FAMIGLIA E SUCCESSIONE
Permuta di beni aventi valori diversi e liberalità indiretta
Cassazione Civile, Sezione 2, Sentenza n. 32804 del 9 novembre 2021 SUCCESSIONI – Successioni testamentarie – Testamento olografo – Pretermissione di legittimari – Lesione dei diritti di legittima – Accertamento – Permuta di beni immobili – Beni aventi valori diversi – Negotium mixtum cum donatione – Donazione indiretta * Per la identificazione del negotium mixtum cum donatione non basta la qualifica che all’atto hanno voluto attribuire le parti, né la obiettiva sproporzione, ma occorre la volontà di compiere un atto a titolo oneroso, che presenta una causa, tipica o atipica, accompagnata dalla volontà di determinare l’arricchimento, come risultato dell’atto, e che la sproporzione sia voluta per spirito di liberalità. Incombe alla parte che intenda far valere in giudizio il negotium…
Continua a leggere...Revocato il mantenimento al figlio ultra trentenne che non lavora
Cassazione civile sez. VI, 08/11/2021 n. 32406 Mantenimento figlio maggiorenne – principio di autoresponsabilità (Art. 337 septies c.c.- art. 6 comma 6 L. n. 898/78) In applicazione del principio di autoresponsabilità che impone al figlio di non abusare del diritto di essere mantenuto dal genitore oltre ragionevoli limiti di tempo e di misura, il figlio trentaduenne che ha lasciato gli studi all’età di sedici anni, ha frequentato corsi di formazione professionale, e ha avuto esperienze lavorative, in assenza di circostanze oggettive o soggettive che giustifichino la sua impossibilità di inserirsi nel mondo del lavoro, non ha più diritto a percepire il mantenimento dal genitore. CASO Un uomo chiede e ottiene la revoca del contributo di mantenimento del figlio maggiorenne e…
Continua a leggere...I requisiti del testamento olografo
Cassazione civile, Ord., sez. VI, 24 settembre 2021, n. 25936 – LOMBARDO– Presidente – TEDESCO– Relatore Testamento olografo (C.c. art. 602 ss.) “Ai fini della configurabilità di una scrittura privata come testamento olografo, non è sufficiente il riscontro dei requisiti di forma individuati dall’articolo 602 del codice civile, occorrendo, altresì, l’accertamento dell’oggettiva riconoscibilità nella scrittura della volontà attuale del suo autore di compiere non già un mero progetto, ma un atto di disposizione del proprio patrimonio per il tempo successivo al suo decesso. Tale accertamento, che costituisce un prius logico rispetto alla stessa interpretazione della volontà testamentaria, è rimesso al giudice del merito e, se congruamente e logicamente motivato, è incensurabile in sede di legittimità. (Nel caso di specie, veniva in rilievo…
Continua a leggere...Il rifiuto di un genitore alla vaccinazione contro il Covid è contrario agli interessi del minore
Tribunale di Milano, decreto 2 settembre 2021 Decisioni di maggiore interesse – disaccordo – responsabilità genitoriale (Art. 316 c.c. – art. 709 ter c.p.c.) In materia di vaccinazioni obbligatorie o raccomandate, il diritto di autodeterminazione per le scelte inerenti alla salute del singolo deve essere contemperato con quello alla salute della collettività. I genitori devono adottare le condotte idonee a proteggere la salute dei figli minori. Le convinzioni anti vaccini, anti tamponi e anti mascherine, frutto di opinioni personali di un genitore e in contrasto con gli approdi della comunità scientifica, comportano l’attribuzione all’altro genitore del potere di disporre in autonomia circa le scelte sanitarie sui minori. CASO La vicenda riguarda il contrasto tra due genitori separati sulla scelta di…
Continua a leggere...Requisiti minimi di una scrittura privata ai fini della sua configurabilità quale testamento
Cassazione Civile, Sezione 6 – sottosezione 2, ordinanza n. 25936 del 24/09/2021 SUCCESSIONI – Successioni testamentarie – Scrittura privata – Validità come testamento olografo – Presupposti – Mero progetto sul godimento dei suoi beni – Sufficienza – Esclusione – Atto di disposizione del proprio patrimonio – Per il tempo successivo al suo decesso – Accertamento – Necessità Perché un atto costituisca disposizione testamentaria, è necessario che lo scritto contenga la manifestazione di una volontà definitiva dell’autore, compiutamente e incondizionatamente formata, diretta allo scopo di disporre attualmente dei suoi beni, in tutto o in parte, per il tempo successivo alla propria morte; pertanto, ai fini della configurabilità di una scrittura privata come testamento non è sufficiente il riscontro dei requisiti di…
Continua a leggere...Danni endofamiliari: non si escludono per la breve frequentazione padre-figlio
