Responsabilità civile

La responsabilità del proprietario per danni arrecati da opere realizzate nel sottosuolo

Cass. civ., sez. III, 2 febbraio 2024, n. 3092 – Pres. Travaglino – Rel. Spaziani Parole chiave: Responsabilità civile – Danni provocati da opere realizzate nel sottosuolo – Esercizio di facoltà afferenti al diritto di proprietà – Applicabilità dell’art. 840 c.c. [1] Massima: “In tema di responsabilità civile per danni da rovina di edifici, si applica l’art. 840 c.c. (che configura una responsabilità colposa del proprietario per i danni cagionati ai vicini da opere ed escavazioni realizzate nel sottosuolo) e non l’art. 2053 c.c., nel caso in cui nella determinazione dell’evento pregiudizievole assuma rilievo causale l’esercizio, da parte del proprietario, delle facoltà che costituiscono manifestazione del suo diritto nei rapporti di vicinato”. Disposizioni applicate: cod. civ., artt. 840, 2053 CASO…

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Le condizioni patologiche pregresse del paziente non escludono la responsabilità del medico

Cass. civ., Sez. III, ord., 08.11.2023, n. 31058 – Pres. Travaglino – Rel. Iannello Responsabilità medica – Concorso di cause naturali e umane nella causazione dell’evento lesivo – Condotta omissiva dei sanitari e concausa determinante – Irrilevanza delle condizioni patologiche preesistenti ai fini della determinazione della responsabilità dei sanitari – Principio dell’equivalenza causale [1] In tema di responsabilità medica e professionale, le condizioni patologiche preesistenti devono essere riguardate come concause dell’evento, che, secondo insegnamento da tempo acquisito, sono irrilevanti agli effetti della determinazione e commisurazione della responsabilità. CASO I familiari di un paziente deceduto citavano in giudizio l’Azienda Ospedaliera, onde ottenere la condanna di quest’ultima al risarcimento dei danni subìti, in conseguenza del decesso del loro congiunto. Il paziente era stato ricoverato presso il…

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La responsabilità per rovina di edificio (art. 2053 c.c.)

Cassazione civile, sez. III, 11 dicembre 2023, n. 34401 – Pres. Scrima, Rel. Graziosi Parole chiave: Responsabilità civile – Proprietario di edifici – Rovina di edificio – Responsabilità – Rapporti con la responsabilità per danno da cose in custodia – Natura oggettiva – Sussistenza – Prova liberatoria – Contenuto – Fattispecie. “La responsabilità per rovina di edificio ex art. 2053 c.c. – il cui carattere di specialità rispetto a quella ex art. 2051 c.c. deriva dall’essere posta a carico del proprietario o di altro titolare di diritto reale di godimento in base al criterio formale del titolo, non essendo sufficiente ad integrarla il mero potere d’uso della res – ha natura oggettiva e può essere esclusa solo dalla dimostrazione che…

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La responsabilità del cessionario per i debiti dell’azienda ceduta

Cass. civ., sez. III, 13 settembre 2023, n. 26450 – Pres. Rubino – Rel. Spaziani Parole chiave: Cessione dell’azienda – Responsabilità del cessionario ex art. 2560 c.c. – Applicabilità – Presupposti – Alterità soggettiva delle parti – Necessità [1] Massima: In tema di cessione di azienda, la disciplina di cui all’art. 2560, comma 2, c.c. – che richiede, ai fini della responsabilità del cessionario per i debiti anteriori al trasferimento, la loro risultanza dai libri contabili obbligatori – è applicabile soltanto in presenza di un’effettiva alterità tra cedente e cessionario, non ravvisandosi, in caso di trasferimento solo formale, l’esigenza di salvaguardia dell’interesse dell’acquirente dell’azienda di avere precisa conoscenza dei debiti dei quali potrà essere chiamato a rispondere, correlato a quello…

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Responsabilità medica per danni cagionati dall’intelligenza artificiale

Abstract: A fronte del sempre più massiccio utilizzo di sistemi di IA in medicina, occorre verificare se le questioni emergenti in tale contesto possano essere affrontate in maniera adeguata con lo strumentario normativo attualmente offerto dall’ordinamento o se quest’ultimo necessiti di essere riformato per rispondere al meglio alle sfide sollevate dall’ingresso del fattore tecnologico. Dopo i profondi cambiamenti apportati in via normativa dalla l. n. 24/2017 (d’ora in avanti, Legge Gelli-Bianco) e dalla l. n. 219/2017, dal restatement giurisprudenziale costituito dalle pronunce della Suprema Corte di “San Martino 2019”, e da ultimo dalla pandemia da Covid, il diritto della responsabilità civile in ambito sanitario deve ora confrontarsi con le sfide lanciate dal sempre più massiccio impiego dell’intelligenza artificiale (d’ora in…

