SOCIETÀ E FALLIMENTO
La valutazione sulla natura dei versamenti di un socio è prerogativa del giudice di merito
Tribunale Catanzaro, Sezione Specializzata in materia di imprese, sentenza del 28 Febbraio 2024 Parole chiave: Società – Soci – Versamenti – Finanziamenti – Capitale – Restituzione conferimenti – Versamenti in conto capitale o a fondo perduto – Versamenti in conto futuro aumento di capitale. Massima: “Lo stabilire se un determinato versamento tragga origine da un mutuo o se invece sia stato effettuato quale apporto del socio al patrimonio della società è questione di interpretazione, riservata al giudice del merito, il cui apprezzamento non è censurabile in cassazione, se non per violazione delle regole giuridiche da applicare nell’interpretazione della volontà delle parti o per eventuali carenze o vizi logici della motivazione che quell’accertamento sorregge. L’indagine sull’effettiva natura dei versamenti deve andare…
Continua a leggere...L’inadempimento ai doveri di controllo del collegio sindacale ne paralizza il diritto al compenso
Cassazione civile, Sez. I, Ordinanza, 15 febbraio 2024, n. 4168 Parole chiave: Società – Sindaci – Obbligazioni e contratti – Adempimento – Risoluzione del contratto per inadempimento Massima: “In tema di compensi dei sindaci di società, posto che l’inadempimento di un componente del collegio sindacale può essere apprezzato non solo in modo globale e unitario ma anche per periodi distinti e separati, deve comunque essere fatta salva la possibilità che l’eccezione di inadempimento si ponga in rapporto di corrispettività con le richieste di compensi avanzate dal professionista per l’attività riferite al periodo, da considerarsi unitariamente, comprensivo dell’annualità nel corso del quale si è realizzata la condotta antigiuridica del professionista e della successiva annualità in cui si sono palesate le conseguenze…
Continua a leggere...L’azione individuale del socio e del terzo ex art. 2395 cc
Sentenza del 25 marzo 2022, Tribunale di Venezia, Sezione Specializzata in materia di Impresa; Parole chiave: azione individuale del socio o del terzo; responsabilità personale degli amministratori; concordato preventivo; azione dei creditori sociali. Massima: “Non è sufficiente la prova che gli amministratori abbiano tenuto una condotta inadempiente ai propri doveri sociali che abbia inciso sul patrimonio della società, necessitando per contro di un quid pluris: ossia è necessario che il danno causato al terzo sia diretto (non mero riflesso del danno al patrimonio sociale), e sia altresì legato dal nesso di causalità immediata con i comportamenti illeciti colposi e dolosi dell’amministratore che vadano oltre la mera inadempienza contrattuale, la quale genera solo responsabilità della società in conseguenza del rapporto…
Continua a leggere...Il contraddittorio per la dichiarazione di insolvenza delle banche in liquidazione coatta amministrativa
Cass. civ., sez. I, 28 settembre 2023, n. 27524, ord. – Pres. Cristiano – Rel. Perrino Parole chiave Banche – Liquidazione coatta amministrativa – Amministrazione straordinaria – Stato di insolvenza – Legittimazione attiva – Commissario liquidatore – Commissario straordinario – Conflitto di interessi – Legittimazione passiva – Diritto di difesa – Rappresentanza legale Massime [1] In tema di liquidazione coatta amministrativa delle banche, il commissario liquidatore che richieda la dichiarazione dello stato di insolvenza della banca non è in conflitto di interessi qualora egli stesso abbia precedentemente ricoperto l’incarico di commissario straordinario della amministrazione straordinaria della medesima impresa bancaria. (massima ufficiale) [2] Nel procedimento per la dichiarazione dello stato di insolvenza di un’impresa bancaria, il contraddittorio, per l’esercizio del diritto…
Continua a leggere...Concordato fallimentare: il termine per impugnare ex art. 131 l.fall. non è soggetto a sospensione feriale
Cass., sez. I, 26 settembre 2023, n. 27328, Pres. Cristiano – Est. Crolla [1] Concordato fallimentare – Provvedimento di omologazione – Impugnazione – Sospensione feriale dei termini – Applicabilità – Esclusione. Massima: “In tema di concordato fallimentare, il termine ex art. 131 l.fall. per l’impugnazione del relativo provvedimento di omologa non è soggetto al regime della sospensione feriale”. CASO [1] Dichiarata fallita una s.a.s., veniva presentata proposta di concordato ex art. 124 l.fall., alla cui omologazione proponeva opposizione un socio illimitatamente responsabile dichiarato fallito per estensione. Rigettata l’opposizione, il Tribunale di Roma omologava il concordato fallimentare della s.a.s. con decreto, comunicato al socio opponente in data 25 luglio 2019, ma da questi reclamato a norma dell’art. 131 l.fall. solamente il…
Continua a leggere...Nelle società che non fanno ricorso al capitale di rischio, è valida la clausola statutaria che prevede la possibilità per i soci di esercitare il diritto di recesso ad nutum
Corte di Cassazione, I sezione, sentenza del 29 gennaio 2024, n. 2629 Parole chiave: Società – Recesso – Statuto – Socio di minoranza – Preavviso – Società chiuse – Clausola statutaria – Recesso ad nutum Massima: “Nelle società chiuse, la clausola statutaria che prevede la possibilità per i soci di recedere ad nutum dalla società, previo un congruo preavviso, è legittima, in quanto pienamente conforme al dettato normativo e non in contrasto con i diritti dei terzi”. Disposizioni applicate: art. 2437 c.c. La Corte di Cassazione si è pronunciata sul ricorso di un socio di minoranza che si era visto rigettare la propria domanda di accertamento del proprio diritto di recesso da una società per azioni. Il socio recedente aveva…
Continua a leggere...Rilascio di fideiussione milionaria: è colpa del consumatore il sovraindebitamento?