Cassazione civile sez. I, 06/10/2021, n.27139 Danni endofamiliari – dichiarazione giudiziale di paternità (art. 2059 c.c. – art. 269 c.c.) L’abbandono del figlio in tenera età protrattosi negli anni integra la fattispecie del danno endofamiliare risarcibile ai sensi dell’art. 2059 c.c., anche se la frequentazione con il padre è stata breve, dovendo il giudice accertare gli effetti della privazione della figura paterna sullo sviluppo psicofisico nella fase evolutiva del minore. Caso Una donna agisce per far dichiarare la paternità naturale in nome e per conto del figlio minore e, con separato giudizio, per ottenere la condanna del padre al rimborso di quanto sostenuto per il mantenimento, oltre ad una somma a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale quantificata in…
Continua a leggere...L’azione di rescissione per lesione oltre il quarto
Cassazione civile sez. II, 8 settembre 2021, n. 24169 –MANNA– Presidente –TEDESCO– Relatore Divisione ereditaria – azione di rescissione (C.c. art. 763 ss.) “L’istituito nella disponibile, qualora riceva beni di valore inferiore, non ha un’azione, assimilabile a quella di riduzione, per porre rimedio a tale divario. Egli si trova nella posizione dell’erede istituito in quota astratta, al quale il testatore abbia poi lasciato nella divisione beni di valore inferiore a tale quota. Ebbene a tale divario di valore fra quota e porzione non si pone rimedio con l’azione di riduzione, che compete ai soli legittimari per la reintegrazione della quota di riserva, ma, nel concorso dei presupposti previsti dall’art. 763 c.c., con l’azione di rescissione per lesione, ammessa anche nel…
Continua a leggere...Attribuzioni di denaro tra conviventi: non rimborsabili se riconducibili a esigenze familiari e proporzionate alla capacità reddituale delle parti
Cassazione civile sez. VI, 01/07/2021, n.18721 Obbligazioni naturali – irripetibilità – indebito arricchimento (art. 2034 c.c. – art. 2041 c.c.) Nell’ambito di una convivenza di fatto, il pagamento di una somma per la ristrutturazione dell’immobile adibito a casa familiare di proprietà dell’ex convivente, si configura come adempimento di un’obbligazione naturale quando la prestazione è contenuta nei limiti di proporzionalità e adeguatezza rispetto alle condizioni sociali e patrimoniali di chi ha effettuato il pagamento. In tal caso dette somme non sono rimborsabili alla cessazione della convivenza. Caso Il tribunale di Udine aveva accolto la domanda di un uomo volta a ottenere la condanna al pagamento di Euro 92.000, corrispondente a quanto pagato per l’esecuzione di lavori e opere nell’immobile di proprietà…
Continua a leggere...Legato in sostituzione di legittima e computo del legatario nel novero dei legittimari
Cassazione Civile, Sezione II, Sentenza n. 18561 del 30/06/2021 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – SUCCESSIONE NECESSARIA – DIRITTI RISERVATI AI LEGITTIMARI – Legato in sostituzione di legittima – Computo nella porzione indisponibile – Conseguenze – Inclusione del beneficiario nel numero complessivo dei legittimari Il legato in sostituzione di legittima, come espressamente previsto dall’art. 551 c.c., deve gravare sulla porzione indisponibile; ne consegue che, al fine della determinazione di ciascuna quota di riserva, il legittimario che sia beneficiario di detto legato, ancorché lo abbia accettato perdendo il diritto di chiederne un supplemento, deve essere calcolato nel numero complessivo degli eredi legittimari. Disposizioni applicate Articoli 542 e 551 cod. civ. [1] A mezzo testamento, Tizio disponeva delle proprie sostanze distribuendo tra tre dei…
Continua a leggere...Assegno di divorzio al marito aumentato perché malato e non autosufficiente
Cassazione Civile sez. I, 09/08/2021, n.22537 Assegno divorzio – autosufficienza economica – funzione assistenziale L. n. 898/70 art. 5 Ai fini del riconoscimento di assegno divorzile in favore dell’ex coniuge il principio di indipendenza o autosufficienza economica costituisce un sicuro parametro legale per la valutazione dell’”adeguatezza dei mezzi” del richiedente l’assegno, sia per l’attribuzione che per la quantificazione dell’assegno. Il giudice deve quantificare l’assegno in maniera tale da assicurare, in funzione assistenziale, l’indipendenza o autosufficienza economica dell’ex coniuge, in misura non limitata alla pura sopravvivenza, ma fondata sul criterio di normalità, avuto riguardo alla concreta situazione del beneficiario e nel contesto in cui egli vive. Caso Nel giudizio di divorzio era stato riconosciuto al marito un assegno di mantenimento, in…
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