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La tutela penale della sicurezza alimentare

 Premessa La necessità di preservare il settore agroalimentare, anche in sede penale: un’esigenza quanto mai “moderna”. La tutela e la garanzia della sicurezza agroalimentare assumono oggi un significato cruciale nella più vasta scala – o comunque nel più ampio contesto – della tutela della salute pubblica. Appare intuitivo che, rispetto al passato, oggi i consociati prestino maggior attenzione alla genuinità e alla salubrità dei prodotti agroalimentari. E questo accade per una serie variegata ed eterogenea di ragioni, tra le quali si possono probabilmente collocare le tante e note vicende legate a prodotti agricoli contaminati a causa di sversamenti di rifiuti (rilevanti, in primis, sotto il profilo dei reati ambientali, ma impattanti in concreto anche sulla tutela della salute dei consumatori)….

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Responsabilità sanitaria e concorso di colpa del paziente danneggiato

Cass. civ., sez. III, ord. 22 settembre 2023, n. 27151 – Pres. Travaglino Parole chiave:  Responsabilità sanitaria – onere della prova – concorso di colpa – configurabilità. Massima: “In applicazione dell’art. 1227 c.c., va diminuito il risarcimento del danno subito del paziente che, con la propria condotta negligente, abbia contribuito al verificarsi dell’evento pregiudizievole in concomitanza con la scorretta esecuzione della prestazione sanitaria”. [Massima non ufficiale]. Disposizioni applicate:  Art. 1227 c.c. CASO Dopo essere stata sottoposta ad intervento chirurgico di artroprotesi totale di anca non cementata e avendo ricevuto, all’atto delle dimissioni, la prescrizione di sedute di fisiokinesiterapia, una paziente si rivolge ad uno studio medico, con il quale si accorda per l’effettuazione presso il proprio domicilio del ciclo prescritto tramite…

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Errore diagnostico: è ammessa la coesistenza tra danno da premorienza e danno da perdita di chance

Cass. civ., Sez. III, sent., 19.09.2023, n. 26851– Pres. Travaglino – Rel. Porreca Attività medico-chirurgica – Errore medico e morte anticipata del paziente – Errore medico e perdita di “chance” di sopravvivenza – Danni risarcibili al paziente e agli eredi – Danno da perdita anticipata della vita – Risarcibilità “iure hereditario” – Esclusione – Valutazione e liquidazione Nesso di causalità – Concorso tra causa naturale e causa umana imputabile – Attribuzione integrale dell’evento all’autore del fatto illecito – Liquidazione del danno [1] Fermo il generale principio della generale irrisarcibilità dell’ulteriore danno da perdita di chance in presenza di un danno da perdita anticipata della vita, in via eccezionale possono darsi ipotesi in cui il Giudice di merito ritenga, anche sulla base della prova scientifica acquisita, che, oltre al tempo determinato di vita anticipatamente perduta, esista, in…

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La responsabilità sanitaria tra obbligazioni di mezzi e obbligazioni di risultato

Abstract Per quanto sia stata spesso oggetto di critiche, la tradizionale distinzione tra obbligazioni di mezzi e di obbligazioni di risultato conserva ancora tutta la sua validità, specialmente nell’ambito delle prestazioni sanitarie, dove è in grado di condurre ad una diversa ricostruzione del criterio di imputazione della responsabilità per malpractice del medico e della struttura ospedaliera. A dispetto delle critiche alle quali essa viene da sempre sottoposta (v., per tutti, Piraino, Obbligazioni «di risultato» e obbligazioni «di mezzi» ovvero dell’inadempimento incontrovertibile e dell’inadempimento controvertibile, in Eur. e dir. priv., 2008, 83 ss.; Id., Corsi e ricorsi delle obbligazioni “di risultato” e delle obbligazioni “di mezzi”, in Contr., 2014, 899 ss.), la distinzione tra obbligazioni di mezzi e obbligazioni di risultato…

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Responsabilità per danno cagionato da animali selvatici

Cass. civ., Sez. III, Ord., 30.10.2023, n. 30072 – Dott. F. M. Cirillo Circolazione stradale – Responsabilità civile – Responsabilità per danno cagionato da animali selvatici (art. 2052 c.c.) Massima: “Nel caso di danni derivanti da incidenti stradali tra veicoli e animali selvatici, ai fini dell’integrazione della fattispecie di responsabilità di cui all’art. 2052 cod. civ., è necessario provare che la condotta dell’animale sia stata la causa del danno. Non è sufficiente, per il danneggiato, dimostrare la presenza dell’animale sulla carreggiata e l’impatto tra quest’ultimo e il veicolo, essendo egli tenuto – anche ai fini di assolvere all’onere della prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno, ai sensi dell’art. 2054, primo comma, cod. civ. – ad…

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