Tribunale di Ancona, 28 dicembre 2023, Giudice Mantovani Parole chiave Ristrutturazione dei debiti – Condizioni soggettive ostative – Meritevolezza – Rilascio fideiussione Massima: “Nell’ambito di una procedura di ristrutturazione dei debiti, non può considerarsi gravemente colposa – e ostativa all’ammissione alla procedura – la condotta del consumatore il quale abbia rilasciato una fideiussione a favore della società di cui sono titolari i genitori, nemmeno nel caso in cui le capacità patrimoniali e reddituali del consumatore non sono di gran lunga sufficienti per pagare l’esposizione debitoria della società” Disposizioni applicate Art. 67 codice della crisi (procedura di ristrutturazione dei debiti), art. 69 codice della crisi (condizioni soggettive ostative), art. 124 bis t.u.b. (verifica del merito creditizio) CASO Il figlio di una…
Continua a leggere...Annullabilità della delibera societaria se l’eliminazione della prelazione costituisce abuso di maggioranza
Cassazione civile, Sezione I, Sentenza, 14 febbraio 2024, n. 4034 Parole chiave: Società – Società a responsabilità limitata – Assemblea – Delibera – Annullabilità – Prelazione – Abuso di maggioranza Massima: “Sussiste abuso di maggioranza, che si riverbera sull’annullabilità della delibera con la quale esso si è espresso, qualora il voto non trovi alcuna giustificazione nell’interesse della società, perché volto a perseguire un interesse personale antitetico a quello sociale, oppure se sia il risultato di un’intenzionale attività fraudolenta dei soci di maggioranza diretta a provocare la lesione dei diritti di partecipazione e degli altri diritti patrimoniali spettanti ai soci di minoranza uti singuli. Nel caso in cui, dunque, l’eliminazione della prelazione interna sia stata deliberata a ridosso della vendita di…
Continua a leggere...Prova della cessione di crediti in blocco ed efficacia
Cass. Sez terza, Ordinanza 22 giugno 2023 n. 17944, Pres. F. de Stefano – Rel. A. Tatangelo[1][2], Parole chiave: Prova del Credito, Cessione dei Crediti ex l. n. 130 del 30 aprile 1999, opponibilità. Riferimenti normativi: Codice civile artt. 1264, 2697, 2946; l. 30 aprile 1999 n. 130: artt. 1,4; Testo Unico Bancario: artt. 58, Cod. proc. civ.: art. 360 comma, n. 3) e 5). CASO La questione sulla quale verte la decisione di legittimità[3], per la parte qui considerata, è ancora una volta costituita dalla prova che la presunta debitrice deve fornire di tale sua qualità venendo ad elaborare una struttura indicativa di mezzi, ritenuti adeguati e sufficienti, più definiti nel perimetro e nello spettro fornendo anche un ventaglio di…
Continua a leggere...Società estinta: la notifica degli atti impositivi deve essere fatta gli ex soci
Cassazione civile, Sezione V, Ordinanza n. 753 del 9 gennaio 2024. Parole chiave: notifiche – atti impositivi – società estinta – società di capitali – società di persone – successione – fenomeno successorio – estinzione – liquidatore – socio – ex soci – obbligazioni – intestazione Massima: “Sono valide ed efficaci le notificazioni di atti impositivi intestati a società, indifferentemente di capitali o di persone, estinta, se notificati, dopo l’estinzione, agli ex soci (anche collettivamente ed impersonalmente presso l’ultimo domicilio della società, analogamente a quanto previsto dall’art. 65, quarto comma, D.P.R. n. 600 del 1973 per il caso di morte del debitore), o anche solo a taluno degli ex soci, senza necessità dell’emissione di specifici atti intestati e diretti ai…
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