, in relazione al reato di cui all’art. 590 c.p., che si assume commesso nell’interesse ed a vantaggio dell’ente, non determina l’estinzione dell’illecito alla stessa addebitato”. Disposizioni applicate: art. 25-septies c. 3 D.lgs. n. 231 del 8 giugno 2001, art….

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Composizione negoziata e misure protettive e cautelari

Tribunale di Milano 27 febbraio 2022 link Parole chiave: Composizione negoziata della crisi d’impresa- Misure protettive – Requisiti formali – Efficacia erga omnes Massima: “In via generale appare priva di fondamento la dedotta inammissibilità di una conferma delle misure protettive nei confronti di tutti i creditori. E’ sufficiente osservare che le misure protettive del patrimonio hanno ex lege effetto automatico generalizzato verso tutti i creditori, esclusi i lavoratori a partite dal giorno di pubblicazione dell’istanza di nomina dell’esperto nel registro delle imprese, come disposto dall’art. 6 comma 1, D.L. 118/21, e che esse possono essere limitate dal giudice su richiesta dell’imprenditore e sentito l’esperto, a determinati creditori o categorie di creditori, secondo la previsione dell’art. 7 comma 4: si tratta…

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L’annullamento del contratto stipulato da una società di capitali in conseguenza di conflitto di interessi

Cass. civ., Sez. II, ordinanza del 21 marzo 2022, n. 9054. Parole chiave: Amministratore – Società per azioni – conflitto di interessi. Massima: “L’art. 1394 c.c. rappresenta la base giuridica dell’azione di annullamento di un contratto stipulato in conflitto di interessi laddove il conflitto di interessi si manifesta al momento dell’esercizio del potere rappresentativo (es. in assenza di deliberazione), la prova del conflitto è raggiungibile per mezzo di presunzioni semplici e in assenza di deliberazioni è chiaro come non assuma valore, ai fini della convalida del contratto, la conoscenza del conflitto di interessi da parte di un organo deliberativo di una società.” Disposizioni applicate: Artt. 1394, 1399, 2373, 2391 e 2729 c.c. Con l’ordinanza in commento, la Cassazione fornisce interessanti…

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Il cram down fiscale di cui all’art.180 comma 4 l.f. è applicabile anche ai crediti degli enti locali, se riscossi tramite l’Agenzia delle entrate riscossione

Tribunale di Pistoia, 16 marzo 2022 Parole chiave Concordato preventivo – mancata adesione dell’amministrazione finanziaria – Agenzia delle entrate riscossione incaricata di riscuotere i tributi degli enti locali – intervento sostitutivo del Tribunale in sede di omologa – giudizio di cram down – applicabilità Massima:  “E’ possibile l’omologa del concordato preventivo in base al giudizio di cram down fiscale ex art.180 c.4 l.f. esteso anche i crediti tributari degli enti locali, qualora incaricata di esprimere  il voto, pur se dissenziente, sia l’Agenzia delle entrate riscossione, in quanto ente affidatario della riscossione dei tributi degli enti locali”. Disposizioni applicate art. 180 c. 4 l.f.; art.1 d.l. 193/2016 conv. L.225/2016; art.1 c.785 L.160/2019 Nella sentenza in commento il Tribunale di Pistoia affronta…

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La prededuzione del credito del professionista che assiste il debitore concordatario

Cass., Sez. Un., 31 dicembre 2021, n. 42093,  Pres. Amendola- Est. Ferro Parole chiave: Procedure concorsuali- Concordato preventivo- Fallimento consecutivo – Prededuzione- Credito del professionista. Massima: “Il credito del professionista incaricato dal debitore di ausilio tecnico per l’accesso al concordato preventivo o il perfezionamento dei relativi atti è considerato prededucibile, anche nel successivo e consecutivo fallimento, se la relativa prestazione, anteriore o posteriore alla domanda di cui all’art. 161 L. fall., sia stata funzionale, ai sensi dell’art. 111, comma 2, L. fall., alle finalità della prima procedura, contribuendo con inerenza necessaria, secondo un giudizio ex ante rimesso all’apprezzamento del giudice del merito, alla conservazione o all’incremento dei valori aziendali dell’impresa, sempre che il debitore venga ammesso alla procedura ai sensi…

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Reati 231: la prescrizione si interrompe con la richiesta di rinvio al giudizio depositata

Cass. pen., Sez. IV, Sentenza, 31 gennaio 2022, n. 3287 Parole chiave: Responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e delle società – Associazioni o enti privi di personalità giuridica – In genere – Prescrizione penale Massima: “Con riferimento agli illeciti di cui al D. Lgs. n. 231 del 2001, la richiesta di rinvio a giudizio, in quanto atto di contestazione dell’illecito amministrativo, interrompe, per il sol fatto della sua emissione, la prescrizione e ne sospende il decorso dei termini fino al passaggio in giudicato della sentenza che definisce il giudizio.” Disposizioni applicate: Artt. 22 e 59 del D. Lgs. n. 231 dell’8 giugno 2001, art. 2945 c.c. Nel caso in esame, il Tribunale di prime cure aveva ritenuto che non si…

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I presupposti e l’onere della prova sottesi all’azione di responsabilità ex art. 2476 c.c.  

Tribunale di Bologna, Sezione Specializzata in materia di Impresa, Sentenza n. 1587/2020 pubbl. il 11/11/2020, RG n. 14048/2018. Parole chiave: azione di responsabilità – società a responsabilità limitata – gravi irregolarità –– mala gestio – irregolarità gestionali Massima: “La norma di cui all’art. 2476 c.c. contempla una responsabilità degli amministratori in termini colposi, come emerge chiaramente dal primo comma della disposizione menzionata, in cui si fa riferimento alla inosservanza dei doveri quale criterio di valutazione e di imputazione della responsabilità, e dalla circostanza che il prosieguo della norma consente all’amministratore di andare esente da responsabilità, fornendo la prova positiva di essere immune da colpa. Il comportamento rilevante ai fini dell’esercizio dell’azione di responsabilità è solamente quello che abbia causato un…

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Ammessa la modifica soggettiva del RTI se il mandatario o una delle mandanti anche in fase di gara perde i requisiti di partecipazione previsti dall’art.80 D.Lgs. n. 50/2016

Cons. St., A.P., 25 gennaio 2022, n. 2 – Pres. Patroni Griffi, Est. Forlenza Parole chiave Contratti pubblici – raggruppamenti temporanei – perdita requisiti partecipazione – procedure concorsuali. Massima: “La modifica soggettiva del raggruppamento temporaneo di imprese, in caso di perdita dei requisiti di partecipazione ex art. 80 D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 da parte del mandatario o di una delle mandanti, è ammessa non solo in sede di esecuzione ma anche nella fase di gara”. Riferimenti normativi Art. 48, co. 17 Codice contratti pubblici (d.lgs. 50/2016)  – Art. 48, co. 18 Codice contratti pubblici (d.lgs. 50/2016)  – Art. 48, co. 19ter Codice contratti pubblici (d.lgs. 50/2016)  – art. 80 Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 50/2016) CASO La questione…

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